Tropicana is the original lavish spectacle! Direct from Havana! Running since 1939!
Una ventana abierta sobre Cuba para esponer las mentiras que circulan por el Web sobre este pais. El blog se centra en los estilos de vida del tercio milenio, contiene asuntos políticos y noticias principalmente de Italia, Europa, Cuba y América Latina, en todo caso tratando de exponer los engaños de la globalización y del neoliberalismo selvaje en cualquier parte del mundo se producen estos.
domenica 26 dicembre 2010
Tropicana Show
Categorie:
Divertimento a Cuba
sabato 25 dicembre 2010
Natale!
“Caro Gesù Bambino, ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dell’anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la fame nel mondo, ed infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti morti.”
(Giobbe Covatta)
(Giobbe Covatta)
giovedì 23 dicembre 2010
Roma, pacco bomba ambasciate Cile e Svizzera
Da pochi minuti un altro ordigno è esploso all’ambasciata del Cile in via Po a Roma. Una persona è rimasta ferita. Sul posto la Polizia, gli Artificieri e la Scientifica.
PISTA ANARCHICA PER L'AMBASCIATA SVIZZERA - Anarchici italiani che avrebbero legami con alcuni detenuti del nostro paese rinchiusi nelle carceri svizzere. Sarebbe questa la pista privilegiata seguita dagli investigatori che stanno indagando sul pacco bomba esploso all'ambasciata elvetica di Roma. La procura di Roma ha aperto un fascicolo. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo, procede per attentato con finalità di terrorismo. Analisti ed esperti di antiterrorismo e intelligence, dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbero infatti non avere dubbi sulla matrice anarcoide dell'attentato.
UN FERITO - Il plico è esploso mentre un dipendente della rappresentanza diplomatica, che si trovava solo nella stanza adibita allo smistamento della corrispondenza, ha tentato di aprirlo.
Ora l'uomo, 53 anni, rischia di perdere la mano sinistra. E' ricoverato al Reparto di Chirurgia Generale del Policlinico Umberto I e verrà sottoposto ad un intervento, ma non sarebbe in pericolo di vita.
PRESUNTI COLPEVOLI DALLA SVIZZERA - Anche se al momento non risulterebbe esserci alcuna rivendicazione né vi sarebbero legami con i precedenti pacchi bomba spediti alle principali cancellerie europee. In particolare, viene fatto notare da fonti specializzate, nelle carceri svizzere sono detenuti diversi ribelli italiani: tra questi Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi, uno svizzero ticinese ma residente in Italia. I tre sono stati arrestati dalle autorità svizzere lo scorso 15 aprile con l'accusa di preparare un attacco contro una sede elvetica dell'Ibm. I tre, secondo le autorità, farebbero parte di un gruppo di eco-terroristi denominato "Il silvestre" e nella loro auto sarebbero state trovate ingenti quantità di esplosivo. Detenuto in Svizzera è anche Marco Camenish, lo storico anarco-insurrezionalista arrestato proprio in Italia, nel 1991, dopo un conflitto a fuoco con la polizia. E proprio nei giorni scorsi Camenish ha fatto nella prigione dove è detenuto uno sciopero della fame in solidarietà ai tre arrestati il 15 aprile.
TELEFONATE DI AVVERTIMENTO - Inoltre sono due le telefonate arrivate negli uffici del primo Dipartimento del Campidoglio per segnalare la presenza di due ordigni uno in via del Tempio di Giove e uno in Piazza Guglielmo Marconi, all'Eur. Proprio all'Eur si stava svolgendo un concorso interno a cui stavano partecipando circa 400 dipendenti del Comune di Roma per passare di livello, da impiegati a dirigenti.
La prima telefonata è arrivata alle 10.30. Una voce di donna ha chiamato, tramite centralino, gli uffici del I dipartimento al Tempio di Giove chiedendo della funzionaria che però in quel momento era assente. Al suo posto ha risposto una addetta alla segreteria che ha raccolto l'allarme della presenza di due ordigni. La seconda telefonata è arrivata alle 12 allo 060606 - il telefono del comune di Roma dedicato ai cittadini per chiedere informazioni - e anche in questo caso una voce di donna segnalava sempre la presenza di due bombe.
Entrambe le telefonate riguarderebbero falsi allarmi.
Fonte
PISTA ANARCHICA PER L'AMBASCIATA SVIZZERA - Anarchici italiani che avrebbero legami con alcuni detenuti del nostro paese rinchiusi nelle carceri svizzere. Sarebbe questa la pista privilegiata seguita dagli investigatori che stanno indagando sul pacco bomba esploso all'ambasciata elvetica di Roma. La procura di Roma ha aperto un fascicolo. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo, procede per attentato con finalità di terrorismo. Analisti ed esperti di antiterrorismo e intelligence, dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbero infatti non avere dubbi sulla matrice anarcoide dell'attentato.
UN FERITO - Il plico è esploso mentre un dipendente della rappresentanza diplomatica, che si trovava solo nella stanza adibita allo smistamento della corrispondenza, ha tentato di aprirlo.
Ora l'uomo, 53 anni, rischia di perdere la mano sinistra. E' ricoverato al Reparto di Chirurgia Generale del Policlinico Umberto I e verrà sottoposto ad un intervento, ma non sarebbe in pericolo di vita.
PRESUNTI COLPEVOLI DALLA SVIZZERA - Anche se al momento non risulterebbe esserci alcuna rivendicazione né vi sarebbero legami con i precedenti pacchi bomba spediti alle principali cancellerie europee. In particolare, viene fatto notare da fonti specializzate, nelle carceri svizzere sono detenuti diversi ribelli italiani: tra questi Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi, uno svizzero ticinese ma residente in Italia. I tre sono stati arrestati dalle autorità svizzere lo scorso 15 aprile con l'accusa di preparare un attacco contro una sede elvetica dell'Ibm. I tre, secondo le autorità, farebbero parte di un gruppo di eco-terroristi denominato "Il silvestre" e nella loro auto sarebbero state trovate ingenti quantità di esplosivo. Detenuto in Svizzera è anche Marco Camenish, lo storico anarco-insurrezionalista arrestato proprio in Italia, nel 1991, dopo un conflitto a fuoco con la polizia. E proprio nei giorni scorsi Camenish ha fatto nella prigione dove è detenuto uno sciopero della fame in solidarietà ai tre arrestati il 15 aprile.
TELEFONATE DI AVVERTIMENTO - Inoltre sono due le telefonate arrivate negli uffici del primo Dipartimento del Campidoglio per segnalare la presenza di due ordigni uno in via del Tempio di Giove e uno in Piazza Guglielmo Marconi, all'Eur. Proprio all'Eur si stava svolgendo un concorso interno a cui stavano partecipando circa 400 dipendenti del Comune di Roma per passare di livello, da impiegati a dirigenti.
La prima telefonata è arrivata alle 10.30. Una voce di donna ha chiamato, tramite centralino, gli uffici del I dipartimento al Tempio di Giove chiedendo della funzionaria che però in quel momento era assente. Al suo posto ha risposto una addetta alla segreteria che ha raccolto l'allarme della presenza di due ordigni. La seconda telefonata è arrivata alle 12 allo 060606 - il telefono del comune di Roma dedicato ai cittadini per chiedere informazioni - e anche in questo caso una voce di donna segnalava sempre la presenza di due bombe.
Entrambe le telefonate riguarderebbero falsi allarmi.
Fonte
domenica 19 dicembre 2010
Gasparri e l'arresto preventivo dei manifestanti
Dedicato a Gasparri, che propone l'arresto preventivo dei manifestanti e che poi querela Vendola per averlo definito fascista.
Fini si può definire ormai un ex-fascista, nel senso che più volte ha preso le distanza da quell'ideologia, ultimamente con l'uscita dal PdL, la fondazione di Futuro e Libertà e l'alleanza con Casini e Rutelli per la nascita del terzo polo. Si può dire quindi che finalmente Fini se n'è tirato fuori del tutto. Ma fuori da cosa? Ovviamente dall'ideologia di stampo fascista che sta esprimendo questo governo. E il bello, si fa per dire, è che non se ne sta neanche rendendo conto.
E Lei Gasparri, che fa? Difende ad oltranza questo governo Berlusconi, il chè significa una cosa sola: che Lei è un vero fascista dentro. Infatti questo governo è quello che più di tutti negli ultimi anni ha espresso idee, leggi, comportamenti vicini all'ideologia del ventennio. Soprattutto lo ha fatto Lei e i suoi camerati La Russa e Mussolini, ma anche i vari Maroni, Bossi, Castelli, Santanchè, Gelmini. Voi queste idee ce le avevate già nel DNA, mentre gli altri le hanno imparate frequentando voi. Quindi Gasparri, è inutile che quereli Vendola, che dice solo la verità. Lo ammetta, come lo ha ammesso La Russa quando, tacciato con sprezzo da Di Pietro di essere un fascista, ha candidamente commentato che per questo nemmeno si arrabbiava, come dire che lo considerava un complimento.
Ormai come voi la pensano quasi tutti gli esponenti del PdL e della Lega. Ma Gasparri, si è mai interrogato veramente su cosa significhi essere fascisti? Ebbene si guardi una scena di questo film "La Rosa Bianca" e capirà a cosa può condurre l'ideologia a cui Lei è tanto legato. Buona visione.
La Rosa Bianca - Sophie Scholl - Legge di Stato VS Legge della Coscienza
La Rosa Bianca - Sophie Scholl è il titolo di un film di Marc Rothemund del 2005. Narra, in maniera aderente alla realtà dei fatti accaduti, la cattura, la breve prigionia, il processo e la condanna alla pena capitale subìti da Sophie Scholl e da suo fratello, oltre che da un loro amico, accusati di cospirazione contro il regime di Adolf Hitler perché facenti parte del gruppo clandestino di opposizione denominato Rosa Bianca.
Trama
Sophie Scholl è una studentessa universitaria che vive con il fratello Hans in un appartamento di Monaco di Baviera durante la seconda guerra mondiale. La disfatta di Stalingrado ha dato un brusco scossone al consenso nazista, e sono in molti ora tra la popolazione tedesca a desiderare la resa.
Sophie aderisce all'associazione studentesca La Rosa Bianca, per la quale, nottetempo, scrive sui muri frasi contro il nazismo e la guerra, insieme al fratello e altri membri dell'organizzazione.
Nel tentativo di distribuire volantini all'università per diffondere le idee del gruppo, viene notata e condotta in una caserma della Gestapo assieme al fratello, dal quale viene peraltro subito separata.
In caserma Sophie viene interrogata dall'investigatore Robert Mohr che, malgrado le resistenze della ragazza, riesce a farle confessare - anche grazie ad una perquisizione nel suo appartamento - il coinvolgimento nell'organizzazione clandestina e i nomi di alcune altre persone che appoggiavano le attività della Rosa Bianca.
Poco dopo la firma della confessione, la giovane viene condotta in tribunale, presieduto da Roland Freisler, noto giurista del Reich.
Il processo si rivela una farsa. Condannati a morte, i tre vengono giustiziati con la ghigliottina lo stesso giorno, dopo un ultimo saluto ai genitori, sconvolti ma fieri dell'operato dei figli.
La scena proposta è la più intensa e argomentata dell'intero film, dove vengono poste in piazza gli ideali avversi che animano il nazismo e la resistenza ad esso.
Un momento su cui meditare, su un argomento sempre attuale.
Fini si può definire ormai un ex-fascista, nel senso che più volte ha preso le distanza da quell'ideologia, ultimamente con l'uscita dal PdL, la fondazione di Futuro e Libertà e l'alleanza con Casini e Rutelli per la nascita del terzo polo. Si può dire quindi che finalmente Fini se n'è tirato fuori del tutto. Ma fuori da cosa? Ovviamente dall'ideologia di stampo fascista che sta esprimendo questo governo. E il bello, si fa per dire, è che non se ne sta neanche rendendo conto.
E Lei Gasparri, che fa? Difende ad oltranza questo governo Berlusconi, il chè significa una cosa sola: che Lei è un vero fascista dentro. Infatti questo governo è quello che più di tutti negli ultimi anni ha espresso idee, leggi, comportamenti vicini all'ideologia del ventennio. Soprattutto lo ha fatto Lei e i suoi camerati La Russa e Mussolini, ma anche i vari Maroni, Bossi, Castelli, Santanchè, Gelmini. Voi queste idee ce le avevate già nel DNA, mentre gli altri le hanno imparate frequentando voi. Quindi Gasparri, è inutile che quereli Vendola, che dice solo la verità. Lo ammetta, come lo ha ammesso La Russa quando, tacciato con sprezzo da Di Pietro di essere un fascista, ha candidamente commentato che per questo nemmeno si arrabbiava, come dire che lo considerava un complimento.
Ormai come voi la pensano quasi tutti gli esponenti del PdL e della Lega. Ma Gasparri, si è mai interrogato veramente su cosa significhi essere fascisti? Ebbene si guardi una scena di questo film "La Rosa Bianca" e capirà a cosa può condurre l'ideologia a cui Lei è tanto legato. Buona visione.
La Rosa Bianca - Sophie Scholl - Legge di Stato VS Legge della Coscienza
La Rosa Bianca - Sophie Scholl è il titolo di un film di Marc Rothemund del 2005. Narra, in maniera aderente alla realtà dei fatti accaduti, la cattura, la breve prigionia, il processo e la condanna alla pena capitale subìti da Sophie Scholl e da suo fratello, oltre che da un loro amico, accusati di cospirazione contro il regime di Adolf Hitler perché facenti parte del gruppo clandestino di opposizione denominato Rosa Bianca.
Trama
Sophie Scholl è una studentessa universitaria che vive con il fratello Hans in un appartamento di Monaco di Baviera durante la seconda guerra mondiale. La disfatta di Stalingrado ha dato un brusco scossone al consenso nazista, e sono in molti ora tra la popolazione tedesca a desiderare la resa.
Sophie aderisce all'associazione studentesca La Rosa Bianca, per la quale, nottetempo, scrive sui muri frasi contro il nazismo e la guerra, insieme al fratello e altri membri dell'organizzazione.
Nel tentativo di distribuire volantini all'università per diffondere le idee del gruppo, viene notata e condotta in una caserma della Gestapo assieme al fratello, dal quale viene peraltro subito separata.
In caserma Sophie viene interrogata dall'investigatore Robert Mohr che, malgrado le resistenze della ragazza, riesce a farle confessare - anche grazie ad una perquisizione nel suo appartamento - il coinvolgimento nell'organizzazione clandestina e i nomi di alcune altre persone che appoggiavano le attività della Rosa Bianca.
Poco dopo la firma della confessione, la giovane viene condotta in tribunale, presieduto da Roland Freisler, noto giurista del Reich.
Il processo si rivela una farsa. Condannati a morte, i tre vengono giustiziati con la ghigliottina lo stesso giorno, dopo un ultimo saluto ai genitori, sconvolti ma fieri dell'operato dei figli.
La scena proposta è la più intensa e argomentata dell'intero film, dove vengono poste in piazza gli ideali avversi che animano il nazismo e la resistenza ad esso.
Un momento su cui meditare, su un argomento sempre attuale.
venerdì 17 dicembre 2010
L’immigrato Maroni andrebbe espulso perché ‘soggetto violento’
La brutta faccia della Repubblica |
L”immigrato’ Maroni, essendo per sua definizione ‘padano’ e non riconoscendosi cittadino italiano (salvo che per incassare le laute prebende riconosciutegli in quanto ministro della Repubblica), ed essendo egli un ‘pregiudicato’ e ‘condannato’ per atti di violenza dovrebbe essere soggetto ad immediata espulsione. Il problema è che essendo la Padania nazione inesistente, non si sa dove mandarlo (o meglio, si saprebbe..). Con l’aggravante che non è neanche buono da mangiare, con disdetta delle tribù cannibali (con le quali, peraltro, sembra avere una certa parentela dati i tratti somatici).
Maroni Roberto:
Condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, in relazione ai tafferugli durante la perquisizione della sede leghista di via Bellerio a Milano. Maroni, prima di finire in ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Di qui la condanna a 8 mesi in primo grado, poi dimezzata in appello e in Cassazione. Maroni è anche imputato a Verona come ex capo delle camicie verdi, insieme a una quarantina di dirigenti leghisti, con le accuse di attentato contro la Costituzione e l’integrità dello Stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due reati sono stati ampiamente ridimensionati da una riforma legislativa ad hoc, varata dal centrodestra nel 2005, allo scadere della penultima legislatura. Resta in piedi solo il terzo.
Fonti: blog di beppegrillo ; solleviamoci.wordpress.com
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L'Italia di Berlusconi
Berlusconi: "So di avere una certa età, lascerò il Pdl ai giovani"
Un conto è che B. lasci il PdL in mano ai giovani del partito, il che è legittimo, un altro conto è passare loro lo scettro del suo potere dittatoriale acquisito sull'Italia, come farebbe un feudatario che dispensa il potere ai suoi vassalli o ad un'oligarchia da lui scelta. Il Signor B. e i suoi compari si devono mettere in testa che l'Italia non è un loro patrimonio di famiglia, ma è di TUTTI gli italiani! Siamo ancora in democrazia, per diamine! Almeno credo!
L'IMPERATORE DELLA DISCORDIA
Sappiamo che gli piacerebbe tanto, ma "l'imperatore" Berlusconi non arriverà a dividere la torta Italia a spicchi per spartirla con pochi privilegiati, con quei giovani figli di papà e futuri leader della dittatura berlusconiana, a cui è demandato il compito di dividere e disperdere il movimento di protesta degli studenti. Ho l'impressione che non abbiamo ancora visto niente. E' vero, Berlusconi non mollerà tanto facilmente. E' molto MOLTO TRISTE dirlo, ma ormai sembra rimasto solo l'uso della forza, la guerra civile. Esiste un tempo in cui solo il fuoco può purificare. E che Dio ci aiuti. Se uno che è sempre stato un cattolico moderato, arriva ad affermare questo, vuol proprio dire che l'esasperazione sociale e politica in Italia ha raggiunto il culmine.
GIOVANI AVVERSARI POLITICI IN GIACCA E CRAVATTA CRESCONO
Di fronte alle ingiustizie, alla sofferenza di un mondo che si sta sgretolando, di fronte al pericolo di una guerra civile, di fronte ai cambiamenti climatici globali, in buona parte dovuti ad un modello di sviluppo che ha fallito, a dispetto dello sfruttamento delle risorse del pianeta da parte di una esigua minoranza di paesi ricchi, in oblio della soverchia potenza economica delle multinazionali,.....QUESTI se ne vanno ancora in giro in giacca e cravatta! Ma in che mondo vivono? Ah si, vero, nel mondo a colori delle reti Mediaset!
Un giovane si dovrebbe vestire da giovane, in maniera informale e creativa, dare importanza ai contenuti più che alla forma, e non imitare quei vecchi signori ingessati e preoccupati che stanno ai vertici del potere. Altrimenti si nota subito che non sono spontanei, che c'è qualcosa che stona.
E infatti sono così insicuri questi giovani pidiellini che hanno bisogno di un leader di prestigio che li guidi. Così barattano la loro libertà con l'illusione del successo, con l'orgoglio di avere un capo carismatico al quale appoggiarsi e nel quale riconoscersi. Ma non si rendono conto che a quel punto il leader farà quello che vuole di loro. "Popolo della libertà" significa infatti libertà solo e unicamente per il premier: la libertà di fare quello che vuole in Italia.
L'IMPERATORE DELLA DISCORDIA
Sappiamo che gli piacerebbe tanto, ma "l'imperatore" Berlusconi non arriverà a dividere la torta Italia a spicchi per spartirla con pochi privilegiati, con quei giovani figli di papà e futuri leader della dittatura berlusconiana, a cui è demandato il compito di dividere e disperdere il movimento di protesta degli studenti. Ho l'impressione che non abbiamo ancora visto niente. E' vero, Berlusconi non mollerà tanto facilmente. E' molto MOLTO TRISTE dirlo, ma ormai sembra rimasto solo l'uso della forza, la guerra civile. Esiste un tempo in cui solo il fuoco può purificare. E che Dio ci aiuti. Se uno che è sempre stato un cattolico moderato, arriva ad affermare questo, vuol proprio dire che l'esasperazione sociale e politica in Italia ha raggiunto il culmine.
GIOVANI AVVERSARI POLITICI IN GIACCA E CRAVATTA CRESCONO
Di fronte alle ingiustizie, alla sofferenza di un mondo che si sta sgretolando, di fronte al pericolo di una guerra civile, di fronte ai cambiamenti climatici globali, in buona parte dovuti ad un modello di sviluppo che ha fallito, a dispetto dello sfruttamento delle risorse del pianeta da parte di una esigua minoranza di paesi ricchi, in oblio della soverchia potenza economica delle multinazionali,.....QUESTI se ne vanno ancora in giro in giacca e cravatta! Ma in che mondo vivono? Ah si, vero, nel mondo a colori delle reti Mediaset!
Un giovane si dovrebbe vestire da giovane, in maniera informale e creativa, dare importanza ai contenuti più che alla forma, e non imitare quei vecchi signori ingessati e preoccupati che stanno ai vertici del potere. Altrimenti si nota subito che non sono spontanei, che c'è qualcosa che stona.
E infatti sono così insicuri questi giovani pidiellini che hanno bisogno di un leader di prestigio che li guidi. Così barattano la loro libertà con l'illusione del successo, con l'orgoglio di avere un capo carismatico al quale appoggiarsi e nel quale riconoscersi. Ma non si rendono conto che a quel punto il leader farà quello che vuole di loro. "Popolo della libertà" significa infatti libertà solo e unicamente per il premier: la libertà di fare quello che vuole in Italia.
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L'Italia di Berlusconi
Quel patto scellerato: le promesse del PdL
Berlusconi, fa leggere gli impegni che i candidati regionali si faranno carico con l'elezione alla presidenza in ciascuna regione.
Siamo tutti bravi a parole. Si, è vero, si tratta di una scelta Mister B.: la scelta tra il bene e il male. E molti all'epoca avranno pensato: "se son rose fioriranno". Ma non sono fiorite, tanto che quel patto oggi suona alla moltitudine come un patto col diavolo.
Siamo tutti bravi a parole. Si, è vero, si tratta di una scelta Mister B.: la scelta tra il bene e il male. E molti all'epoca avranno pensato: "se son rose fioriranno". Ma non sono fiorite, tanto che quel patto oggi suona alla moltitudine come un patto col diavolo.
Cortometraggio: Inception Berlusconi
di GIANCARLO FONTANA e GIUSEPPE G. STASI
"E se per liberarci di Berlusconi ci fosse bisogno di un “Inception”?
È la simpatica trovata di due giovani registi materani, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, che rifacendosi all’ultimo capolavoro di Chris Nolan, magistralmente interpretato da Di Caprio, cambiano la storia mettendo al centro il Presidente del Consiglio: il risultato è divertente, esilarante e fotografa in pochi minuti l’amarezza di una generazione che vive in una realtà che non è più disposta a sopportare." (Il Fatto Quotidiano)
AVVERTENZA:
Benché dopo appena 30 secondi diventi palese, gli autori assicurano che questo cortometraggio è dall'inizio alla fine una commedia surreale e che, come tale, non va preso sul serio.
Insistere - com'è consuetudine delle forze politiche della II Repubblica - sul fatto che opere simili possano essere potenzialmente incendiarie e provocatorie, significa fraintendere le intenzioni ed emettere un giudizio inopportuno.
Pertanto, prima che pensiate che quanto vedrete possa nuocere a qualcuno o che addirittura infonda odio bolscevico, rammentate che il Paese in cui viviamo appartiene in egual misura ai santi e ai buffoni, e che questo brevissimo film, al di là dei suoi contenuti deliberatamente fittizi, conserva nella forma la sincerità dirompente della satira e della parodia, le uniche speranze di un popolo malandato come il nostro.
"E se per liberarci di Berlusconi ci fosse bisogno di un “Inception”?
È la simpatica trovata di due giovani registi materani, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, che rifacendosi all’ultimo capolavoro di Chris Nolan, magistralmente interpretato da Di Caprio, cambiano la storia mettendo al centro il Presidente del Consiglio: il risultato è divertente, esilarante e fotografa in pochi minuti l’amarezza di una generazione che vive in una realtà che non è più disposta a sopportare." (Il Fatto Quotidiano)
AVVERTENZA:
Benché dopo appena 30 secondi diventi palese, gli autori assicurano che questo cortometraggio è dall'inizio alla fine una commedia surreale e che, come tale, non va preso sul serio.
Insistere - com'è consuetudine delle forze politiche della II Repubblica - sul fatto che opere simili possano essere potenzialmente incendiarie e provocatorie, significa fraintendere le intenzioni ed emettere un giudizio inopportuno.
Pertanto, prima che pensiate che quanto vedrete possa nuocere a qualcuno o che addirittura infonda odio bolscevico, rammentate che il Paese in cui viviamo appartiene in egual misura ai santi e ai buffoni, e che questo brevissimo film, al di là dei suoi contenuti deliberatamente fittizi, conserva nella forma la sincerità dirompente della satira e della parodia, le uniche speranze di un popolo malandato come il nostro.
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L'Italia di Berlusconi
Italia: la rivoluzione dei 17enni
Roma, 14 dicembre - Scontri, studenti contro il Governo.
Studenti in piazza, scontri, cortei e manifestazioni in tutta Italia nel giorno della fiducia al governo. A Roma scontri fra forze dell'ordine e manifestanti con feriti e momenti di grave tensione in centro. Oltre agli studenti, il coordinamento Uniti contro la crisi, di cui fanno parte gli operai della Fiom, gli aquilani, gli esponenti dei centri sociali e i cittadini di Terzigno che protestano contro il termovalorizzatore. Il bilancio è di 20 feriti fra manifestanti e forze dell'ordine. Nella protesta si sono inseriti alcuni black block, come temevano alla vigilia gli uomini della Questura. La situazione è molto tesa ed è esplosa proprio nei momenti cruciali in cui Montecitorio stava votando la mozione di sfiducia. Dati alle fiamme mezzi dell'Ama, distrutti bancomat e vetrine, bruciata una Mercedes su Lungotevere, divelti sanpietrini. Feriti anche tre carabinieri.
"La manifestazione era una protesta contro la classe politica. La compravendita dei voti, le assunzioni dei parenti della giunta Alemanno e di Bondi sono solo le ultime provocazioni da parte dei politici e alle provocazioni si può anche reagire male. In un Paese civile i politici al centro di scandali si dimettono, anche per evitare che l'indignazione degeneri in violenza, qui da noi si sentono intoccabili, fino a quando?"
Studenti in piazza, scontri, cortei e manifestazioni in tutta Italia nel giorno della fiducia al governo. A Roma scontri fra forze dell'ordine e manifestanti con feriti e momenti di grave tensione in centro. Oltre agli studenti, il coordinamento Uniti contro la crisi, di cui fanno parte gli operai della Fiom, gli aquilani, gli esponenti dei centri sociali e i cittadini di Terzigno che protestano contro il termovalorizzatore. Il bilancio è di 20 feriti fra manifestanti e forze dell'ordine. Nella protesta si sono inseriti alcuni black block, come temevano alla vigilia gli uomini della Questura. La situazione è molto tesa ed è esplosa proprio nei momenti cruciali in cui Montecitorio stava votando la mozione di sfiducia. Dati alle fiamme mezzi dell'Ama, distrutti bancomat e vetrine, bruciata una Mercedes su Lungotevere, divelti sanpietrini. Feriti anche tre carabinieri.
"La manifestazione era una protesta contro la classe politica. La compravendita dei voti, le assunzioni dei parenti della giunta Alemanno e di Bondi sono solo le ultime provocazioni da parte dei politici e alle provocazioni si può anche reagire male. In un Paese civile i politici al centro di scandali si dimettono, anche per evitare che l'indignazione degeneri in violenza, qui da noi si sentono intoccabili, fino a quando?"
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Politica,
Protesta studenti
Allarme Confindustria: l'Italia non cresce. Un possibile scenario
Il nostro è un paese malato a livello economico e sociale. E' una situazione che si porta avanti da molto tempo e quindi c'era da aspettarselo. Ma come potevamo pretendere che la nostra economia crescesse quando dal mondo del lavoro sono state tagliate fuori le energie e le menti più fresche, cioè quelle dei giovani?
Non certo con i giochetti di alta finanza. Si sa, ad esempio, che il calcolo che il governo ha fatto e fa sulla disoccupazione in Italia è fortemente falsato in quanto non considera disoccupati coloro che hanno mantenuto in qualche modo contatti con un precedente datore di lavoro. Questo vuol dire che un problema che riguarda la maggioranza dei giovani, come quello della disoccupazione, semplicemente non esiste, non viene preso in considerazione, viene nascosto dalla propaganda mediatica che fotografa un paese ricco e immobile nella convinzione di essere la settima potenza economica mondiale. Chi sono allora i mistificatori, Signor B.?
I giovani sono presi in considerazione dai potenti di turno solo quando si tratta di ottenere voti o scovare qualche leader sveglio che tenga a bada gli altri, dividendoli. Perchè i giovani uniti sono una forza inarrestabile e il potere lo sa. E' per questo forse che preferisce finanziare le pensioni di anzianità invece delle politiche giovanili. Non che i diritti acquisiti non debbano essere difesi ma il tutto deve essere fatto con equità. D'altronde non c'è alternativa, perchè senza il contributo attivo dei giovani un paese non può crescere.
Se fossimo in una situazione diversa, tipo anni 80, forse basterebbe uno sciopero generale per bloccare completamente il paese e chiedere le dimissioni del governo. Un governo che da tempo non è più in grado di governare e che si è rivelato ampiamente inadempiente, non avendo mantenuto quasi nessuna delle promesse che aveva fatto agli italiani alla vigilia delle elezioni di questi ultimi 10 anni e passa.
Ma allora, se lo sciopero generale dei lavoratori non serve, se le manifestazioni degli studenti non servono, se i ricercatori sui tetti non servono, se gli immigrati sulle gru non servono, se tutte le strategie pacifiche di protesta non hanno sortito risultati, cosa resta al Paese reale per farsi ascoltare da questa classe politica e mediatica dirigente? La violenza, la lotta armata, la guerra civile, il colpo di stato, la rivoluzione?
Un possibile prossimo scenario:
1. SCIOPERO GENERALE E OCCUPAZIONI DI SCUOLE E UNIVERSITA' DA PARTE DEGLI STUDENTI (O GUERRA CIVILE? O RIVOLUZIONE?),
2. DIMISSIONI DEL GOVERNO BERLUSCONI,
3. GOVERNO TECNICO PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE (ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER DA PARTE DEL POPOLO),
4. ELEZIONI E PLEBISCITO A FAVORE DI NICHI VENDOLA
5. IL NUOVO GOVERNO VIENE FORMATO APRENDO DELLE SPECIE DI PRIMARIE STUDENTESCHE PER CHIEDERE AI GIOVANI DI ELEGGERE I LORO LEADER DA AGGIUNGERE AL GOVERNO. BUONA PARTE DEI VECCHI LEADER POLITICI DELLA I E DELLA II REPUBBLICA VIENE MANDATA IN PENSIONE,
6. CONFISCA E NAZIONALIZZAZIONE DI AZIENDE PRIVATE DI IMPORTANZA STRATEGICA NAZIONALE A COMINCIARE DA BANCA D'ITALIA, FIAT, FINMECCANICA E ENEL,
7. CONFISCA DI BUONA PARTE DEI BENI DI BERLUSCONI PER INCRIMINAZIONE DEFINITIVA AL PROCESSO MILLS,
8. CONFISCA DEI BENI A QUEI PARLAMENTARI E POLITICI CORROTTI CHE SI SONO RESI COLPEVOLI DELL'IMPOVERIMENTO DELL'ITALIA DEGLI ULTIMI 10 ANNI,
9. VALUTAZIONE SULL'USCITA DALL'UE O RICERCA DI ALLEANZE ECONOMICHE CON PAESI DALLA POLITICA EQUA, UE O NON UE,
10. PRIORITA' DEL LAVORO RISPETTO AD UN ECONOMIA BASATA SOLO SULLA FINANZA, LAVORO COME VALORE DI DIGNITA' UMANA AL DI LA' DELLA LOGICA DELLA CRESCITA E DEL PROFITTO.
Non certo con i giochetti di alta finanza. Si sa, ad esempio, che il calcolo che il governo ha fatto e fa sulla disoccupazione in Italia è fortemente falsato in quanto non considera disoccupati coloro che hanno mantenuto in qualche modo contatti con un precedente datore di lavoro. Questo vuol dire che un problema che riguarda la maggioranza dei giovani, come quello della disoccupazione, semplicemente non esiste, non viene preso in considerazione, viene nascosto dalla propaganda mediatica che fotografa un paese ricco e immobile nella convinzione di essere la settima potenza economica mondiale. Chi sono allora i mistificatori, Signor B.?
I giovani sono presi in considerazione dai potenti di turno solo quando si tratta di ottenere voti o scovare qualche leader sveglio che tenga a bada gli altri, dividendoli. Perchè i giovani uniti sono una forza inarrestabile e il potere lo sa. E' per questo forse che preferisce finanziare le pensioni di anzianità invece delle politiche giovanili. Non che i diritti acquisiti non debbano essere difesi ma il tutto deve essere fatto con equità. D'altronde non c'è alternativa, perchè senza il contributo attivo dei giovani un paese non può crescere.
Se fossimo in una situazione diversa, tipo anni 80, forse basterebbe uno sciopero generale per bloccare completamente il paese e chiedere le dimissioni del governo. Un governo che da tempo non è più in grado di governare e che si è rivelato ampiamente inadempiente, non avendo mantenuto quasi nessuna delle promesse che aveva fatto agli italiani alla vigilia delle elezioni di questi ultimi 10 anni e passa.
Ma allora, se lo sciopero generale dei lavoratori non serve, se le manifestazioni degli studenti non servono, se i ricercatori sui tetti non servono, se gli immigrati sulle gru non servono, se tutte le strategie pacifiche di protesta non hanno sortito risultati, cosa resta al Paese reale per farsi ascoltare da questa classe politica e mediatica dirigente? La violenza, la lotta armata, la guerra civile, il colpo di stato, la rivoluzione?
Un possibile prossimo scenario:
1. SCIOPERO GENERALE E OCCUPAZIONI DI SCUOLE E UNIVERSITA' DA PARTE DEGLI STUDENTI (O GUERRA CIVILE? O RIVOLUZIONE?),
2. DIMISSIONI DEL GOVERNO BERLUSCONI,
3. GOVERNO TECNICO PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE (ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER DA PARTE DEL POPOLO),
4. ELEZIONI E PLEBISCITO A FAVORE DI NICHI VENDOLA
5. IL NUOVO GOVERNO VIENE FORMATO APRENDO DELLE SPECIE DI PRIMARIE STUDENTESCHE PER CHIEDERE AI GIOVANI DI ELEGGERE I LORO LEADER DA AGGIUNGERE AL GOVERNO. BUONA PARTE DEI VECCHI LEADER POLITICI DELLA I E DELLA II REPUBBLICA VIENE MANDATA IN PENSIONE,
6. CONFISCA E NAZIONALIZZAZIONE DI AZIENDE PRIVATE DI IMPORTANZA STRATEGICA NAZIONALE A COMINCIARE DA BANCA D'ITALIA, FIAT, FINMECCANICA E ENEL,
7. CONFISCA DI BUONA PARTE DEI BENI DI BERLUSCONI PER INCRIMINAZIONE DEFINITIVA AL PROCESSO MILLS,
8. CONFISCA DEI BENI A QUEI PARLAMENTARI E POLITICI CORROTTI CHE SI SONO RESI COLPEVOLI DELL'IMPOVERIMENTO DELL'ITALIA DEGLI ULTIMI 10 ANNI,
9. VALUTAZIONE SULL'USCITA DALL'UE O RICERCA DI ALLEANZE ECONOMICHE CON PAESI DALLA POLITICA EQUA, UE O NON UE,
10. PRIORITA' DEL LAVORO RISPETTO AD UN ECONOMIA BASATA SOLO SULLA FINANZA, LAVORO COME VALORE DI DIGNITA' UMANA AL DI LA' DELLA LOGICA DELLA CRESCITA E DEL PROFITTO.
ANNOZERO - DI PIETRO A LA RUSSA: FASCISTA!
Di Pietro urla in faccia a La Russa: FASCISTA!
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AnnoZero,
L'Italia di Berlusconi
ANNOZERO - Santoro VS "La Russa BLACK BLOC"
Ignazio La Russa, Ministro della Difesa del governo italiano, offende gli studenti ad AnnoZero, dando luogo ad un siparietto indegno.
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L'Italia di Berlusconi
giovedì 16 dicembre 2010
Fidel: "Nosotros pertenecemos a una hora decisiva del género humano"
Septiembre 28, 2010 - Aquel 28 de septiembre de 1960 yo regresaba de la ciudad de Nueva York, donde había participado durante 10 días en la reunión más importante que se había convocado hasta entonces. Allí tuve el honor de conocer a los más importantes líderes del campo socialista, entre ellos el Primer Ministro de la URSS Nikita Sergueiev Jruschov y a un grupo de los líderes más prestigiosos del Tercer Mundo.
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lunedì 13 dicembre 2010
Mega centrali ENEL in Patagonia. Fiumi deviati e acqua privatizzata
di Marta Ragusa
“Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”, questo il titolo di una lettera pastorale redatta sotto forma di saggio teologico-scientifico da Luis Infanti De La Mora, vescovo di Aysén, umidissima regione della Patagonia cilena. A partire dal 2014 due dei più importanti fiumi di questa zona, il Pascua e il Baker, dovrebbero essere coinvolti nella costruzione di cinque enormi centrali idroelettriche (per un totale di 2750 MW). Il progetto si chiama HidroAysén, l’impresa che lo ha maturato è ENDESA, la cui principale azionista oggi è l’italiana ENEL. La lettera di Luis Infanti, nato a Udine ma trapiantato in Cile da 35 anni, è stata letta durante l’Assemblea degli azionisti ENEL avvenuta a Roma lo scorso aprile; l’intento del vescovo italo-cileno non è stato solo quello di opporsi al mega progetto ma anche quello di invitare ENEL a restituire allo Stato cileno i diritti di sfruttamento dell’acqua dei due fiumi patagonici che ENDESA aveva acquisito grazie a una speciale legge, il Código de Aguas, promulgata nel 1981 in piena dittatura Pinochet. Numerose organizzazioni internazionali forniscono il loro appoggio al “Consejo de Defensa de la Patagonia chilena” che, tra l’altro, ha accusato ENDESA di violazione dei diritti dei popoli di fronte al Tribunale Permanente dei Popoli, radunatosi a Madrid lo scorso maggio. Secondo il “Consejo” il progetto HidroAysén avrebbe delle conseguenze fatali per l’ambiente, uno dei più incontaminati del pianeta, e per la sua popolazione. Visto che attualmente la società maggiormente implicata nel progetto è italiana, la campagna “Patagonia sin represas” è sbarcata anche in terra nostra: “Patagonia senza dighe” è stata lanciata lo scorso 21 settembre a Roma da Juan Pablo Orrego, coordinatore internazionale del “Consejo”. Ad accompagnarlo durante i vari incontri informativi, la voce e la chitarra di Angel Parra, figlio di uno dei simboli della tradizione musicale cilena, Violeta Parra (1917-1967). Intanto il progetto HidroAysén, a causa dell’ennesimo rinvio per la revisione della valutazione di impatto ambientale, è rimasto arenato nonostante la visita e le pressioni sul governo esercitate dell’Amministratore Delegato ENEL, Fulvio Conti.
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La falsa democrazia
Il popolo è la figura retorica più tirata in ballo dai politici. "Il popolo mi ha scelto" ha sbraitato oggi Berlusconi. Il popolo in realtà non ha scelto nessuno, tanto meno lui, ogni parlamentare è stato "nominato" e non votato. I parlamentari così "nominati" hanno votato il presidente del Consiglio, che quindi non è stato eletto dal popolo, ma dalla casta. Il popolo e la sovranità popolare sono delle bestemmie in bocca a questi politici abusivi che vivono di soldi pubblici. Se si andrà alle elezioni incasseranno in un colpo solo i finanziamenti elettorali di tre legislature complete, anche se le ultime due sono state interrotte dopo un paio d'anni e non cinque. Domani ci sarà il voto di fiducia, ma il popolo rimarrà fuori dalla porta. E' una resa dei conti interna tra soci. Chiunque vinca, il popolo ha già perso, anzi, non ha mai partecipato e si sta incazzando.
Fonte
Fonte
Nigel Farage y el colapso del euro
El proyecto euro está a punto del colapso.
Intervista a Julian Assange, WikiLeaks Italia - Part 2/2
Intervista a Julian Assange, giornalista australiano fondatore di WikiLeaks.
E questo sarebbe stato arrestato a seguito di un MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE IN 187 PAESI PER UN PRESERVATIVO ROTTO DURANTE L'AMPLESSO?
Cielo, Ministro Frattini, che pericoloso criminale dev'essere mai costui da volerlo al più presto dietro le sbarre! Perchè non si fa Lei invece un bell'esame di coscienza?!
E questo sarebbe stato arrestato a seguito di un MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE IN 187 PAESI PER UN PRESERVATIVO ROTTO DURANTE L'AMPLESSO?
Cielo, Ministro Frattini, che pericoloso criminale dev'essere mai costui da volerlo al più presto dietro le sbarre! Perchè non si fa Lei invece un bell'esame di coscienza?!
Damas y damos de blanco
Aqui esta la guzanera peleando por 4 centesimos afuera de la Ambajada dos EE.UU. Tienen que vergonarse...Hacen venir la gana de vomitar. Un apelo a la guzanera de Miami: que manden mas dinero, que estos se estan matando por un puno de dolares!! Jajaja!! Que verguenza! Y esos serian los combatientes por la liberdad de Cuba?! Verguenza, verguenza, verguenza!!!
Cuentan los vecinos y testigos presenciales que el altercado fue por dinero. Después de abandonar misteriosamente y por separado la SINA, René Gómez Manzano y Francisco Pastor Chaviano, se enfrentaron violentamente ante la negativa del segundo de compartir algunos cientos de dólares entregados para la "justa causa".
Francisco Pastor Chaviano salió con un ojo poncha'o, pero con sus dólares en el bolsillo. Todo esto en presencia de Félix Bonne Carcassés, quien de forma solapada trató de evadir a los agentes públicos que se aproximaron para controlar el desorden.
Cuentan los vecinos y testigos presenciales que el altercado fue por dinero. Después de abandonar misteriosamente y por separado la SINA, René Gómez Manzano y Francisco Pastor Chaviano, se enfrentaron violentamente ante la negativa del segundo de compartir algunos cientos de dólares entregados para la "justa causa".
Francisco Pastor Chaviano salió con un ojo poncha'o, pero con sus dólares en el bolsillo. Todo esto en presencia de Félix Bonne Carcassés, quien de forma solapada trató de evadir a los agentes públicos que se aproximaron para controlar el desorden.
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Un Cavaliere senza cavallo
In questi giorni che precedono il voto di fiducia o sfiducia al suo governo, se Berlusconi non fosse l'uomo ricco e potente che è, ascoltando le sue parole verrebbe quasi da associarlo ad una figura patetica e grottesca: un cavaliere senza cavallo. Il premier ormai assomiglia sempre più al vecchio Re Lear di Shakespeare, tradito dalle persone che lui erroneamente riteneva più care, eppure colto nel momento in cui è ancora convinto di possedere l'autorità per punirle, ingannato com'è dalla regale illusione del potere.
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L'Italia di Berlusconi
Il pdl e le solite colpe degli altri
Ormai si attacca Fini in tutte le salse. Ma se ancora non si è trovato nulla di penalmente rilevante vuol dire che i suoi evidentemente sono peccatucci veniali, in confronto a quelli degli altri esponenti del Pdl.
Ormai è chiaro a tutti gli italiani che gli "amici" del governo Berlusconi in questi anni si sono spartiti la torta, attraverso una politica del "do ut des" contrassegnata dalle regalie.
Eppure il Pdl non cessa di attaccare gli esponenti di Futuro e Libertà, tacciandoli di tradimento, e di fare la morale a Fini per gli appalti RAI alla suocera, per la BMW assegnatagli, per la casa di Montecarlo...Ma da che pulpito vengono queste prediche? Gli altri, da Scaiola a Verdini allo stesso Berlusconi, sicuramente hanno fatto di molto peggio, solo che per molti di loro non è venuto ancora fuori niente.
Ormai è chiaro a tutti gli italiani che gli "amici" del governo Berlusconi in questi anni si sono spartiti la torta, attraverso una politica del "do ut des" contrassegnata dalle regalie.
Eppure il Pdl non cessa di attaccare gli esponenti di Futuro e Libertà, tacciandoli di tradimento, e di fare la morale a Fini per gli appalti RAI alla suocera, per la BMW assegnatagli, per la casa di Montecarlo...Ma da che pulpito vengono queste prediche? Gli altri, da Scaiola a Verdini allo stesso Berlusconi, sicuramente hanno fatto di molto peggio, solo che per molti di loro non è venuto ancora fuori niente.
domenica 12 dicembre 2010
WikiLeaks revela que EE.UU conspira contra la Misión Barrio Adentro de Venezuela
Por medio de “facilidades” de viajes a Miami, el Gobierno estadounidense pretendía que los médicos que laboran en este proyecto social humanitario se interesaran en los “beneficios” otorgados y por ende, renunciaran a la faena que ejercían en territorio venezolano.
5 Diciembre 2010 - Un documento secreto filtrado por WikiLeaks, reveló que desde 2009 Estados Unidos (EE.UU) ha intentado perjudicar el progreso de la misión médica cubana destacada en el programa social Barrio Adentro, para desprestigiar a los Gobiernos de Venezuela y Cuba.
En el texto, que tiene fecha del 6 de abril del año pasado, se reseña la aplicación desde la Embajada estadounidense en Caracas del programa de Libertad Condicional para los Médicos Cubanos Profesionales (CMPP, por su sigla en inglés), que con la aprobación del presidente George W. Bush, estimulaba la deserción de médicos cubanos por medio de “facilidades” de viajes a Miami.
“Entre 2006 y 2007 la Embajada (de EE.UU) en Caracas facilitó el viaje a Miami a los que aplicaban para el programa, mediante la emisión de cartas de transporte, que autorizaban a cubanos a abordar aviones especiales de Estados Unidos”, reseña el cable de WikiLeaks.
La finalidad de esta acción del Gobierno estadounidense, es que los médicos que estaban laborando en Venezuela con este proyecto social humanitario se interesaran en los “beneficios” otorgados y por ende, renunciaran a la faena que ejercían en territorio venezolano.
Según esa norma del Departamento de Seguridad Nacional de EE.UU, médicos, terapistas físicos, técnicos de laboratorio, enfermeros, entrenadores deportivos y otros pueden recibir un tratamiento especial de las embajadas norteamericanas en cualquier parte del mundo, facilitándoles una vía rápida para entrar a Estados Unidos.
En el texto también se explica que el consejero político de la Embajada de EE.UU en Caracas, Francisco Fernández, reconoció la aplicación del programa en Venezuela desde el 2006, sin embargo, el año siguiente, las autoridades venezolanas de inmigración descubrieron la operación y como respuesta comenzaron a negar visas y vuelos para los médicos cubanos.
El documento de WikiLeaks no especifica que el plan ha sido concluido, sino todo lo contrario, alerta sobre la “intención vigente” que tiene EE.UU de adquirir para su población especialistas de salud altamente calificados, y a su vez politizar la emigración de los profesionales cubanos para satanizar a la Isla.
Por otro lado, contra Venezuela, el plan estadounidense añadía el blanco adicional de “minar la Misión Barrio Adentro”, con el fin de desprestigiar así el programa social de salud impulsado por el gobierno de Hugo Chávez, que desde el 2003 ofrece servicios en las zonas más pobres de Venezuela, con la ayuda de Cuba.
En el año 2008, la Oficina Nacional de Estadísticas de la isla, publicó que entre 1959 y el 2008 se graduaron en el país más de 800 mil profesionales, incluyendo médicos, no obstante, debido a la política conocida popularmente como “robo de cerebros”, aplicada por Estados Unidos, un porcentaje significativo de la población ha emigrado luego de obtener el título de profesional.
El domingo pasado, el sitio especializado en publicar informes anónimos y documentos con contenido sensible en materia religiosa, corporativa o gubernamental, WikiLeaks, anunció la filtración de al menos 250 mil documentos de comunicaciones entre el Departamento de Estado de EE.UU. y sus embajadas alrededor del mundo.
La mayoría de los escritos revelan que las legaciones diplomáticas de Estados Unidos en América Latina y otros países funcionan como centros de vigilancia por órdenes del Departamento de Estado.
Reconocidos analistas internacionales como el estadounidense James Petras, han señalado la necesidad de investigar estos archivos, porque puede que “los documentos filtrados en WikiLeaks hayan sido seleccionados para beneficiar a unos países y perjudicar a otros”.
En entrevista con teleSUR, Petras se preguntó por qué WikiLeaks no saca a la luz prácticas de espionaje que EE.UU. realiza para asesinar, y expresó que es curioso que “por lo menos, hasta ahora, WikiLeaks no está presentado más cables que revelan sobre las prácticas norteamericanas, por ejemplo prácticas de asesinos israelíes que colaboran con la CIA (Agencia Central de Inteligencia)”.
Por otro lado, la abogada estadounidense Eva Golinger, denunció que los documentos del Departamento de Estado filtrados y divulgados por WikiLeaks son editados y publicados por la prensa según su política editorial, y por ende, hizo un llamado para la que los interesados realizaran las consultas directamente en el sitio web, pese a que “sufre de ciber ataques de las diferentes agencias de Estados Unidos”.
“Cada periódico ha seleccionado los que ellos quieren publicar y editan los documentos acorde a los que son sus políticas editoriales (…) es mejor ir directamente a los documentos originales que verlos a través de un análisis realizado por un medio de comunicación parcializado”, advirtió.
Fonte
5 Diciembre 2010 - Un documento secreto filtrado por WikiLeaks, reveló que desde 2009 Estados Unidos (EE.UU) ha intentado perjudicar el progreso de la misión médica cubana destacada en el programa social Barrio Adentro, para desprestigiar a los Gobiernos de Venezuela y Cuba.
En el texto, que tiene fecha del 6 de abril del año pasado, se reseña la aplicación desde la Embajada estadounidense en Caracas del programa de Libertad Condicional para los Médicos Cubanos Profesionales (CMPP, por su sigla en inglés), que con la aprobación del presidente George W. Bush, estimulaba la deserción de médicos cubanos por medio de “facilidades” de viajes a Miami.
“Entre 2006 y 2007 la Embajada (de EE.UU) en Caracas facilitó el viaje a Miami a los que aplicaban para el programa, mediante la emisión de cartas de transporte, que autorizaban a cubanos a abordar aviones especiales de Estados Unidos”, reseña el cable de WikiLeaks.
La finalidad de esta acción del Gobierno estadounidense, es que los médicos que estaban laborando en Venezuela con este proyecto social humanitario se interesaran en los “beneficios” otorgados y por ende, renunciaran a la faena que ejercían en territorio venezolano.
Según esa norma del Departamento de Seguridad Nacional de EE.UU, médicos, terapistas físicos, técnicos de laboratorio, enfermeros, entrenadores deportivos y otros pueden recibir un tratamiento especial de las embajadas norteamericanas en cualquier parte del mundo, facilitándoles una vía rápida para entrar a Estados Unidos.
En el texto también se explica que el consejero político de la Embajada de EE.UU en Caracas, Francisco Fernández, reconoció la aplicación del programa en Venezuela desde el 2006, sin embargo, el año siguiente, las autoridades venezolanas de inmigración descubrieron la operación y como respuesta comenzaron a negar visas y vuelos para los médicos cubanos.
El documento de WikiLeaks no especifica que el plan ha sido concluido, sino todo lo contrario, alerta sobre la “intención vigente” que tiene EE.UU de adquirir para su población especialistas de salud altamente calificados, y a su vez politizar la emigración de los profesionales cubanos para satanizar a la Isla.
Por otro lado, contra Venezuela, el plan estadounidense añadía el blanco adicional de “minar la Misión Barrio Adentro”, con el fin de desprestigiar así el programa social de salud impulsado por el gobierno de Hugo Chávez, que desde el 2003 ofrece servicios en las zonas más pobres de Venezuela, con la ayuda de Cuba.
En el año 2008, la Oficina Nacional de Estadísticas de la isla, publicó que entre 1959 y el 2008 se graduaron en el país más de 800 mil profesionales, incluyendo médicos, no obstante, debido a la política conocida popularmente como “robo de cerebros”, aplicada por Estados Unidos, un porcentaje significativo de la población ha emigrado luego de obtener el título de profesional.
El domingo pasado, el sitio especializado en publicar informes anónimos y documentos con contenido sensible en materia religiosa, corporativa o gubernamental, WikiLeaks, anunció la filtración de al menos 250 mil documentos de comunicaciones entre el Departamento de Estado de EE.UU. y sus embajadas alrededor del mundo.
La mayoría de los escritos revelan que las legaciones diplomáticas de Estados Unidos en América Latina y otros países funcionan como centros de vigilancia por órdenes del Departamento de Estado.
Reconocidos analistas internacionales como el estadounidense James Petras, han señalado la necesidad de investigar estos archivos, porque puede que “los documentos filtrados en WikiLeaks hayan sido seleccionados para beneficiar a unos países y perjudicar a otros”.
En entrevista con teleSUR, Petras se preguntó por qué WikiLeaks no saca a la luz prácticas de espionaje que EE.UU. realiza para asesinar, y expresó que es curioso que “por lo menos, hasta ahora, WikiLeaks no está presentado más cables que revelan sobre las prácticas norteamericanas, por ejemplo prácticas de asesinos israelíes que colaboran con la CIA (Agencia Central de Inteligencia)”.
Por otro lado, la abogada estadounidense Eva Golinger, denunció que los documentos del Departamento de Estado filtrados y divulgados por WikiLeaks son editados y publicados por la prensa según su política editorial, y por ende, hizo un llamado para la que los interesados realizaran las consultas directamente en el sitio web, pese a que “sufre de ciber ataques de las diferentes agencias de Estados Unidos”.
“Cada periódico ha seleccionado los que ellos quieren publicar y editan los documentos acorde a los que son sus políticas editoriales (…) es mejor ir directamente a los documentos originales que verlos a través de un análisis realizado por un medio de comunicación parcializado”, advirtió.
Fonte
Attentato nella civile Svezia. Ma siamo sicuri che centri l'Islam?
Riguardo all'attentato della scorsa notte a Stoccolma, non lo so, ma la matrice islamica non mi convince, non riesco a vedere il nesso. Una cosa invece la vedo e chiara: ora saranno in tanti a gridare: "Buttiamoli fuori". Ma siamo proprio sicuri che l'Islam centri veramente? Possible che non riusciamo a pensare diversamente, a capire che forse è questo il risultato che "qualcuno" vuole: che venga dichiarata guerra all'Islam, oltre che in America, anche in Europa? La Svezia, ultimo baluardo della civiltà europea non sembra sia stata scelta a caso. Chi ha orecchie per intendere...
Se persino nell'ambito delle teorie scientifiche prima o poi qualcuno trova il modo di confutare vecchi teoremi e assiomi, nell'interesse primario della scienza, come mai in ambito politico internazionale il teorema dell'Islam-terrorista-male-assoluto dei nostri tempi non ha ancora trovato alcuna confutazione? Com'è possibile che la verità sia sempre così netta, che stia sempre e solo da una parte? Perchè nessuno nel mondo occidentale si pone il dubbio, quel fatidico dubbio che è allo stesso tempo albero e seme, figlio e padre di ogni verità?
Capisco che un giornalista debba dare la notizia nuda e cruda, così come gli arriva dalle agenzie di stampa, senza troppe considerazioni personali. Ma che l'autore di questo articolo non faccia alcun riferimento al processo per stupro ad Assange, partito proprio dalla Svezia, e non si ponga nessun dubbio sulla matrice islamica (un punto di domanda su certe affermazioni ogni tanto non guastarebbe!), mi sembra se non altro superficiale.
Come si fa ad evitare di pensare ad una correlazione con la vicenda WikiLeaks? Come si fa a non pensare ad una messa in scena orchestrata dai servizi segreti, in particolare americani e israeliani? Perchè tutto il male dev'essere sempre e a priori attribuito al terrorismo di matrice islamica? Non vi suona come un capro espiatorio designato? Non vi sorge il dubbio che ci sia sotto una grossa menzogna? Perchè diamo sempre tutto per scontato? Gli estremisti islamici non saranno degli angioletti, ma anche i nostri mafiosi, specie se in combutta coi servizi segreti, non sono mai stati da meno!
Ma forse questo giornalista non è al corrente che l'accusa di stupro delle due "troiette" svedesi potrebbe essere tutta una bufala, perchè recentemente le autorità cubane hanno rivelato che una delle ragazze che accusa Assange è un agente segreto della CIA. Non si dimentichi, tra l'altro, che per le leggi svedesi è considerato stupro anche un rapporto sessuale consenziente ma dissenziente solo relativamente alla modalità dell'atto, ovvero se forzatamente consumato senza protezione. Inoltre, è notizia fresca di oggi, pare che l'avvocato svedese del fondatore di WikiLeaks abbia trovato le prove che le 2 ragazze che accusano il suo assistito hanno mentito. Staremo a vedere. Ma come non farsi prendere già dal dubbio, a questo punto, sempre ammesso che in tutta la vicenda ci sia di mezzo la CIA e il Mossad, che l'attentatore che s'è fatto esplodere a Stoccolma non fosse già morto? Si dice sempre, poteva essere una strage, ma per fortuna non lo è stata. Magari invece un solo morto, il finto attentatore, e 2 feriti erano già stati calcolati come effetti collaterali. Magari era stato programmato che le altre 5 bombe non dovessero esplodere. Ma poi soprattutto, perchè l'attentatore suicida, se tale, si sarebbe fatto esplodere in un momento in cui in strada non c'era praticamente nessuno, solo 2 passanti ancora piuttosto lontani? Forse l'importante era che arrivasse a destinazione un messaggio ben preciso al governo svedese, e forse a tutta l'Europa: "non mettevi contro di noi perchè abbiamo le capacità per farvela pagare cara, non rivelate risultati di inchieste o altre informazioni contro di noi che potrebbero fare il gioco di Assange". Sarà pure teoria del complotto o complottismo ma è anche frutto di un semplice ragionamento logico pensare che la semina della paura possa essere una strategia tanto del terrorismo quanto della mafia o di altri. Ma poi perchè gli estremisti islamici dovrebbero fare un'azione del genere proprio adesso, per delle vignette contro Maometto risalenti a qualche anno fa? Non vi sembra strano che i terroristi islamici proprio adesso, proprio in Svezia, si siano messi a fare il gioco dei loro eterni nemici, i servizi segreti americani?
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Teoria del complotto
Per riflettere: aforismi su comunismo e capitalismo
SPERO DI ESSERE PRESTO SMENTITA MA I FATTI FINORA HANNO DIMOSTRATO CHE UN BUONA META' DEGLI ITALIANI NON HA ANCORA IMPARATO NIENTE DALLA STORIA, DALL'ESPERIENZA DI ALTRI PAESI, DALLA CULTURA UNIVERSALE. CHE SIA PERCHE' LEGGONO POCO? O PERCHE' NON RIFLETTONO ABBASTANZA IN PROFONDITA' SU CIO' CHE SUCCEDE NEL MONDO? SARA' PERCHE' NON HANNO UNA COSCIENZA ABBASTANZA SVILUPPATA O CHE SONO TROPPO EGOISTI? NON SO IL PERCHE' PERO' SO CHE E' UN VERO PECCATO NON CAPIRE QUANDO LA STORIA NECESSITA DI UN CAMBIAMENTO RADICALE!
La libertà senza socialismo è privilegio, ingiustizia; il socialismo senza libertà è schiavitù, barbarie.
(Michail Bakunin)
(Michail Bakunin)
Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.
(Che Guevara)
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
(Che Guevara)
Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
(Lenin)
Essere comunista vuol dire osare, pensare, volere e avere il coraggio delle proprie convinzioni.
Essere comunista vuol dire osare, pensare, volere e avere il coraggio delle proprie convinzioni.
(Vladimir Mayakosky)
Il comunismo non è una dottrina ma un movimento; non muove da princìpi ma da fatti.
Il comunismo non è una dottrina ma un movimento; non muove da princìpi ma da fatti.
(Marx-Engels)
Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza.
Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza.
(Karl Marx - "Introduzione a Per la Critica all'Economia Politica")
Il salario è determinato dal conflitto tra capitalista e operaio.
Il salario è determinato dal conflitto tra capitalista e operaio.
(Karl Marx "I Manoscritti Economico-Filosofici del '44")
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
(Erich Fromm, "Avere o essere", 1976)
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
(Karl Popper)
(Karl Popper)
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sabato 11 dicembre 2010
Colombia: 6,210 niños muertos en combate armados FARC
Se calcula de 4 a 6 mil niños combaten en grupos armados de las FARC y el ELN. Muchos reclutados desde los seis años; Las FARC envia niño(a)s a la guerra 6,210 de ellos ya fallecieron en combate..Las FARC continúan reclutando y usando niños, y no se han comprometido a detener esta práctica. Según los cálculos de Human Rights Watch, las FARC tienen a la mayoría de los niños combatientes de Colombia. Partiendo de una estimación conservadora, entre el 20 y el 30 por ciento de los combatientes de las FARC son menores de 18 años. Ver más en: www.reportero24.com
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giovedì 9 dicembre 2010
Ricordando John Lennon
Esattamente 30 anni fa a New York moriva John Lennon. Per la sua epoca fu considerato un ribelle, eppure non un rivoluzionario, tanto che anche oggi, nell'era della New Age, il suo insegnamento risulta ancora valido ed attuale. Il suo attivismo per la pace, infatti, partiva da una "pulizia" interna della mente e del cuore che ciascun essere umano deve compiere a livello individuale ancor prima che aderendo passivamente ad un movimento politico collettivo, in un prioritario percorso di sensibilità e consapevolezza del sè. Egli era oltre e al di là delle più moderne idee e ideologie della sua epoca, e forse solo ora, avendone smascherati gli inganni, ci rendiamo conto a pieno del significato di verità delle parole di una delle più grandi anime del '900.
A Tribute to John Lennon
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Pacifismo
martedì 7 dicembre 2010
Delitto passionale a Lucca: uccide ragazza cubana a colpi di pistola e scappa
La povera vittima Kalyannis Cala Perez |
Secondo quanto ricostruito la vittima sarebbe stata crivellata con sette colpi di pistola calibro 7.65. La 27enne si stava facendo visitare in uno studio medico. Una volta uscita dall'ambulatorio si è diretta verso la sua abitazione, che si trova a poche centinaia di metri. E' qui, in strada, che l'albanese l'ha avvicinata esplodendo due colpi di pistola, che l'hanno raggiunta al torace. Kalyannis è caduta in terra e il ragazzo ha esploso altri 5 colpi. A questo punto il 24enne è scappato facendo perdere le sue tracce.
Testimone dell'omicidio è stata la cugina della vittima, in stato di shoc. La ragazza cubana è stata portata immediatamente all'ospedale di Lucca, dove è morta poco tempo dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Sono in corso le ricerche su tutto il territorio, condotte dalle forze dell'ordine, per catturare il killer. La vittima lascia un figlio di 13 anni, che al momento dei fatti si trovava a scuola.
giovedì 2 dicembre 2010
Wikileaks: report dell'ambasciata USA sul premier
"Feste e ore piccole, test medici disastrosi. Temiamo per la salute di Berlusconi"
Il documento rivelato da Wikileaks pubblicato integralmente dal Guardian. Riferisce conversazioni di Letta e Cantoni. Che smentiscono: mai dette quelle cose.
Il documento rivelato da Wikileaks pubblicato integralmente dal Guardian. Riferisce conversazioni di Letta e Cantoni. Che smentiscono: mai dette quelle cose.
MILANO - L'abitudine di fare tardi la notte e di partecipare alle feste ha come risultato che Silvio Berlusconi non si riposa abbastanza e per questo motivo il premier italiano starebbe pagando un pesante pedaggi. E' quanto risulta da uno dei documenti diffusi da Wikileaks e riportato dall'edizione online del quotidiano britannico Guardian. Secondo il documento, che ha la data dell'ottobre 2009 e che cita «politici amici» in contatto con l'ambasciata americana di Roma, i test medici effettuati sul presidente del Consiglio hanno dato come risultato «un disastro completo». Ma chi ha detto queste cose all'ambasciatore americano David Thorne? Quali sono le fonti citate?
IDENTITA' SVELATE - Fino al pomeriggio di oggi il documento del Guardian non conteneva i nomi delle due fonti italiane che avevano manifestato queste preoccupazioni su Berlusconi. L'identità dei due personaggi «vicini al primo ministro» era ancora criptata (degli omissis al posto dei nomi), anche se il quotidiano spagnolo El Pais, in possesso degli stessi documenti, sosteneva si trattasse del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta e del senatore del Pdl Giampiero Cantoni. Entrambi hanno smentito di aver mai fatto dichiarazioni del genere («Ho sempre detto che il premier è in forma»ha precisato Letta). Ma poco dopo le 17 i nomi sono stati decrpitati sulla pagina del documento pubblicata dal Guardian. E si è avuta la conferma che l'ambasciata Usa di Roma riferiva di aver avuto quelle valutazioni in colloqui proprio con Letta e Cantoni.
«FISICAMENTE E POLITICAMENTE DEBOLE» - Nel «summary» della versione integrale del documento americano dell'ottobre 2009, i si legge che «una crescente serie di scandali, decisioni sfavorevoli della magistratura e problemi di salute hanno indebolito il premier italiano e spingono gli ex alleati a scommettere sulla sua longevità politica. In un ambiente politico in via di peggioramento, il continuo parlare di cospirazioni spesso impedisce un reale dibattito politico e distrae il governo Berlusconi dal perseguire, o perfino sviluppare, un'agenda politica coerente». Ma le frasi che già all'inizio del report colpiscono di più sono quelle relative allo stato di salute di Berlusconi. «E' fisicamente e politicamente debole» dice Letta il 23 ottobre a Thorne «descrivendo - continua il report - Berlusconi, normalmente iperattivo, come "senza energie"».
I MALORI E LA MOGLIE VERONICA - E ancora, di seguito: «L'amico di lunga data, presidente della Commissione Difesa del Senato, Giampiero Cantoni, il 22 ottobre aveva detto a un addetto politico dell'ambasciata che "siamo tutti preoccupati per la sua salute" notando che Berlusconi è svenuto tre volte in pubblico in tempi recenti e che i suoi test medici sono risultati "un completo disastro. Cantoni ha detto che le frequenti nottate di Berlusconi e la tendenza per feste scatenate non gli concedono riposo a sufficienza». Nel paragrafo 4 è scritto poi che «Cantoni ha confermato che Berlusconi è dominato da preoccupazioni private. Ha osservato che Berlusconi si è sentito allienato dalla sua famiglia da quando sua moglie Veronica Lario ha provocato un gran clamore pubblico pubblicando una lettera aperta la scorsa primavera chiedendo il divorzio e accusando il premier settantaquattrenne di farsela con minorenni».
NAPOLITANO E I COMPLOTTI - Un elemento per valutare la debolezza di Berlusconi sembra essere anche il clima di scontro istituzionale e il ricorrente timore di complotti da parte del premier. «Berlusconi ha accusato il presidente della Repubblica di lavorare contro di lui e ha reagito in modo emotivo contro il sistema giudiziario in generale». Sono queste, parole riportate come riferite da Gianni Letta all'ambasciatore David Thorne. Lo «scoppio d'ira» di Silvio Berlusconi ha portato a relazioni «gelide» con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e «questo episodio lo fa apparire debole». Il periodo è quello in cui la Corte Costituzionale aveva rigettato il Lodo Alfano. «Vari contatti - scrive ancora Thorne - ci descrivono un ambiente politico dominato dalle teorie del complotto».
BREVE ASSOPIMENTO - La nota riporta, parlando della stanchezza del presidente del Consiglio italiano, che durante la prima vista di cortesia del nuovo ambasciatore americano a Roma David Thorne, Berlusconi «si è assopito» per un attimo ed è sembrato «stanco e distratto» a un evento che ha avuto luogo il 19 ottobre al quale era presente lo stesso ambasciatore.
NOEMI E I SERVIZI SEGRETI - Quanto ai timori dei complotti, ci sono anche per le questioni personali del premier. «Berlusconi crede che i servizi segreti italiani lo abbiano deliberatamente intrappolato nell'affare Noemi Letizia», avrebbe riferito Cantoni nella sua conversazione. Anche in relazione al caso Marrazzo (il presidente della regione Lazio ricattato per i suoi rapporti con un trans) Berlusconi era convinto di non potersi più fidare dell'intelligence italiana. In un'altra conversazione, Umberto Bossi avrebbe detto all'ambasciatore in persona che «alcuni personaggi facenti capo alla criminalità organizzata hanno probabilmente messo in piedi una trappola per Berlusconi su alcuni scandali sessuali, me che nessuno nega che Berlusconi ha messo volontariamente la testa nel cappio».
LA VISITA A PUTIN - Il documento ricorda anche la vicenda del viaggio di tre giorni in Russia fatto da Berlusconi per celebrare il compleanno di Putine prima del quale il presidente del Consiglio diffuse una nota per specificare che il viaggio «era una faccenda strettamente privata e personale». Queste parole, sottolinea il documento, sono state accolte con incredulità e derisione. Inoltre il fatto che Berlusconi abbia cancellato , il giorno prima della sua partenza per la Russia, la sua partecipazione alla visita di Stato del re Abdullah di Giordania «ha lasciato l'impressione che, scegliendo il divertimento privato, Berlusconi voglia risparmiare le sue declinanti energie per una festa esplosiva nella dacia privata di Putin». «Il fatto che Berlusconi sia stato accompagnato nel suo viaggio solo da Valentino Valentini, un intermediario ufficioso che serve da interprete, ha condotto la classe politica italiana a domandarsi apertamente se il premier stia andando in Russia soprattutto perchè l'attenzione alla sua vita privata da parte dei fotografi italiani e stranieri ha reso troppo rischiose le feste in Italia», dice il documento.
RICHIESTO L'APPOGGIO DI BUSH - El Pais, scrive anche che i documenti mostrano come nell’ottobre 2005 «il primo ministro italiano chiese specificamente all’ambasciatore Usa a Roma Ronald Spogli una riunione con Bush a Washington e di poter parlare davanti alla camere Usa riunite per migliorare le sua posizione in vista delle elezioni di aprile 2006».
FRATTINI - Sulle «relazioni pericolose» tra Italia e Russia da segnalare l'intervento del ministro degli Esteri Franco Frattini: «Se Italia e Russia lavorano unite, abbiamo un potenziale enorme che molti ci invidiano. Dobbiamo smettere di guardare con sospetto alle relazioni bilaterali di grandi Paesi come l'Italia con la Federazione russa».Frattini, che non ha mai citato le rivelazioni di Wikileaks, è intervenuto oggi a Soci al foro di dialogo italo-russo. «La collaborazione italo-russa è invece un paradigma vincente, un modello da imitare che vogliamo mettere al servizio della comunità internazionale», ha aggiunto.
PRODI: «SOFFRO IN SILENZIO» - «Lasciatemi soffrire in silenzio». Così ha risposto Romano Prodi al direttore dell'Unità, Concita De Gregorio, che gli chiedeva quale fosse lo stato dell'immagine italiana all'estero dopo le ultime rivelazioni di Wikileaks.
Fonte
IDENTITA' SVELATE - Fino al pomeriggio di oggi il documento del Guardian non conteneva i nomi delle due fonti italiane che avevano manifestato queste preoccupazioni su Berlusconi. L'identità dei due personaggi «vicini al primo ministro» era ancora criptata (degli omissis al posto dei nomi), anche se il quotidiano spagnolo El Pais, in possesso degli stessi documenti, sosteneva si trattasse del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta e del senatore del Pdl Giampiero Cantoni. Entrambi hanno smentito di aver mai fatto dichiarazioni del genere («Ho sempre detto che il premier è in forma»ha precisato Letta). Ma poco dopo le 17 i nomi sono stati decrpitati sulla pagina del documento pubblicata dal Guardian. E si è avuta la conferma che l'ambasciata Usa di Roma riferiva di aver avuto quelle valutazioni in colloqui proprio con Letta e Cantoni.
«FISICAMENTE E POLITICAMENTE DEBOLE» - Nel «summary» della versione integrale del documento americano dell'ottobre 2009, i si legge che «una crescente serie di scandali, decisioni sfavorevoli della magistratura e problemi di salute hanno indebolito il premier italiano e spingono gli ex alleati a scommettere sulla sua longevità politica. In un ambiente politico in via di peggioramento, il continuo parlare di cospirazioni spesso impedisce un reale dibattito politico e distrae il governo Berlusconi dal perseguire, o perfino sviluppare, un'agenda politica coerente». Ma le frasi che già all'inizio del report colpiscono di più sono quelle relative allo stato di salute di Berlusconi. «E' fisicamente e politicamente debole» dice Letta il 23 ottobre a Thorne «descrivendo - continua il report - Berlusconi, normalmente iperattivo, come "senza energie"».
I MALORI E LA MOGLIE VERONICA - E ancora, di seguito: «L'amico di lunga data, presidente della Commissione Difesa del Senato, Giampiero Cantoni, il 22 ottobre aveva detto a un addetto politico dell'ambasciata che "siamo tutti preoccupati per la sua salute" notando che Berlusconi è svenuto tre volte in pubblico in tempi recenti e che i suoi test medici sono risultati "un completo disastro. Cantoni ha detto che le frequenti nottate di Berlusconi e la tendenza per feste scatenate non gli concedono riposo a sufficienza». Nel paragrafo 4 è scritto poi che «Cantoni ha confermato che Berlusconi è dominato da preoccupazioni private. Ha osservato che Berlusconi si è sentito allienato dalla sua famiglia da quando sua moglie Veronica Lario ha provocato un gran clamore pubblico pubblicando una lettera aperta la scorsa primavera chiedendo il divorzio e accusando il premier settantaquattrenne di farsela con minorenni».
NAPOLITANO E I COMPLOTTI - Un elemento per valutare la debolezza di Berlusconi sembra essere anche il clima di scontro istituzionale e il ricorrente timore di complotti da parte del premier. «Berlusconi ha accusato il presidente della Repubblica di lavorare contro di lui e ha reagito in modo emotivo contro il sistema giudiziario in generale». Sono queste, parole riportate come riferite da Gianni Letta all'ambasciatore David Thorne. Lo «scoppio d'ira» di Silvio Berlusconi ha portato a relazioni «gelide» con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e «questo episodio lo fa apparire debole». Il periodo è quello in cui la Corte Costituzionale aveva rigettato il Lodo Alfano. «Vari contatti - scrive ancora Thorne - ci descrivono un ambiente politico dominato dalle teorie del complotto».
BREVE ASSOPIMENTO - La nota riporta, parlando della stanchezza del presidente del Consiglio italiano, che durante la prima vista di cortesia del nuovo ambasciatore americano a Roma David Thorne, Berlusconi «si è assopito» per un attimo ed è sembrato «stanco e distratto» a un evento che ha avuto luogo il 19 ottobre al quale era presente lo stesso ambasciatore.
NOEMI E I SERVIZI SEGRETI - Quanto ai timori dei complotti, ci sono anche per le questioni personali del premier. «Berlusconi crede che i servizi segreti italiani lo abbiano deliberatamente intrappolato nell'affare Noemi Letizia», avrebbe riferito Cantoni nella sua conversazione. Anche in relazione al caso Marrazzo (il presidente della regione Lazio ricattato per i suoi rapporti con un trans) Berlusconi era convinto di non potersi più fidare dell'intelligence italiana. In un'altra conversazione, Umberto Bossi avrebbe detto all'ambasciatore in persona che «alcuni personaggi facenti capo alla criminalità organizzata hanno probabilmente messo in piedi una trappola per Berlusconi su alcuni scandali sessuali, me che nessuno nega che Berlusconi ha messo volontariamente la testa nel cappio».
LA VISITA A PUTIN - Il documento ricorda anche la vicenda del viaggio di tre giorni in Russia fatto da Berlusconi per celebrare il compleanno di Putine prima del quale il presidente del Consiglio diffuse una nota per specificare che il viaggio «era una faccenda strettamente privata e personale». Queste parole, sottolinea il documento, sono state accolte con incredulità e derisione. Inoltre il fatto che Berlusconi abbia cancellato , il giorno prima della sua partenza per la Russia, la sua partecipazione alla visita di Stato del re Abdullah di Giordania «ha lasciato l'impressione che, scegliendo il divertimento privato, Berlusconi voglia risparmiare le sue declinanti energie per una festa esplosiva nella dacia privata di Putin». «Il fatto che Berlusconi sia stato accompagnato nel suo viaggio solo da Valentino Valentini, un intermediario ufficioso che serve da interprete, ha condotto la classe politica italiana a domandarsi apertamente se il premier stia andando in Russia soprattutto perchè l'attenzione alla sua vita privata da parte dei fotografi italiani e stranieri ha reso troppo rischiose le feste in Italia», dice il documento.
RICHIESTO L'APPOGGIO DI BUSH - El Pais, scrive anche che i documenti mostrano come nell’ottobre 2005 «il primo ministro italiano chiese specificamente all’ambasciatore Usa a Roma Ronald Spogli una riunione con Bush a Washington e di poter parlare davanti alla camere Usa riunite per migliorare le sua posizione in vista delle elezioni di aprile 2006».
FRATTINI - Sulle «relazioni pericolose» tra Italia e Russia da segnalare l'intervento del ministro degli Esteri Franco Frattini: «Se Italia e Russia lavorano unite, abbiamo un potenziale enorme che molti ci invidiano. Dobbiamo smettere di guardare con sospetto alle relazioni bilaterali di grandi Paesi come l'Italia con la Federazione russa».Frattini, che non ha mai citato le rivelazioni di Wikileaks, è intervenuto oggi a Soci al foro di dialogo italo-russo. «La collaborazione italo-russa è invece un paradigma vincente, un modello da imitare che vogliamo mettere al servizio della comunità internazionale», ha aggiunto.
PRODI: «SOFFRO IN SILENZIO» - «Lasciatemi soffrire in silenzio». Così ha risposto Romano Prodi al direttore dell'Unità, Concita De Gregorio, che gli chiedeva quale fosse lo stato dell'immagine italiana all'estero dopo le ultime rivelazioni di Wikileaks.
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Asi se excitan los jinn con la violencia en Irak
Oigan las tonalidades de un ser humano poseido por un jinn que disfruta de la violencia. SIN PALABRAS!
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Da WikiLeaks i file segreti sulla guerra in Iraq
Bastardi assassini! Finalmente smascherati da Wikileaks. Il video mostra i soldati americani in Iraq che sparano su civili senza motivo! E magari loro rimarranno impuniti! Mentre Assange è diventato il ricercato n.1 dall'Interpol, come Bin Laden! Frattini dichiara: "Spero lo prendano presto". Ma non una parola sui contenuti, per lui conta solo la forma, non prende nessuna posizione sulle atrocità della guerra in Iraq, non si preoccupa di chi veramente dovrebbe essere incriminato. La domanda ora è: si tratta di comportamenti deviati di alcuni elementi nelle file dell'esercito americano o sono espressi ordini ricevuti dall'alto?
Video con audio in inglese. Transcripción y traduccion al español de antoniofidel41
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WikiLeaks
mercoledì 1 dicembre 2010
IRAN: IMPICCATA L'AMANTE DI UN CALCIATORE
DOPO 8 ANNI DI CARCERE E' STATA IMPICCATA OGGI L'IRANIANA SHAHLA JAHED.
AL DI LA' DELLE RAGIONI O MENO DELLA SENTENZA, RIMANE LO SDEGNO PER L'ENNESIMA ESECUZIONE CAPITALE.
COME E' POSSIBILE CHE NEL TERZO MILLENIO QUESTA PRATICA BARBARA SIA ANCORA IN VIGORE IN MOLTI PAESI?
L'IRAN CHE CRITICA TANTO ISRAELE, POI USA LA STESSA LEGGE DELL'OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE.
RIPETO, AL DI LA' CHE FOSSE COLPEVOLE O NO DI OMICIDIO, COSA SU CUI FRA L'ALTRO PERMANGONO MOLTI DUBBI, QUALE ESSERE UMANO PUO' ERGERSI A GIUDICE SUPREMO DELLA VITA O DELLA MORTE DI UN ALTRO ESSERE UMANO? LA VITA NON VIENE DALL'UOMO E L'UOMO NON PUO' TOGLIERLA DELIBERATAMENTE SE NON COMMETTENDO A SUA VOLTA LO STESSO CRIMINE.
Il video del processo:
1 dicembre 2010 - Dopo circa otto anni, Shahla Jahed è stata impiccata stamani alle 5 nel carcere di Evin». Una breve nota del legale, l'avvocato Abdolsamad Khoramshahi, chiude la dolorosa vicenda di Shahla Jahed, l'iraniana riconosciuta colpevole di avere ucciso a coltellate la moglie del suo amante, ex calciatore della nazionale. Lo scorso febbraio, la condanna a morte di Jahed era stata annullata ed era stato ordinato un nuovo processo. La Jahed aveva prima confessato e poi negato di avere ucciso, nel 2003, la sua rivale, Laleh Saharkhizan. Questa era la moglie di Nasser Mohammad-Khani, membro della nazionale alla fine degli anni '80 e poi allenatore del Persepolis, che è, con l'Esteqlal, la squadra iraniana più popolare. Amnesty International ancora martedì aveva scongiurato le autorità iraniane a sospendere l'esecuzione: «Ci sono buone ragioni per credere che potrebbe essere stata condannata a torto.
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AL DI LA' DELLE RAGIONI O MENO DELLA SENTENZA, RIMANE LO SDEGNO PER L'ENNESIMA ESECUZIONE CAPITALE.
COME E' POSSIBILE CHE NEL TERZO MILLENIO QUESTA PRATICA BARBARA SIA ANCORA IN VIGORE IN MOLTI PAESI?
L'IRAN CHE CRITICA TANTO ISRAELE, POI USA LA STESSA LEGGE DELL'OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE.
RIPETO, AL DI LA' CHE FOSSE COLPEVOLE O NO DI OMICIDIO, COSA SU CUI FRA L'ALTRO PERMANGONO MOLTI DUBBI, QUALE ESSERE UMANO PUO' ERGERSI A GIUDICE SUPREMO DELLA VITA O DELLA MORTE DI UN ALTRO ESSERE UMANO? LA VITA NON VIENE DALL'UOMO E L'UOMO NON PUO' TOGLIERLA DELIBERATAMENTE SE NON COMMETTENDO A SUA VOLTA LO STESSO CRIMINE.
Il video del processo:
1 dicembre 2010 - Dopo circa otto anni, Shahla Jahed è stata impiccata stamani alle 5 nel carcere di Evin». Una breve nota del legale, l'avvocato Abdolsamad Khoramshahi, chiude la dolorosa vicenda di Shahla Jahed, l'iraniana riconosciuta colpevole di avere ucciso a coltellate la moglie del suo amante, ex calciatore della nazionale. Lo scorso febbraio, la condanna a morte di Jahed era stata annullata ed era stato ordinato un nuovo processo. La Jahed aveva prima confessato e poi negato di avere ucciso, nel 2003, la sua rivale, Laleh Saharkhizan. Questa era la moglie di Nasser Mohammad-Khani, membro della nazionale alla fine degli anni '80 e poi allenatore del Persepolis, che è, con l'Esteqlal, la squadra iraniana più popolare. Amnesty International ancora martedì aveva scongiurato le autorità iraniane a sospendere l'esecuzione: «Ci sono buone ragioni per credere che potrebbe essere stata condannata a torto.
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Università, ancora proteste in tutta Italia
Gelmini: "Senza ddl stop a concorsi e fondi"
Dopo l'approvazione alla Camera della Riforma ddl sulla riforma universitaria nuove occupazioni e cortei. Sacconi: "Ormai la riforma è fatta"
ROMA - Se il ddl non dovesse ricevere il via libera definitivo al Senato o non essere calendarizzato, potrebbero verificarsi "pensanti conseguenze per il sistema universitario". Sembra un avvertimento quello lanciato dal ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, il giorno dopo l'approvazione alla Camera del disegno di legge sulla riforma dell'Università. "La riforma dell'università ormai è fatta", rassicura il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che si dice convinto che la parte difficile dell'iter della riforma sia superata e che l'attuazione definitiva sia vicinissima. E questo nonostante la mobilitazione, che ieri ha visto coinvolte migliaia di studenti, gli scontri e le proteste che, per il ministro, hanno avuto come protagonisti solo "una minoranza di studenti".
Una "minoranza" che non si è ancora arresa e che, anche oggi, ha continuato a far sentire, seppure in forme e misura più lievi, il proprio dissenso per una riforma che ritiene sbagliata e nociva per il mondo dell'università. Ancora tante le scuole occupate dal Nord al Sud del Paese, cortei e proteste hanno bloccato alcune stazioni e non sono mancati neanche scontri. "Continueremo la protesta fino al 14 dicembre" (data in cui alla Camera sarà votata la mozione di sfiducia al governo, ndr) dicono gli studenti: "La maggioranza e il governo hanno deciso di non cogliere i segnali che venivano dalle università, portando il testo al voto con un atto di arroganza, nonostante il parere negativo della commissione Bilancio. Se il ministro Gelmini pensa di fermare la protesta degli studenti, avremo il piacere di smentirla - hanno detto Federico Nastasi, coordinatore nazionale della Rete Universitaria Nazionale (RUN), e Marco Grandinetti, portavoce della Federazione degli Studenti (FDS)-. La maggioranza degli studenti, anche quelli con la media del 30, continueranno a manifestare, fino al voto del ddl al Senato". E, intanto, il ministro annuncia che il ddl sarà approvato entro il 13 dicembre.
Gelmini: "Se non passa, pesanti conseguenze". Ci sarebbero gravi danni al sistema universitario se il ddl non ottenesse il via libera definitivo. L'avvertimento arriva dal ministro Gelmini che, in una nota, specifica che in particolare, non ci potrebbe essere alcun concorso per ordinari e associati: "il fondo per assumere 1.500 professori l'anno tra il 2011 e il 2013 sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti già in larga parte avvenuto nel 2009-2010. La legge del 2005 ha abrogato le vecchie regole concorsuali ma non ne sono mai stati varati i decreti attuativi. Quindi al momento non si possono bandire concorsi né da associato né da ordinario, mancando una normativa in materia". Inoltre non ci sarebbe alcun concorso da ricercatore: "le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1 gennaio quindi, se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore". Infine si verificherebbe il blocco delle risorse per reintegrare scatti: "Il ddl prevede un fondo premiale per il 2011-2013 che serve a reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto". Di tutt'altro avviso il capogruppo al Senato del Pd, Anna Finocchiaro: "Se pensano, infrangendo il regolamento del Senato, di mettere in calendario a Palazzo Madama la riforma universitaria prima del voto di fiducia del 14, noi facciamo saltare ogni accordo sul ddl stabilità", ha dichiarato.
Continua la protesta
Non si placa la protesta di studenti e ricercatori che, anche oggi, hanno dato vita a manifestazioni contro il ddl. A Roma, dove ieri c'è stata la protesta più consistente, con scontri e tafferugli intorno a piazza Montecitorio, blindata per l'occasione, è stato occupato il rettorato di Tor Vergata e il Dipartimento del Dams di Roma 3. A Milano nella notte è stata occupata l'Accademia delle Belle Arti di Brera da parte di una quindicina di giovani, mentre proseguono le occupazioni di scuole 'simbolò della protesta come il liceo classico Manzoni, lo scientifico Severi, l'Hajek e il Pascal. E anche al liceo Parini gli studenti in autogestione hanno oggi proclamato occupazione dell'istituto. Sul piede di guerra anche gli studenti universitari: in Statale prosegue l'occupazione della sede distaccata di Lettere e Filosofia così come quella nella facoltà di Scienze Politiche. E il Comune ha diffuso una prima stima dei danni legati alla protesta di ieri: circa 3 chilometri di strade imbrattate per 80 mila euro. Blitz nella sede del Comune degli studenti di Bologna, che hanno srotolato grandi striscioni. E domani la protesta si sposta al Motor Show. Minacciano di proseguire con l'occupazione fino al 14 dicembre gli studenti di Palermo: gli studenti di Lettere, Scienze, Scienze politiche e il plesso di Giurisprudenza e Biologia di via Maqueda, continuano l'occupazione, mentre sono in stato di agitazione Ingegneria e Medicina. Anche il coordinamento degli istituti superiori occupati, finora circa 40, ha deciso di continuare la protesta fino a venerdì, quando le assemblee degli istituti saranno chiamate a decidere cosa fare. Lancio di uova contro la polizia e una troupe dell'emittente televisiva Telesud da parte di un gruppo di studenti che protestava davanti la Prefettura a Trapani. A Catania occupata l'aula magna del dipartimento di Scienze. Un'assemblea tutte le sere e un appello all'attore Paolo Rossi affinché sostenga la causa degli studenti sono le iniziative portate avanti dai ragazzi di Cagliari, mentre a Napoli un centinaio di studenti universitari ha occupato la stazione centrale, creando intralci alla circolazione dei treni. Resta occupato fino a data da destinarsi Palazzo Nuovo a Torino. A Viterbo, poi, i ragazzi si sono sdraiati sul selciato di piazza del Plebiscito, davanti ai palazzi della Prefettura e del Comune, e hanno osservato un minuto di silenzio "in memoria della cultura e della ricerca".
Prossimo appuntamento il 9 dicembre. Le manifestazioni degli studenti medi e universitari riprenderanno il 9 dicembre in occasione di una giornata di mobilitazione indetta in molte città italiane dal movimento Uniti contro la crisi, nato dopo la manifestazione nazionale della Fiom a Roma.
Fonte
Dopo l'approvazione alla Camera della Riforma ddl sulla riforma universitaria nuove occupazioni e cortei. Sacconi: "Ormai la riforma è fatta"
ROMA - Se il ddl non dovesse ricevere il via libera definitivo al Senato o non essere calendarizzato, potrebbero verificarsi "pensanti conseguenze per il sistema universitario". Sembra un avvertimento quello lanciato dal ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, il giorno dopo l'approvazione alla Camera del disegno di legge sulla riforma dell'Università. "La riforma dell'università ormai è fatta", rassicura il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che si dice convinto che la parte difficile dell'iter della riforma sia superata e che l'attuazione definitiva sia vicinissima. E questo nonostante la mobilitazione, che ieri ha visto coinvolte migliaia di studenti, gli scontri e le proteste che, per il ministro, hanno avuto come protagonisti solo "una minoranza di studenti".
Una "minoranza" che non si è ancora arresa e che, anche oggi, ha continuato a far sentire, seppure in forme e misura più lievi, il proprio dissenso per una riforma che ritiene sbagliata e nociva per il mondo dell'università. Ancora tante le scuole occupate dal Nord al Sud del Paese, cortei e proteste hanno bloccato alcune stazioni e non sono mancati neanche scontri. "Continueremo la protesta fino al 14 dicembre" (data in cui alla Camera sarà votata la mozione di sfiducia al governo, ndr) dicono gli studenti: "La maggioranza e il governo hanno deciso di non cogliere i segnali che venivano dalle università, portando il testo al voto con un atto di arroganza, nonostante il parere negativo della commissione Bilancio. Se il ministro Gelmini pensa di fermare la protesta degli studenti, avremo il piacere di smentirla - hanno detto Federico Nastasi, coordinatore nazionale della Rete Universitaria Nazionale (RUN), e Marco Grandinetti, portavoce della Federazione degli Studenti (FDS)-. La maggioranza degli studenti, anche quelli con la media del 30, continueranno a manifestare, fino al voto del ddl al Senato". E, intanto, il ministro annuncia che il ddl sarà approvato entro il 13 dicembre.
Gelmini: "Se non passa, pesanti conseguenze". Ci sarebbero gravi danni al sistema universitario se il ddl non ottenesse il via libera definitivo. L'avvertimento arriva dal ministro Gelmini che, in una nota, specifica che in particolare, non ci potrebbe essere alcun concorso per ordinari e associati: "il fondo per assumere 1.500 professori l'anno tra il 2011 e il 2013 sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti già in larga parte avvenuto nel 2009-2010. La legge del 2005 ha abrogato le vecchie regole concorsuali ma non ne sono mai stati varati i decreti attuativi. Quindi al momento non si possono bandire concorsi né da associato né da ordinario, mancando una normativa in materia". Inoltre non ci sarebbe alcun concorso da ricercatore: "le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1 gennaio quindi, se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore". Infine si verificherebbe il blocco delle risorse per reintegrare scatti: "Il ddl prevede un fondo premiale per il 2011-2013 che serve a reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto". Di tutt'altro avviso il capogruppo al Senato del Pd, Anna Finocchiaro: "Se pensano, infrangendo il regolamento del Senato, di mettere in calendario a Palazzo Madama la riforma universitaria prima del voto di fiducia del 14, noi facciamo saltare ogni accordo sul ddl stabilità", ha dichiarato.
Continua la protesta
Non si placa la protesta di studenti e ricercatori che, anche oggi, hanno dato vita a manifestazioni contro il ddl. A Roma, dove ieri c'è stata la protesta più consistente, con scontri e tafferugli intorno a piazza Montecitorio, blindata per l'occasione, è stato occupato il rettorato di Tor Vergata e il Dipartimento del Dams di Roma 3. A Milano nella notte è stata occupata l'Accademia delle Belle Arti di Brera da parte di una quindicina di giovani, mentre proseguono le occupazioni di scuole 'simbolò della protesta come il liceo classico Manzoni, lo scientifico Severi, l'Hajek e il Pascal. E anche al liceo Parini gli studenti in autogestione hanno oggi proclamato occupazione dell'istituto. Sul piede di guerra anche gli studenti universitari: in Statale prosegue l'occupazione della sede distaccata di Lettere e Filosofia così come quella nella facoltà di Scienze Politiche. E il Comune ha diffuso una prima stima dei danni legati alla protesta di ieri: circa 3 chilometri di strade imbrattate per 80 mila euro. Blitz nella sede del Comune degli studenti di Bologna, che hanno srotolato grandi striscioni. E domani la protesta si sposta al Motor Show. Minacciano di proseguire con l'occupazione fino al 14 dicembre gli studenti di Palermo: gli studenti di Lettere, Scienze, Scienze politiche e il plesso di Giurisprudenza e Biologia di via Maqueda, continuano l'occupazione, mentre sono in stato di agitazione Ingegneria e Medicina. Anche il coordinamento degli istituti superiori occupati, finora circa 40, ha deciso di continuare la protesta fino a venerdì, quando le assemblee degli istituti saranno chiamate a decidere cosa fare. Lancio di uova contro la polizia e una troupe dell'emittente televisiva Telesud da parte di un gruppo di studenti che protestava davanti la Prefettura a Trapani. A Catania occupata l'aula magna del dipartimento di Scienze. Un'assemblea tutte le sere e un appello all'attore Paolo Rossi affinché sostenga la causa degli studenti sono le iniziative portate avanti dai ragazzi di Cagliari, mentre a Napoli un centinaio di studenti universitari ha occupato la stazione centrale, creando intralci alla circolazione dei treni. Resta occupato fino a data da destinarsi Palazzo Nuovo a Torino. A Viterbo, poi, i ragazzi si sono sdraiati sul selciato di piazza del Plebiscito, davanti ai palazzi della Prefettura e del Comune, e hanno osservato un minuto di silenzio "in memoria della cultura e della ricerca".
Prossimo appuntamento il 9 dicembre. Le manifestazioni degli studenti medi e universitari riprenderanno il 9 dicembre in occasione di una giornata di mobilitazione indetta in molte città italiane dal movimento Uniti contro la crisi, nato dopo la manifestazione nazionale della Fiom a Roma.
Fonte
Un ricatto nascosto nell'innocuità apparente di un test
QUEL TEST ANTILIBERTARIO E XENOFOBO CHE PROPRIO NON CI VA GIU'
La differenza tra ricatti e doveri pare che il governo, e in particolare la Lega, non l'abbia ancora capita. Spieghiamogliela: i doveri si contrappongono ai diritti costituendone un naturale bilanciamento. I ricatti sono invece delle costrizioni perchè sono vincolate a doppio binario all'ottenimento di qualcosa a cui si da' maggiore importanza. E' questo il caso dell'ultima sparata dei Ministri Maroni e Gelmini sull'obbligo di superamento del test di italiano per gli stranieri. E così facendo hanno perso l'ennesima occasione per comportarsi da esseri umani di fronte al mondo civile.
La Lega, attraverso la penna e la faccia del Ministro Maroni, questa volta ha trovato un nuovo alleato a sostenere la sua politica strisciatamente razzista: l'ormai famigerato Ministro dell'Istruzione Gelmini. Insieme hanno firmato il decreto che vincola il permesso di soggiorno al superamento di un test di italiano a partire dal 9 dicembre 2010. Il decreto, apparentemente innocuo, in realtà nasconde una nuova strategia per espellere gli stranieri dall'Italia. Infatti, dopo il reato di clandestinità, ora ci penserà il test a sfoltire gli immigrati indesiderati o disubbidienti, ovvero quelli che non intenderanno sottoporsi al test.
Non lasciamoci ingannare, è mascherato bene, ma l'obiettivo non dichiarato è sempre lo stesso: fare pulizia etnica di immigrati, mandarli a casa, via dal nostro paese, perchè proprio gli fanno schifo. E invece non si accorgono che a fare schifo sono proprio loro!
La differenza tra ricatti e doveri pare che il governo, e in particolare la Lega, non l'abbia ancora capita. Spieghiamogliela: i doveri si contrappongono ai diritti costituendone un naturale bilanciamento. I ricatti sono invece delle costrizioni perchè sono vincolate a doppio binario all'ottenimento di qualcosa a cui si da' maggiore importanza. E' questo il caso dell'ultima sparata dei Ministri Maroni e Gelmini sull'obbligo di superamento del test di italiano per gli stranieri. E così facendo hanno perso l'ennesima occasione per comportarsi da esseri umani di fronte al mondo civile.
La Lega, attraverso la penna e la faccia del Ministro Maroni, questa volta ha trovato un nuovo alleato a sostenere la sua politica strisciatamente razzista: l'ormai famigerato Ministro dell'Istruzione Gelmini. Insieme hanno firmato il decreto che vincola il permesso di soggiorno al superamento di un test di italiano a partire dal 9 dicembre 2010. Il decreto, apparentemente innocuo, in realtà nasconde una nuova strategia per espellere gli stranieri dall'Italia. Infatti, dopo il reato di clandestinità, ora ci penserà il test a sfoltire gli immigrati indesiderati o disubbidienti, ovvero quelli che non intenderanno sottoporsi al test.
Non lasciamoci ingannare, è mascherato bene, ma l'obiettivo non dichiarato è sempre lo stesso: fare pulizia etnica di immigrati, mandarli a casa, via dal nostro paese, perchè proprio gli fanno schifo. E invece non si accorgono che a fare schifo sono proprio loro!
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I BRAVI RAGAZZI DI BERLUSCONI
Berlusconi non ha più proprio niente da dire in questo paese. Di fronte alle proteste degli studenti ha banalmente commentato che i bravi ragazzi rimangono a casa a studiare, mentre quelli in piazza appartengono ai centri sociali o sono studenti fuori corso. Ma che mentalità! Come dire, i bravi studenti sono quelli ubbidienti, che non protestano mai, che accettano tutto passivamente. Questi naturalmente sono i migliori cittadini-pecore che il governo si auspica per non avere impedimenti nello svolgimento del potere. Peccato però che la democrazia sia un'altra cosa, democrazia è confronto, dialogo, ascolto, servizio. Se poi quei ragazzi che sono rimasti a studiare tutto il tempo, un giorno, un solo giorno, accorgendosi di essere stati imbrogliati, traditi, privati del futuro, scenderanno in piazza, allora improvvisamente anche loro, per il signor B., non saranno più dei bravi ragazzi. QUESTA E' LA LOGICA BARBARA DELLA GENTAGLIA CHE CI STA GOVERNANDO!
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"La verità non è il bene assoluto, ma ciò che noi, in coscienza, nel corso di una nostra personale ricerca, e a seconda del livello di evoluzione e consapevolezza raggiunti, di volta in volta preferiamo ed eleggiamo come tale".
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