Quando si diventa famosi come la blogger Yoani Sanchez, al di la del come lo si diventi, non bisognerebbe saper sopportare qualche inconveniente, come la perdita parziale della privacy? Se poi si diventa protagonisti di un complotto internazionale ai danni del proprio paese, beh, allora un certo controllo da parte della polizia è il minimo che ci si puo’ aspettare.
Noi cubani, almeno la maggior parte, quando leggiamo o ascoltiamo le parole di Yoani Sanchez, tratteniamo a stento una forte reazione. Lo sdegno e la rabbia inevitabilmente montano, suscitate dal disfattismo insito in quelle parole. Forse proviamo anche un senso di tradimento simile a quello che prova un genitore nei confronti di un figlio irriconoscente. A lei probabilmente associamo anche la colpa dell'insensibilità in relazione alle sofferenze e alle conquiste di un intero popolo, di fronte ad un amor patrio volutamente infangato e calpestato.
Yoani Sanchez, in un recente articolo, critica i controlli che la polizia cubana attuerebbe nei confronti di chi critica apertamente il regime castrista e di tutti coloro che, come lei, si definiscono dissidenti. Tali controlli ricorderebbero da vicino, secondo la blogger cubana, quelli usati dal KGB russo. Mi sembra francamente l'ennesima esagerazione a cui la Sanchez ci ha ormai abituato nei suoi ripetuti attacchi nichilisti e in aperta sfida al regime castrista. Ma cosa pensa di ottenere? A parte il fatto che un dissidente, a quanto mi risulta, è colui che è vittima di una palese e grave violazione dei diritti fondamentali, come la perdita della libertà, la tortura, ecc., e non è il suo caso. Ma poi, da che pulpito vengono queste critiche della Sanchez alla polizia cubana? Da una persona che non ha valori morali e che pensa, erroneamente come del resto tanti che vivono in paesi occidentali cosidetti democratici, che libertà significhi poter fare e dire tutto quello che si vuole senza curarsi delle conseguenze. Forse che in questi paesi le polizie non controllano, non fanno indagini? Ma se è proprio questo il loro lavoro. Allora, in nome della libertà totale, e visto che la polizia cubana (come del resto le polizie di tutto il mondo, ndr), sarebbe, secondo la Sanchez, una specie di "grande fratello", perchè addirittura non abolirla? No, tutto ciò non ha senso, perchè libertà non significa impunità, libertà è innanzitutto rispettare la libertà altrui, o quantomeno non parlare in nome della maggioranza quando si è in minoranza, semplicemente perchè si è foraggiati da gruppi di interesse stranieri, vale a dire quelli della mafia cubano-americana di Miami.
Questo si chiama essere dei mercenari, lo sai o no, cara Yoani? Per me sei solo una pettegola ambiziosa che non puo' nemmeno candidarsi politicamente nel suo paese perchè ha la fedina penale sporca, a causa della sua precedente attività di prostituta, reato che la legge cubana considera molto grave e che punisce finanche col carcere. Ma poi, anche se ti candidassi, prenderesti ben pochi voti nella Cuba di oggi e tu lo sai.
Insomma, ormai dovremmo tutti aver capito che la Sanchez è una donna che punta al denaro facile, non la definirei nenche una giornalista, poichè i giornalisti professionisti sono equilibrati e scrivono notizie su tutto, non solo su argomenti che fanno comodo a loro. Forse nella Russia di Putin si che, come giornalista impegnata contro il regime, l'avrebbero aspettata sotto casa di notte e riempita di botte. Ma non a Cuba. E il governo cubano non dovrebbe nemmeno prendere dei provvedimenti di controllo in difesa del suo interesse nazionale? Io penso che ne abbia tutto il diritto. Yoani non prenda come esempio la Svizzera benestante, dove fra l'altro ultimamente la destra xenofoba imperversa, ma ci sono paesi in America Latina dove succede di molto peggio di quello che immagina, dai golpe militari alle polizie di stato che difendono gli interessi di gruppi privilegiati di potere o che annegano nel sangue ogni forma di protesta popolare. Ma forse è questa la polizia che Yoani vorrebbe per difendere brutalmente la sua libertà e il suo diritto di dissentire a Cuba.
Una ventana abierta sobre Cuba para esponer las mentiras que circulan por el Web sobre este pais. El blog se centra en los estilos de vida del tercio milenio, contiene asuntos políticos y noticias principalmente de Italia, Europa, Cuba y América Latina, en todo caso tratando de exponer los engaños de la globalización y del neoliberalismo selvaje en cualquier parte del mundo se producen estos.
lunedì 29 novembre 2010
domenica 28 novembre 2010
Prostitucion adolecente en Peru
Prostitutas adolecentes en Lima, Peru. Povreza y marginacion social entre las causas de la prostitucion de menores en la capital peruana.
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Peru',
Prostituzione minorile
Immigrati: voto no, test di italiano si. Eccoli i ministri delle libertà
Sigg. Ministri Maroni e Gelmini, spiegatemi perchè siete razzisti? Perchè considerate i non-italiani persone di serie B, con diritti dimezzati? Che forse gli stranieri che lavorano non pagano le tasse? Se è così perseguiteli per quello. Perchè obbligate gli stranieri a fare il test di lingua italiana, per giunta in Prefettura? Molti italiani diranno, autoingannandosi, "si, è giusto, devono conoscere l'italiano se vogliono vivere e lavorare nel nostro paese!". Ma a voi, quando andate in vacanza a Sharm El Sheik, vi si chiede forse di conoscere l'arabo? C'è gente che vive e lavora in Italia da anni, credete veramente che non capiscano ancora l'italiano? Pensate veramente che siano tutti tonti come lo sareste voi se andaste all'estero? Forse che agli stranieri è lasciata la possibilità di scelta se accettare o rifiutare se non vogliono? No, perchè avete vincolato il superamento del test al rilascio del permesso di soggiorno. E vi sembra questa democrazia, vi sembra questo il paese delle libertà che voi tanto propagandate? La verità è che gli stranieri in questo paese hanno diritti dimezzati, basta vedere la strenua contrarietà del Ministro Maroni a concedere il diritto di voto agli immigrati. Un no che il Ministro non saprebbe giustificare in altro modo, e ogni altra motivazione sarebbe menzogna, che con la caduta percentuale di voti del suo partito, la Lega, alle elezioni. Allora perchè obbligate gli stranieri al test di italiano? Semplice. Perchè non potete puntare su una campagna di propaganda al rispetto delle leggi, cosa che fareste rivolgendovi agli italiani, perchè le leggi sono fatte di diritti e doveri e agli stranieri molti diritti sono negati, hanno solo obblighi, neanche li chiamerei doveri. Il primo diritto negato tra tutti è quello di votare. Chi non ha diritto di voto in questo paese non ha voce in capitolo e non puo' rivendicare niente, ribellarsi a niente. E' carne da macello, è il caprio espiatorio di tutti i mali. Mi dica ora, Sig. Ministro, perchè gli immigrati dovrebbero rispettare le leggi italiane quando non permettete loro di decidere, di partecipare alla vita politica italiana? Perchè allora dite si alle moschee? Ah già, perchè portano un sacco di soldi sul territorio. Mi dicano, Sigg. Ministri Maroni e Gelmini, perchè gli immigrati dovrebbero ubbidirvi, come bambini dell'asilo, e recarsi a fare l'esamino di italiano? Che succede se si rifiutano tutti? Li mandate tutti a casa? Allora poi vediamo chi lavora oggi in Italia. Fortuna che il vostro è il partito dell'amore e delle libertà!
Cari Ministri, sviati da cattive compagnie e cattivi consiglieri, presi dal denaro e dal potere, concentrati unicamente sui tecnicismi del vostro mandato ministeriale, forse avete dimenticato il senso profondo della democrazia, le basi del vostro impegno/servizio a favore della collettività, questa è l'impressione che date, quella di qualcuno che ha perso il senso originale del proprio agire. Ma per dei politici questa è una cosa molto grave. La democrazia dovrebbe essere la vostra stella polare, il principio e la fine di tutto il vostro impegno. Perdere di vista il concetto di politica come portavoce di istanze di giustizia sociale, attenzione ai più deboli e alle minoranze, è l'anticamera dell'assolutismo. Possa Dio perdonarvi se ne diverrete complici e responsabili.
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Intervista a Rafael Correa / RaiNews 2/2
Il giornalista Silvestro Montanaro intervista il Presidente dell'Ecuador Rafael Correa (RaiNews del 26-11-2010)
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venerdì 26 novembre 2010
ENTREVISTA A RAFAEL CORREA, PRESIDENTE DE ECUADOR
giovedì 25 novembre 2010
ECUADOR DICHIARA ILLEGALE IL SUO DEBITO ESTERO
Una revisione del debito estero eseguita dal Ecuador con l'aiuto di Alejandro Olmos, mette in evidenza le porcate contenute nei vari contratti fatti al paese da parte dei creditori internazionali.
Una classe politica corrotta e compiacente ha collaborato strettamente per impoverire il paese.
Questa tecnica viene speso usata dai creditori internazionali che trovano l'appoggio di politici corrotti disposti a tradire la loro patria, per espropriare i paesi del terzo mondo.
Grazie a questa revisione il mondo ora è al corrente del sistema usato dalla FED, FMI, E BANCA MONDIALE, BANCO INTERAMERICANO DE DESAROLLO per impoverire i popoli del mondo. Per far si che rimangano poveri e diventino sempre più poveri.
Una classe politica corrotta e compiacente ha collaborato strettamente per impoverire il paese.
Questa tecnica viene speso usata dai creditori internazionali che trovano l'appoggio di politici corrotti disposti a tradire la loro patria, per espropriare i paesi del terzo mondo.
Grazie a questa revisione il mondo ora è al corrente del sistema usato dalla FED, FMI, E BANCA MONDIALE, BANCO INTERAMERICANO DE DESAROLLO per impoverire i popoli del mondo. Per far si che rimangano poveri e diventino sempre più poveri.
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Pisa, gli studenti invadono stazione e aeroporto
25/11/2010 - "SE NON CAMBIERA' BLOCCHEREMO LA CITTA' ", questo uno degli slogan che gli studenti pisani intonano mentre marciano numerosissimi verso la stazione e l'aeroporto della loro città. L'esasperazione verso le politiche di questo governo su scuola e lavoro sta giungendo al limite. E quando i giovani decidono di fare sul serio, di passare all'azione tutti uniti, si sa, non ce n'è per nessuno. Questo governo, che finora non ha ascoltato le grida di dolore della gente, le proteste dei lavoratori, dei napoletani, dei terremotati aquilani, dei disoccupati, dei cassintegrati, si dove dimettere al più presto. O altro che invasione pacifica del Senato, caro Schifani, se non ascoltate le rivendicazioni della base, in questo caso dei giovani, degli studenti che sono il futuro di questo paese, se non vi mettete ad un tavolo a discutere per cambiare le cose che vanno cambiate, insomma se non correte ai ripari, presto saranno veri guai per tutti. O avete già dimenticato la forza inarginabile che può avere una protesta studentesca come quella del '68 o come quella di Piazza Tienanmen in Cina?
mercoledì 24 novembre 2010
IL TRATTATO DI NESARA
IL TRATTATO DI NESARA (National Economic Security and Reformation Act) è una carta votata nel marzo 2000 dal Congresso degli Stati Uniti e trasformata ufficialmente in legge federale dal presidente Bill Clinton il 10 ottobre 2000, tre mesi prima della sua partenza dalla Casa Bianca. Si tratta di un documento di carattere politico dunque, ma di orientamento al tempo stesso economico, sociale, etico, ed anche spirituale, concepito per applicarsi in un primo tempo all'America ed agli americani, poi all'insieme dei popoli della Terra. Questo testo è stato ispirato ai suoi co-redattori dai grandi Maestri Ascesi della Fratellanza della Luce (particolarmente il benamato Saint-Germain), per aiutare l'umanità nella sua transizione verso la nuova era. Suscitò in ogni caso un'ondata di entusiasmo tra tutte le persone che parteciparono alla sua elaborazione dal 1993, avendolo poi sostenuto davanti al Congresso americano all'epoca del voto di marzo 2000. NESARA raccomanda particolarmente: - la cancellazione completa dell'indebitamento dei più poveri conseguente al loro ricorso eccessivo al credito ed alle carte bancarie (perchè l'arricchimento delle banche sulla schiena dei poveri è considerato dagli autori del NESARA come un crimine contro l'umanità ). - l'abolizione dell'imposta sul reddito (che è considerato come un attentato alla libertà di lavorare e di intraprendere). - la creazione di una nuova moneta indicizzata sull'oro, per eliminare le frodi e gli imbrogli generati dalla moneta elettronica. - la costituzione di un sistema giuridico e giudiziario equo verso tutti. - accordare la precedenza assoluta a favore della pace nel mondo rispetto alle divergenze politiche (essendo la guerra legittimata solamente come ricorso estremo e nel solo caso di legittima difesa). - l'obiettivo di restaurazione della salute e della prosperità per l'insieme degli abitanti, includendo la ricerca dei mezzi adatti e gratuiti per aiutare i più disagiati. - il collocamento di nuovi governi che hanno come prima missione di imporre il commercio equo e di organizzare la solidarietà e l'aiuto tra gli uomini e tra i popoli. - l'eliminazione dei gruppi d'elite che manipolano l'umanità e che si presentano al mondo come i rappresentanti del " Nuovo Ordine Mondiale ". - la rivelazione delle nostre origini e della nostra predestinazione divina. - la rivelazione dell'esistenza di relazioni segrete tra certi governi della Terra e certi popoli extraterrestri. - la rivelazione dell'esistenza e della missione dei nostri Fratelli della Luce (Maestri Ascesi) e dei nostri Fratelli dello spazio (cittadini delle Pleiadi, della Lira del Centauro, del Bovaro e di altre costellazioni inviati dall'Amministrazione centrale galattica per essere vicini all'umanità terrestre).
Puoi firmare la petizione "NUOVA ERA, SI AL TRATTATO DI NESARA", creata e scritta da Massimo Conte, su http://www.firmiamo.it/nuovaerasialtrattatodinesara
Informaciones en espanol sobre lo que es Nesara.
Puoi firmare la petizione "NUOVA ERA, SI AL TRATTATO DI NESARA", creata e scritta da Massimo Conte, su http://www.firmiamo.it/nuovaerasialtrattatodinesara
Informaciones en espanol sobre lo que es Nesara.
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Schermaglie di guerra tra le 2 Coree
Ecco come viene riportata la notizia sui media cubani.
Corea del Norte responde a provocación militar surcoreana
Noviembre 23, 2010 - La República Popular Democrática de Corea (RPDC) denunció hoy que Surcorea disparó decenas de obuses hacia aguas jurisdiccionales de la parte Norte, provocación a la cual respondió, reporta Prensa Latina.
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martedì 23 novembre 2010
ESCOZUL, la medicina dello scorpione
Massimo parla del suo viaggio a Cuba per ritirare la medicina dello scorpione azzurro.
Da questo tipo di scorpione, che si trova solo nell'isola caraibica, i medici cubani hanno tratto una cura contro il cancro, l'escozul, che viene distribuito gratuitamente presso la Labiofarm dell'Havana a tutti i familiari di malati che lo richiedono, previa visione della cartella clinica.
Da questo tipo di scorpione, che si trova solo nell'isola caraibica, i medici cubani hanno tratto una cura contro il cancro, l'escozul, che viene distribuito gratuitamente presso la Labiofarm dell'Havana a tutti i familiari di malati che lo richiedono, previa visione della cartella clinica.
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Sanità pubblica cubana
Più faccia a faccia tra politici in TV!
ALLA PROSSIMA CAMPAGNA ELETTORALE VORREI VEDERE FINALMENTE DEI BEI CONFRONTI TELEVISIVI A DUE TRA POLITICI, DEI FACCIA A FACCIA ALL'AMERICANA, RIGOROSI NELLE REGOLE MA ANCHE DIVERTENTI, DOVE GLI ESPONENTI DEI VARI PARTITI RISPONDONO ALLE STESSE DOMANDE AVENDO LO STESSO TEMPO A DISPOSIZIONE.
ADESSO CHE ABBIAMO IL BIPOLARISMO (ANCHE SE IMPERFETTO) IN BUONA PARTE COPIATO DAGLI STATI UNITI, E CHE QUINDI POTREMMO VEDERE IN TV DEI BEI FACCIA A FACCIA ALL'AMERICANA, DOVE I POLITICI DEI VARI SCHIERAMENTI, SOPRATTUTTO DEI 2 PIU' IMPORTANTI, RISPONDONO ALLE STESSE DOMANDE CON LO STESSO TEMPO A DISPOSIZIONE...INVECE NO, MAI CHE SI VEDANO DUELLI TV DEGNI DI QUESTO NOME, DOVE I POLITICI PARLANO UNO ALLA VOLTA, DOVE DICONO CHIARAMENTE COME LA PENSANO SUI VARI TEMI E COSA INTENDONO FARE CONCRETAMENTE. COSI' GLI ELETTORI POSSANO FARSI UNA IDEA CHIARA E PRECISA E VOTARE IN MODO CONSAPEVOLE. INVECE NO, PARE CHE I NOSTRI POLITICI ABBIANO PAURA DELLA CHIAREZZA PERCHE', GUARDA CASO, DOVRANNO POI RISPONDERE DI QUELLO CHE DICHIARANO DI FRONTE A MILIONI DI PERSONE...L'IDEALE SAREBBE UN BOTTA E RISPOSTA COME QUELLI DELLE "IENE", MA NON OSO CHIEDERE TANTO. MA CERTAMENTE LE RISPOSTE DEVONO RIMANERE NELLO STRETTO AMBITO DELLA DOMANDA, SENZA TROPPI GIRI, E CON TEMPI ABBASTANZA CORTI POICHE' LA SINTESI FAVORISCE LA COMPRENSIONE DEL PUBBLICO. INOLTRE BISOGNEREBBE ISTITUIRE IL "FALLIMENTO POLITICO", COSA CHE GIA' ESISTE IN GERMANIA. VALE A DIRE, SE UN POLITICO AL TERMINE DEL SUO MANDATO, NON E' STATO IN GRADO DI MANTENERE LE PROMESSE CHE HA FATTO AGLI ELETTORI, NON PUO' PIU' RIPRESENTARSI IN FUTURO. E COSI' SFOLTIAMO UN PO' DI CRICCA...ANCHE SE HO PAURA CHE ALLA FINE NE RIMARRANNO BEN POCHI !
ADESSO CHE ABBIAMO IL BIPOLARISMO (ANCHE SE IMPERFETTO) IN BUONA PARTE COPIATO DAGLI STATI UNITI, E CHE QUINDI POTREMMO VEDERE IN TV DEI BEI FACCIA A FACCIA ALL'AMERICANA, DOVE I POLITICI DEI VARI SCHIERAMENTI, SOPRATTUTTO DEI 2 PIU' IMPORTANTI, RISPONDONO ALLE STESSE DOMANDE CON LO STESSO TEMPO A DISPOSIZIONE...INVECE NO, MAI CHE SI VEDANO DUELLI TV DEGNI DI QUESTO NOME, DOVE I POLITICI PARLANO UNO ALLA VOLTA, DOVE DICONO CHIARAMENTE COME LA PENSANO SUI VARI TEMI E COSA INTENDONO FARE CONCRETAMENTE. COSI' GLI ELETTORI POSSANO FARSI UNA IDEA CHIARA E PRECISA E VOTARE IN MODO CONSAPEVOLE. INVECE NO, PARE CHE I NOSTRI POLITICI ABBIANO PAURA DELLA CHIAREZZA PERCHE', GUARDA CASO, DOVRANNO POI RISPONDERE DI QUELLO CHE DICHIARANO DI FRONTE A MILIONI DI PERSONE...L'IDEALE SAREBBE UN BOTTA E RISPOSTA COME QUELLI DELLE "IENE", MA NON OSO CHIEDERE TANTO. MA CERTAMENTE LE RISPOSTE DEVONO RIMANERE NELLO STRETTO AMBITO DELLA DOMANDA, SENZA TROPPI GIRI, E CON TEMPI ABBASTANZA CORTI POICHE' LA SINTESI FAVORISCE LA COMPRENSIONE DEL PUBBLICO. INOLTRE BISOGNEREBBE ISTITUIRE IL "FALLIMENTO POLITICO", COSA CHE GIA' ESISTE IN GERMANIA. VALE A DIRE, SE UN POLITICO AL TERMINE DEL SUO MANDATO, NON E' STATO IN GRADO DI MANTENERE LE PROMESSE CHE HA FATTO AGLI ELETTORI, NON PUO' PIU' RIPRESENTARSI IN FUTURO. E COSI' SFOLTIAMO UN PO' DI CRICCA...ANCHE SE HO PAURA CHE ALLA FINE NE RIMARRANNO BEN POCHI !
lunedì 22 novembre 2010
Medici cubani ad Haiti: la solidarietà taciuta
22 gennaio 2010 - I media hanno nascosto deliberatamente la solidarietà medica cubana ad Haiti, cruciale nelle prime 72 ore dopo il terremoto. Ci sono voci dagli Stati Uniti che stimolano la cooperazione Cuba-USA per aiutare Haiti.
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Haiti
Per sconfiggere Fidel, gli resta solo la realtà virtuale
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domenica 21 novembre 2010
A chi fanno capo i servizi segreti italiani?
DOMANDA : E da chi è attualmente gestito questo Ministero? RISPOSTA : Da Maroni . . . esponente della Lega! Devo andare avanti? No! Abbiamo tutti capito!
Breve storia dei servizi segreti italiani Non esistono i servizi segreti deviati, ma le deviazioni dei servizi segreti
I servizi segreti dell’Italia democratica nascono ufficialmente il 1 settembre 1949, sulle ceneri - ma mantenendo in pieno uomini e strutture - del vecchio SIM, il servizio d’informazione militare, nato durante il regime fascista: il suo nome è SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate).
Già nella costituzione del SIFAR c’è qualcosa di anomalo: nessun dibattito parlamentare, ma solo una circolare interna, firmata dall’allora ministro della Difesa Randolfo Pacciardi, repubblicano.I servizi segreti dell’Italia democratica nascono ufficialmente il 1 settembre 1949, sulle ceneri - ma mantenendo in pieno uomini e strutture - del vecchio SIM, il servizio d’informazione militare, nato durante il regime fascista: il suo nome è SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate).
Dalla nascita della Repubblica, l’Italia ha atteso più di tre anni, quindi, per dar vita all’organismo che dovrebbe tutelarne la sicurezza, il tempo necessario a "scaricare" le sinistre dal governo e ad aderire al Patto Atlantico.
Il primo direttore del SIFAR è il generale di brigata Giovanni Carlo Del Re che opera sotto l’esplicita supervisione dall’emissario della CIA in Italia, Carmel Offie.
In carica per tre anni, Del Re viene sostituito nel 1951 dal gen. Umberto Broccoli – l’uomo che – almeno sulla carta - darà l’avvio a Gladio, sostituito, neppure un anno e mezzo dopo, dal gen. Ettore Musco.
Anche Musco, che nel 1947 aveva formato l’AIL (Armata Italiana per la Libertà) - una formazione diretta da militari, sostenuta economicamente e militarmente dai servizi segreti americani, incaricata di vigilare su un’eventuale insurrezione comunista – fu uomo di stretta osservanza CIA e proprio sotto il controllo americano portò a termine l’acquisto dei terreni di Capo Marrargiu, in Sardegna, dove sarebbe sorta la base di Gladio.
GLI ANNI DI DE LORENZO
Ma è con l’avvento ai vertici del Sifar del gen. Giovanni De Lorenzo che i servizi segreti italiani si trasformano e cominciano a giocare un ruolo preponderante sulla scena politica italiana. La nomina di De Lorenzo non è casuale: a caldeggiarla, con insistenza, è l’ambasciatrice degli USA Claire Booth Luce, ma il generale è uomo molto gradito anche alle sinistre che per anni equivocheranno sui suoi meriti resistenziali.
De Lorenzo assume le redini del SIFAR nel gennaio del 1956. Resterà in carica fino all'ottobre del 1962: quasi sette anni filati, fatto mai accaduto, neppure in seguito, nella storia dei servizi segreti italiani. E’ sotto la gestione De Lorenzo che l’Italia sottoscriverà il piano, redatto dalla CIA, denominato "Demagnetize" il cui assunto è:
«La limitazione del potere dei comunisti in Italia e in Francia è un obiettivo prioritario: esso deve essere raggiunto con qualsiasi mezzo».
Gli anni di De Lorenzo al SIFAR sono gli anni delle schedature di massa degli italiani: verranno raccolti oltre 157 mila fascicoli, molti dei quali abusivi e falsi, in gran parte del tutto superflui per la sicurezza, ma utili strumenti di pressione e di ricatto.
Nominato sul finire del 1962 comandante generale dell’Arma dei carabinieri e quindi costretto a lasciare la guida del servizio segreto, De Lorenzo riuscì comunque a mantenere il controllo del SIFAR, facendo in modo che al suo posto venisse nominato un suo fedelissimo, Egidio Viggiani e che i posti chiave del servizio stesso fossero occupati da suoi uomini di fiducia: Giovanni Allavena - responsabile, contemporaneamente, dell’ufficio D (informazioni) e del CCS (controspionaggio) ed in seguito egli stesso ai vertici del SIFAR– e Luigi Tagliamonte che assumerà il doppio (e incompatibile) incarico di responsabile dell’amministrazione del SIFAR e capo dell’ufficio programmazione e bilancio dell’Arma.
E’ con De Lorenzo ai vertici dei carabinieri che si acuisce la tensione in Alto Adige, una regione attraversata all’epoca da una forte vena irredentista filo-austriaca e, nel luglio del 1964, si ode il famoso "rumor di sciabole" di cui parlò l’allora segretario socialista Pietro Nenni, allorché la formazione del secondo governo di centro-sinistra, guidato da Aldo Moro, si realizzò sotto la minaccia, più o meno velata, di un colpo di stato: il Piano Solo.
NASCE IL SID
Anche se lo scandalo delle schedature del Sifar e del Piano Solo verranno alla luce solo tre anni dopo, nel 1967, grazie ad una campagna di stampa del settimanale L’Espresso, condotta dai giornalisti Lino Jannuzzi ed Eugenio Scalfari, già nel 1965 il SIFAR viene sciolto.
E’ uno scioglimento solo di facciata, l’ennesimo: con un decreto del Presidente della Repubblica, il 18 novembre 1965, nasce il SID (Servizio Informazioni Difesa) che del vecchio servizio continuerà a mantenere uomini e strutture.
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Dossieraggio,
Finta democrazia
Kenia Serrano Presidenta Nacional del ICAP
Noviembre. 20, 2010 - Intervención de Kenia Serrano, presidenta del ICAP en el mitin de solidaridad con los cinco en Holguín.
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Los cinco,
The cuban five
Dialoga Fidel con estudiantes cubanos
Noviembre 18, 2010 - Fidel Castro en ocasión del Día Internacional del Estudiante y el 5to aniversario de su histórico discurso en el Aula Magna de la Universidad de La Habana, el 17 de noviembre de 2005. En el encuentro con representantes de la Federación Estudiantil de la Enseñanza Media (FEEM) y de la Federación Estudiantil Universitaria (FEU), en el Palacio de Convenciones de La Habana, al líder de la Revolución dialoga con los estudiantes.
Colombia: lluvias han devastado al país a causa de "La Niña"
Noviembre 20, 2010 - La emergencia por las lluvias continúa en Colombia, donde el gobierno pidió ayuda para los damnificados. Por el momento, se han reportado 138 personas muertas en ese país afectado por el fenómeno climatológico la Niña.
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venerdì 19 novembre 2010
INONDAZIONI IN COLOMBIA
"PROPRIO ADESSO LA COLOMBIA STA VIVENDO UN'ONDA DI ALLUVIONI IN MOLTI DEI SUOI DIPARTIMENTI A CAUSA DELLE PIOGGIE QUOTIDIANE. IN TUTTO IL PAESE HANNO DEBORDATO PALUDI, FIUMI,CANALIZZAZIONI. IL MARE E' GONFIO. A CARTAGENA C'E' PAURA PER L'ALLARME GIALLO. LE MONTAGNE DI BOGOTA' E MEDELLIN STANNO SCIVOLANDO E OSTRUISCONO L'AUTOSTRADA. INFINE L'INVERNO E' MOLTO RIGIDO COME MAI LO E' STATO PRIMA. SIAMO PREOCCUPATI".
INUNDACIONES EN COLOMBIA - "AHORA MISMO COLOMBIA VIVE UNAS OLAS DE INUNDACIONES EN MUCHOS DE SUS DEPARTAMENTOS DEBIDO A QUE LLUEVE TODOS LOS DIAS. EN TODO EL PAIS SE HAN DESBORDADO CIENAGAS, RIOS, CAÑOS. EL MAR ESTA EN MAR DE LEVA. CARTAGENA ESTA TEMBLANDO EL CHOCO EN ALERTA AMARILLA. LAS MONTAÑAS DE BOGOTA Y MEDELLIN SE ESTAN DESLIZANDO OBSTRUYENDO LAS CARRETERAS. EN FIN EL INVIERNO ESTA MUY FUERTE COMO NUNCA HABIA ESTADO. NOS TIENE PREOCUPADOS".
(Omaira Esther, Colombia)
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Colombia,
Noticias mundo
Gobierno colombiano decreta estado de calamidad por las fuertes lluvias
En Colombia se declaró este jueves el estado de calamidad pública en 28 de los 32 departamentos del país como consecuencia de las intensas lluvias que caen desde principios de año, las más fuertes de las últimas tres décadas, y que han cobrado la vida de 138 personas.
El presidente colombiano, Juan Manuel Santos, dio instrucciones a su ministro del Interior y Justicia, Germán Vargas Lleras, para que haga los trámites administrativos que permitan hacer esa declaración de calamidad pública.
"Antes de venir para acá, le dije al ministro del Interior que declarara la calamidad pública en 28 de 32 departamentos", manifestó Santos durante su participación en la Asamblea de la Confederación Colombiana de Cámaras de Comercio (Confecámaras), en el municipio de Itagüí (noroeste).
Explicó que esta decisión permitirá al Gobierno recibir ayudas y distribuirla con mayor eficiencia y efectividad.
El mandatario reconoció no haber visto antes a Bogotá como en los últimos tres días, cuando no ha parado de llover, lo que obligó a las autoridades capitalinas a decretar la alerta amarilla.
"Yo nunca había visto a Bogotá como la he visto en estos últimos días, como la vi el día de ayer. Pero no solamente Bogotá, el país entero" está sufriendo por las lluvias.
Confirmó que la temporada de lluvias ha causado ya 1,3 millones de damnificados en Colombia, al advertir que los pronósticos indican que la situación va a empeorar en los próximos días.
El objetivo de la decisión adoptada este jueves por el Gobierno es facilitar y canalizar más recursos hacia los afectados, además de buscar ayudas en el exterior para atender a esas personas.
Por eso convocó a la comunidad internacional y al sector empresarial para que se solidaricen con los damnificados.
El director de socorro nacional de la Cruz Roja Colombiana, Carlos Iván Márquez, señaló hoy que la cifra de personas muertas asciende a 138, la de damnificadas a 1,3 millones, mientras se contabilizan 208 heridos y 22 desaparecidos.
En total, 561 de 1.100 municipios están afectados por inundaciones y deslizamientos, hay 205.000 viviendas afectadas y 1.750 destruidas.
En materia vial, 24 carreteras en todo el país están cerradas por derrumbes y deslizamientos de tierra provocados por los fuertes aguaceros.
Fuente
El presidente colombiano, Juan Manuel Santos, dio instrucciones a su ministro del Interior y Justicia, Germán Vargas Lleras, para que haga los trámites administrativos que permitan hacer esa declaración de calamidad pública.
"Antes de venir para acá, le dije al ministro del Interior que declarara la calamidad pública en 28 de 32 departamentos", manifestó Santos durante su participación en la Asamblea de la Confederación Colombiana de Cámaras de Comercio (Confecámaras), en el municipio de Itagüí (noroeste).
Explicó que esta decisión permitirá al Gobierno recibir ayudas y distribuirla con mayor eficiencia y efectividad.
El mandatario reconoció no haber visto antes a Bogotá como en los últimos tres días, cuando no ha parado de llover, lo que obligó a las autoridades capitalinas a decretar la alerta amarilla.
"Yo nunca había visto a Bogotá como la he visto en estos últimos días, como la vi el día de ayer. Pero no solamente Bogotá, el país entero" está sufriendo por las lluvias.
Confirmó que la temporada de lluvias ha causado ya 1,3 millones de damnificados en Colombia, al advertir que los pronósticos indican que la situación va a empeorar en los próximos días.
El objetivo de la decisión adoptada este jueves por el Gobierno es facilitar y canalizar más recursos hacia los afectados, además de buscar ayudas en el exterior para atender a esas personas.
Por eso convocó a la comunidad internacional y al sector empresarial para que se solidaricen con los damnificados.
El director de socorro nacional de la Cruz Roja Colombiana, Carlos Iván Márquez, señaló hoy que la cifra de personas muertas asciende a 138, la de damnificadas a 1,3 millones, mientras se contabilizan 208 heridos y 22 desaparecidos.
En total, 561 de 1.100 municipios están afectados por inundaciones y deslizamientos, hay 205.000 viviendas afectadas y 1.750 destruidas.
En materia vial, 24 carreteras en todo el país están cerradas por derrumbes y deslizamientos de tierra provocados por los fuertes aguaceros.
Fuente
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Noticias mundo
VIVA L'ITALIA!
QUESTO GOVERNO SI SBRICIOLA, UN GOVERNO CHE CON LA SUA POLITICA HA FATTO FALLIRE IL PAESE...CHE DA ANNI VIVE DI ANNUNCI, CHE NAVIGA A VISTA SENZA MAI MANTENERE GLI IMPEGNI...MA LA COSA PIU' GRAVE E' CHE ANCORA NON VUOLE FARSI DA PARTE!!!...MA CHE COSA DEVE SUCCEDERE ANCORA IN ITALIA, OLTRE LA CRISI ECONOMICA, I TERREMOTI, LE ALLUVIONI, IL PROBLEMA RIFIUTI A NAPOLI, LA MAFIA, LE MONTAGNE DI FANGO CHE SCIVOLANO GIU', LE SOMMOSSE POPOLARI E I CROLLI VARI, PRIMA CHE QUESTO GOVERNO SI DECIDA A GETTARE LA SPUGNA? CHI DOVRA' MORIRE ANCORA? NON SI ASPETTI IL DEFAULT DEL PAESE PER METTERE LE MANI SUL BOTTINO RESIDUO, PER AMMASSARE TUTTE LE RESPONSABILITA' IN UN UNICO CALDERONE E ACCENDERE IL FUOCO COSI' DA RESETTARE DEBITI E CREDITI. E' URGENTE CHE, IN QUESTO CLIMA, CHI HA RASCHIATO IL BARILE, CHI HA AVUTO DI PIU', PER NON DIRE CHI HA RUBATO, RESTITUISCA IL MALTOLTO ALLA COLLETTIVITA' O ALMENO SI FACCIA DA PARTE PER LASCIARE SPAZIO ALLE ENERGIE MIGLIORI E POSITIVE DEL PAESE, CHE CI SONO E SONO SOPRATTUTTO GIOVANI, INTELLIGENTI, BRAVI, UMILI, ONESTI. FACCIAMOLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. PERCHE' O SI CRESCE TUTTI INSIEME O INSIEME SI RITORNA ALLA POVERTA', QUELLA VERA, QUELLA CHE C'ERA NEL SECONDO DOPOGUERRA, QUELLA CHE COINVOLGE TUTTI, QUELLA CHE AUMENTA LE MALATTIE...ESSERE PIU' POVERI OK, MA CON GIUSTIZIA, PER NON CADERE NELLA BARBARIE, NEL DEGRADO CIVILE E CULTURALE. UN TEMPO SI DICEVA "POVERI MA FELICI". CHIEDIAMOLO AI NOSTRI NONNI...OGGI A CIO' DOBBIAMO AGGIUNGERE UN ALTRO CONCETTO CHE E' SEMPRE ESISTITO NEL PASSATO MA CHE E' DIVENTATO IMPRESCINDIBILE NEL MONDO D'OGGI: "AUTOSUFFICENTI MA SOLIDALI"...VIVA L'ITALIA!!!
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L'Italia di Berlusconi
giovedì 18 novembre 2010
Chi combatte il colera ad Haiti
14 novembre 2010 - Medici cubani combattono il colera ad Haiti. Salito a 900 il numero dei morti.
17 novembre 2010 - Medici cubani svolgono un lavoro di promozione contro la diffusione del colera ad Haiti. Con la collaborazione di medici haitiani, i membri della Brigata Medica Cubana ad Haiti, svolgono attività di promozione sanitaria contro il colera nelle scuole, mercati e campi di rifugiati in quel paese.
19 novembre 2010 - Medici cubani e nordamericani lavorano insieme contro il colera as Haiti.
GUARDA I VIDEO
Chi combatte il colera ad Haiti? Non certo i soldati dell'ONU.
17 novembre 2010 - Medici cubani svolgono un lavoro di promozione contro la diffusione del colera ad Haiti. Con la collaborazione di medici haitiani, i membri della Brigata Medica Cubana ad Haiti, svolgono attività di promozione sanitaria contro il colera nelle scuole, mercati e campi di rifugiati in quel paese.
19 novembre 2010 - Medici cubani e nordamericani lavorano insieme contro il colera as Haiti.
GUARDA I VIDEO
Chi combatte il colera ad Haiti? Non certo i soldati dell'ONU.
Cruceros en La Habana
Cada sábado las naves partirán de la capital cubana y tocaran puertos de Cancún, Cozumel, Grand Cayman e Isla Paraíso
12 de noviembre de 2010 - El inicio de la temporada de cruceros en La Habana promete interesantes recorridos a quienes gusten de este tipo de turismo el cual permitirá a las embarcaciones tocar diferentes puertos del Caribe.
La temporada de turismo de cruceros comienza con la llegada al puerto de La Habana de unos 220 pasajeros a bordo de la nave Gemini, perteneciente a la compañía española Happy Cruises.
Lester Felipe Oliva, presidente de la agencia de viajes Cubatur, receptivo de la operación, expresó que el barco partirá de la capital cada sábado y tocará los puertos de Cancún y Cozumel, en México; Grand Cayman, e Isla Paraíso en Punta Francés, Isla de la Juventud.
El circuito, conocido como “Tesoros del Caribe” se ofertará hasta el 30 de abril del año próximo y tendrá una duración de ocho días con facilidades para que los clientes extiendan su estancia en Cuba por siete noches al concluir el viaje.
Oliva subrayó a la Agencia Nacional de Noticias cubana que con esta propuesta se prevé el arribo semanal de unos 800 pasajeros entre los que abordan en la Isla y en Cozumel, lo cual incide positivamente en el desarrollo de la actividad turística de la nación caribeña.
El funcionario refirió obstáculos para las operaciones de cruceros provocados por el bloqueo económico, comercial y financiero impuesto por Estados Unidos, el cual establece multas a las embarcaciones que toquen puertos cubano.
Tales restricciones afectan a las grandes empresas dedicadas a esta rama, por ser en su mayoría procedentes de la nación norteña, y de no existir, más de un millón de turistas de ese país arribarían anualmente a Cuba por vía marítima, según datos de la Asociación de Cruceros del Caribe y la Florida.
A pesar de estas limitaciones, Oliva destacó el interés de compañías europeas en potenciar el auge de la modalidad en la Mayor de las Antillas y anunció que para 2011 se prevén además operaciones regulares de un barco inglés y uno ruso.
Fuente
La nave española Gemini inicia la temporada de cruceros en La Habana. |
12 de noviembre de 2010 - El inicio de la temporada de cruceros en La Habana promete interesantes recorridos a quienes gusten de este tipo de turismo el cual permitirá a las embarcaciones tocar diferentes puertos del Caribe.
La temporada de turismo de cruceros comienza con la llegada al puerto de La Habana de unos 220 pasajeros a bordo de la nave Gemini, perteneciente a la compañía española Happy Cruises.
Lester Felipe Oliva, presidente de la agencia de viajes Cubatur, receptivo de la operación, expresó que el barco partirá de la capital cada sábado y tocará los puertos de Cancún y Cozumel, en México; Grand Cayman, e Isla Paraíso en Punta Francés, Isla de la Juventud.
El circuito, conocido como “Tesoros del Caribe” se ofertará hasta el 30 de abril del año próximo y tendrá una duración de ocho días con facilidades para que los clientes extiendan su estancia en Cuba por siete noches al concluir el viaje.
Oliva subrayó a la Agencia Nacional de Noticias cubana que con esta propuesta se prevé el arribo semanal de unos 800 pasajeros entre los que abordan en la Isla y en Cozumel, lo cual incide positivamente en el desarrollo de la actividad turística de la nación caribeña.
El funcionario refirió obstáculos para las operaciones de cruceros provocados por el bloqueo económico, comercial y financiero impuesto por Estados Unidos, el cual establece multas a las embarcaciones que toquen puertos cubano.
Tales restricciones afectan a las grandes empresas dedicadas a esta rama, por ser en su mayoría procedentes de la nación norteña, y de no existir, más de un millón de turistas de ese país arribarían anualmente a Cuba por vía marítima, según datos de la Asociación de Cruceros del Caribe y la Florida.
A pesar de estas limitaciones, Oliva destacó el interés de compañías europeas en potenciar el auge de la modalidad en la Mayor de las Antillas y anunció que para 2011 se prevén además operaciones regulares de un barco inglés y uno ruso.
Fuente
Razzismo=Fascismo
Un articolo del 20 agosto 2007 che potrebbe benissimo essere stato scritto oggi e che riporto dall'archivio di repubblica.it. Dimostra una volta di più, se ce ne fosse bisogno, di come sia stato trattato criminalmente il fenomeno immigrazione in Italia negli ultimi anni. Il peggio è che i responsabili intolleranti e fascisti di gesti come questo, gesti di ignobile inumanità e razzismo, sono stati fino ad oggi protetti, istigati, appoggiati politicamente dalla Lega. Il peggio è che non sembra che siano passati già 3 anni, basta vedere come è stato gestito il recente episodio del gruppo di immigrati salito sulla gru, con la stessa inumanità. E nulla cambierà finchè non verrà abolita o adeguata la criminogena legge Bossi-Fini.
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CRONACA
Una voce fasulla diceva che solo nella città friulana sarebbero stati "sanati" i clandestini.
In centinaia fanno domanda per la regolarizzazione, pur non avendo i requisiti.
"Andate a Pordenone, c'è la sanatoria"
Ma è una bufala: 100 espulsi, 15 arresti
PORDENONE - Si sono praticamente autodenunciati. Centinaia di clandestini immigrati a Pordenone, soprattutto ghanesi, sudanesi e nigeriani sono andati a presentare domanda di regolarizzazione agli sportelli della posta di Pordenone pure non avendone i requisiti. Lo hanno fatto perché si era sparsa la voce che tutti i clandestini che presentavano domanda a Pordenone, e solo in quella città, sarebbero stati "sanati". Purtroppo però, la voce era fasulla. Niente sanatoria. Niente possibilità di entrare nella legalità. Risultato: seicento clandestini controllati, cento espulsioni e quindici arresti. Tutto per una tragico inganno. Una bufala crudele che ha gettato nella disperazione chi aveva finito per credere a quelle voci.
Ad accorgersi del fenomeno è stata la Prefettura di Pordenone grazie alla crescita inspiegabile del numero di domande di regolarizzazione, sei volte la norma, agli sportelli postali della città friulana. Dopo tutte quelle domande, sono scattati i controlli. E ai controlli sono seguite le espulsioni per gli increduli clandestini.
Il viceprefetto vicario Maria Rosaria Laganà, insieme al procuratore capo Luigi Delpino e il sindaco Sergio Bolzonello, hanno spiegato che si è trattato di un disegno criminale di qualcuno che ha inteso trarre vantaggio economico dalla disperazione dei clandestini. Alcuni immigrati che hanno presentato domanda nella città, per dare retta alla voce, si sono sobbarcati viaggi lunghissimi da Bari e da Lecce. Molti altri quelli provenienti da Milano, Brescia, Verona e Treviso. Tutti quanti sono passati per gli uffici postali, hanno riempito il kit per la richiesta di regolarizzazione senza essere in possesso dei requisiti. Poi la triste sorpresa.
Il numero di domande, secondo quanto reso noto dalle autorità, è adesso tornato alla normalità dopo che, negli ultimi giorni, gli uffici postali di Pordenone sono stati pattugliati costantemente da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Le indagini delle autorità sono ora concentrate quale organizzazione può avere diffuso ad arte la voce della falsa sanatoria fra gli immigrati irregolari.
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CRONACA
Una voce fasulla diceva che solo nella città friulana sarebbero stati "sanati" i clandestini.
In centinaia fanno domanda per la regolarizzazione, pur non avendo i requisiti.
"Andate a Pordenone, c'è la sanatoria"
Ma è una bufala: 100 espulsi, 15 arresti
PORDENONE - Si sono praticamente autodenunciati. Centinaia di clandestini immigrati a Pordenone, soprattutto ghanesi, sudanesi e nigeriani sono andati a presentare domanda di regolarizzazione agli sportelli della posta di Pordenone pure non avendone i requisiti. Lo hanno fatto perché si era sparsa la voce che tutti i clandestini che presentavano domanda a Pordenone, e solo in quella città, sarebbero stati "sanati". Purtroppo però, la voce era fasulla. Niente sanatoria. Niente possibilità di entrare nella legalità. Risultato: seicento clandestini controllati, cento espulsioni e quindici arresti. Tutto per una tragico inganno. Una bufala crudele che ha gettato nella disperazione chi aveva finito per credere a quelle voci.
Ad accorgersi del fenomeno è stata la Prefettura di Pordenone grazie alla crescita inspiegabile del numero di domande di regolarizzazione, sei volte la norma, agli sportelli postali della città friulana. Dopo tutte quelle domande, sono scattati i controlli. E ai controlli sono seguite le espulsioni per gli increduli clandestini.
Il viceprefetto vicario Maria Rosaria Laganà, insieme al procuratore capo Luigi Delpino e il sindaco Sergio Bolzonello, hanno spiegato che si è trattato di un disegno criminale di qualcuno che ha inteso trarre vantaggio economico dalla disperazione dei clandestini. Alcuni immigrati che hanno presentato domanda nella città, per dare retta alla voce, si sono sobbarcati viaggi lunghissimi da Bari e da Lecce. Molti altri quelli provenienti da Milano, Brescia, Verona e Treviso. Tutti quanti sono passati per gli uffici postali, hanno riempito il kit per la richiesta di regolarizzazione senza essere in possesso dei requisiti. Poi la triste sorpresa.
Il numero di domande, secondo quanto reso noto dalle autorità, è adesso tornato alla normalità dopo che, negli ultimi giorni, gli uffici postali di Pordenone sono stati pattugliati costantemente da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Le indagini delle autorità sono ora concentrate quale organizzazione può avere diffuso ad arte la voce della falsa sanatoria fra gli immigrati irregolari.
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Immigrati in Italia
Para el Presidente Obama
En primer lugar un saludo a todo el mundo. Hoy estoy aquí para pedir una respuesta al Presidente de EE.UU., Barack Obama.
Presidente Obama, Usted parece preocupado acerca de los presos políticos cubanos en Cuba, para las damas de blanco, las mujeres valientes, como Usted las llama, ¿por qué no responder a la pregunta de nuestro Presidente Raúl Castro? ¿Por qué no hacer algo por la libertad de los gusanos que la lloran? Dado que es en sus manos la libertad de estos horribles que la América del Norte apoya...
Como dice Raúl, si realmente Usted quiere a ellos, ¿por qué no hace el cambio con los cinco héroes cubanos presos por los americanos? El pueblo cubano complacerá intercambiar su gusanos, que ustedes llaman los presos políticos, detenidos en las cárceles de la patria y que en realidad son sólo ladrones y delincuentes comunes, traidores alquilados sin dignidad en el lista de pago de los enemigos de Cuba, los banditos cubanos y estadounidenses y la Mafia de Miami. ¿O no es tal vez que lo que realmente quiere el Señor Presidente es el país cubano? No gusanos que gritan libertad, no las que ustedes llaman damas de blanco, que de las damas no tienen nada en absoluto, ni siquiera los zapatos. Yo no las habría llamadas damas, sino más bien señoras de la casa bien aburridas que venden a su dignidad por poco dinero ...
Presidente Obama, porqué Usted no luga su atención para todos aquellos estadounidenses pobres que viven en su grande país? ¿Por qué no ver el daño causado por los EE.UU. a los países pobres del mundo antes de juzgar nosotros? ¿Por qué no ver las guerras, donde muchos soldados estadounidenses mueren en el cambio de todavía otro pozo de petróleo conquistado por la estrategia de monopolio de las multinacionales del petróleo y los grupos de presión estadounidenses que los representan? ¿Y por qué Usted, Señor Presidente, no retire el embargo a Cuba? Los 47 años de eso no parecen suficientes para Usted o Usted todavía anhela de nuestra rendición por hambre, a fin de transformar nuestra maravillosa isla en un paraíso para los turistas ricos, mafiosos y los ricos americanos, como lo fue en los años '40? Si es así, en primer lugar esto no sería un paraíso más como lo es en un corto período de tiempo. Entonces, Usted debe saber que la dignidad de los cubanos, acostumbrados al sufrimiento y la codicia, ha fortalecido durante todos estos años y que no cederá nunca! Es hipócrita hablar de falta de libertad en otros países cuando primeros los americanos todavía no tienen esta libertad (o mejor, sólo la gente rica está libera allì!).
Y Usted, Señor Obama, no creo que es muy libre también! Sr. Presidente, Usted está hablando de la libertad, ¿sabe realmente lo que significa esta palabra? Supongo que Usted debe examinar su conciencia antes de hablar de la libertad, primero debe liberarse de el acondicionamiento de muchos años de historia de los Estados Unidos, donde la verdadera libertad había muy poco y me refiero a ese tipo de libertad que no puede ser separada de la justicia social y de la paz. Si Usted cree, como muchos estadounidenses hacen, que el dinero puede comprar todo, recuerde que la moral de un país no es para vender, afortunadamente no todo el mundo es como Yoani Sánchez!
Usted ganó un Premio Nobel por la paz, Sr. Presidente, Usted sabe lo que yo digo: me sentí decepcionada por Usted, pensé que era más inteligente. Pero me doy cuenta que es un arrogante.
Señor Presidente, yo no vendo mi país por un puñado de dólares, no decir mentiras para poner en ridículo mi patria, un pais de personas que sufrió tanto y que las dificultades los han hecho más fuertes y unidos en la solidaridad. Yo quiero a mi Cuba fielmente, por come es, no me gustaría cambiarla y no quiero un Presidente sin vergüenza. Cuba es libera y siempre lo será a costa de derramar sangre!
Le digo a Usted, Sr. Presidente, se mantenga alejado de Cuba, porque Cuba nunca será otro estado dos Estados Unidos o otra Puerto Rico! Haz su propio negocio en su casa y por favor, dejar de orquestar campañas contra Cuba si Usted es un hombre! Cuba no tiene nada que ver con su filosofía del "Yes we can".
Espero, Señor Presidente Obama, que cambie su mente y las palabras sobre Cuba, porque Cuba no está sola, tiene muchos partidarios en el mundo, hombres y mujeres libres a todos aquellos que siguen apreciando el valor de la antigua dignidad y libertad de un pays y su personas.
Revolucionariamente, una nativa de Cuba a luchar por su país.
¡Viva Cuba, viva Fidel! Hasta la victoria siempre Comandante!
Presidente Obama, Usted parece preocupado acerca de los presos políticos cubanos en Cuba, para las damas de blanco, las mujeres valientes, como Usted las llama, ¿por qué no responder a la pregunta de nuestro Presidente Raúl Castro? ¿Por qué no hacer algo por la libertad de los gusanos que la lloran? Dado que es en sus manos la libertad de estos horribles que la América del Norte apoya...
Como dice Raúl, si realmente Usted quiere a ellos, ¿por qué no hace el cambio con los cinco héroes cubanos presos por los americanos? El pueblo cubano complacerá intercambiar su gusanos, que ustedes llaman los presos políticos, detenidos en las cárceles de la patria y que en realidad son sólo ladrones y delincuentes comunes, traidores alquilados sin dignidad en el lista de pago de los enemigos de Cuba, los banditos cubanos y estadounidenses y la Mafia de Miami. ¿O no es tal vez que lo que realmente quiere el Señor Presidente es el país cubano? No gusanos que gritan libertad, no las que ustedes llaman damas de blanco, que de las damas no tienen nada en absoluto, ni siquiera los zapatos. Yo no las habría llamadas damas, sino más bien señoras de la casa bien aburridas que venden a su dignidad por poco dinero ...
Presidente Obama, porqué Usted no luga su atención para todos aquellos estadounidenses pobres que viven en su grande país? ¿Por qué no ver el daño causado por los EE.UU. a los países pobres del mundo antes de juzgar nosotros? ¿Por qué no ver las guerras, donde muchos soldados estadounidenses mueren en el cambio de todavía otro pozo de petróleo conquistado por la estrategia de monopolio de las multinacionales del petróleo y los grupos de presión estadounidenses que los representan? ¿Y por qué Usted, Señor Presidente, no retire el embargo a Cuba? Los 47 años de eso no parecen suficientes para Usted o Usted todavía anhela de nuestra rendición por hambre, a fin de transformar nuestra maravillosa isla en un paraíso para los turistas ricos, mafiosos y los ricos americanos, como lo fue en los años '40? Si es así, en primer lugar esto no sería un paraíso más como lo es en un corto período de tiempo. Entonces, Usted debe saber que la dignidad de los cubanos, acostumbrados al sufrimiento y la codicia, ha fortalecido durante todos estos años y que no cederá nunca! Es hipócrita hablar de falta de libertad en otros países cuando primeros los americanos todavía no tienen esta libertad (o mejor, sólo la gente rica está libera allì!).
Y Usted, Señor Obama, no creo que es muy libre también! Sr. Presidente, Usted está hablando de la libertad, ¿sabe realmente lo que significa esta palabra? Supongo que Usted debe examinar su conciencia antes de hablar de la libertad, primero debe liberarse de el acondicionamiento de muchos años de historia de los Estados Unidos, donde la verdadera libertad había muy poco y me refiero a ese tipo de libertad que no puede ser separada de la justicia social y de la paz. Si Usted cree, como muchos estadounidenses hacen, que el dinero puede comprar todo, recuerde que la moral de un país no es para vender, afortunadamente no todo el mundo es como Yoani Sánchez!
Usted ganó un Premio Nobel por la paz, Sr. Presidente, Usted sabe lo que yo digo: me sentí decepcionada por Usted, pensé que era más inteligente. Pero me doy cuenta que es un arrogante.
Señor Presidente, yo no vendo mi país por un puñado de dólares, no decir mentiras para poner en ridículo mi patria, un pais de personas que sufrió tanto y que las dificultades los han hecho más fuertes y unidos en la solidaridad. Yo quiero a mi Cuba fielmente, por come es, no me gustaría cambiarla y no quiero un Presidente sin vergüenza. Cuba es libera y siempre lo será a costa de derramar sangre!
Le digo a Usted, Sr. Presidente, se mantenga alejado de Cuba, porque Cuba nunca será otro estado dos Estados Unidos o otra Puerto Rico! Haz su propio negocio en su casa y por favor, dejar de orquestar campañas contra Cuba si Usted es un hombre! Cuba no tiene nada que ver con su filosofía del "Yes we can".
Espero, Señor Presidente Obama, que cambie su mente y las palabras sobre Cuba, porque Cuba no está sola, tiene muchos partidarios en el mundo, hombres y mujeres libres a todos aquellos que siguen apreciando el valor de la antigua dignidad y libertad de un pays y su personas.
Revolucionariamente, una nativa de Cuba a luchar por su país.
¡Viva Cuba, viva Fidel! Hasta la victoria siempre Comandante!
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Embargo Cuba,
Politics of Obama
A Cuban in Italy
Published by lioneisy savon
My name's Lioneisy Savon, I'm from Cuba. In 2002 I got married with an Italian in Havana and I came to Italy. Everything was going well until the day when, returning to Cuba, 10 days afterwards I found my divorce made without my knowledge and a lawyer threatening me to sign the document. Not tolerating threats, I signed but with another name, so she broke down and said to my ex-husband not to worry, which meant that she would have taken care to have my signature as well someway, though false, on the act. So it was. In fact, when I met again my ex-husband in Italy, he had the document signed with my real name. Maybe I was naive but I did not think possible for a lawyer in Cuba to be bought such a way. Yet what it had happened so far was nothing, once back in Italy it was even worst. I looked for a lawyer to have my eligibility for citizenship certified. But things went differently. The Police released me a residence permit valid for one year, but obtained only three months before its expire date, until I would get a job. In short, I didn't find a job (I challenge anyone to find it in 3 months!) and I lost everything. No one had attended me to have my right to Italian citizenship recognized and eventually they told me it was because I had not made the request in time. So I was illegal in Italy for the following three years, shortly before in this country illegal stay became a real crime, punishable even with imprisonment. One day, during those three years as I said, in 2008 the Financial Police came to my house at 7 am and filled me with insults and offenses. It was a day that it still hurts me to remember. They took me to the Carabinieri station where the chief told me that if Financial Police had brought me there it meant that I had surely done something bad. But he soon had to realize that I was clean. Words flew between them, one of them put a gun on the table before me and went out. I do not know if he wanted to test myself, to see if I took it. I did not, why should I if I knew I was clean? They took me to the headquarter of Financial Police and then again by the Carabinieri, who did not understand why I had been reported there. The fact is that I found myself with an expulsion order and a ban of 10 years just for having got my residence permit expired. From that moment I began to feel dirty, as if I were a criminal. That same day the car of Financial Police starting almost shot me under.
From that day I felt nomore alive. I could not believe that something so horrible was happening to me, it was like living a bad dream. Then in 2009 I had the chance to apply for amnesty. At the Police office the clerk said to everyone who asked it that the permit would be ready in 45 days. I have been waiting 3 month and I didn't get it yet. Meanwhile, my job giver is helping me paying every three months about 380 € of mandatory retirement fees (those payments are required in Italy to pay retirement pension, which I probably will never take advantage). But to get the long-awaited permit, and ultimately not to feel yourself a
criminal, to work (or to be legal residents, which the Bossi-Fini's law and subsequent amendments has made become synonymous actually!), or simply to get the chance to go away because you are tired of being treated like slave with no rights, there are a lot of other expenses that I am not here to list in full: from the "Irpef" tax to the fee for the permit itself, stamps, photos and other expenses. Ultimately an immigrant and his job giver spend an amount of several thousand of Euro, with great joy for state coffers and the plause for those who managed to knock out these new aliens with the well-designed trap of last amnesty made -wonder why- after yet another decree of the Berlusconi government which had just turned the illegal stay into a real crime, punishable with imprisonment. There would be a way to ensure that immigrants are finally respected by governments and political forces in this country and can be summarized in two points: 1.to modify the law on citizenship in order to be based on a right of land and not blood, as it is in all civilized countries; 2.to extend the right of vote to immigrants ... And then we'll see what political future will await people like the Interior Minister Maroni and his intolerant and racist collegues!
And to you Cubans who live there, in a country that has no issues of taxes, costs of hospital and school, to you who speak ill of Cuba and disgrace us before the whole world, I'd like to say: don't you know that we aliens abroad are worth nothing? We are living here worst than we would live at home? And with this I mean to say to all the Cubans who speak bad of Cuba: be aware, think twice before pouring shit on your country!
My name's Lioneisy Savon, I'm from Cuba. In 2002 I got married with an Italian in Havana and I came to Italy. Everything was going well until the day when, returning to Cuba, 10 days afterwards I found my divorce made without my knowledge and a lawyer threatening me to sign the document. Not tolerating threats, I signed but with another name, so she broke down and said to my ex-husband not to worry, which meant that she would have taken care to have my signature as well someway, though false, on the act. So it was. In fact, when I met again my ex-husband in Italy, he had the document signed with my real name. Maybe I was naive but I did not think possible for a lawyer in Cuba to be bought such a way. Yet what it had happened so far was nothing, once back in Italy it was even worst. I looked for a lawyer to have my eligibility for citizenship certified. But things went differently. The Police released me a residence permit valid for one year, but obtained only three months before its expire date, until I would get a job. In short, I didn't find a job (I challenge anyone to find it in 3 months!) and I lost everything. No one had attended me to have my right to Italian citizenship recognized and eventually they told me it was because I had not made the request in time. So I was illegal in Italy for the following three years, shortly before in this country illegal stay became a real crime, punishable even with imprisonment. One day, during those three years as I said, in 2008 the Financial Police came to my house at 7 am and filled me with insults and offenses. It was a day that it still hurts me to remember. They took me to the Carabinieri station where the chief told me that if Financial Police had brought me there it meant that I had surely done something bad. But he soon had to realize that I was clean. Words flew between them, one of them put a gun on the table before me and went out. I do not know if he wanted to test myself, to see if I took it. I did not, why should I if I knew I was clean? They took me to the headquarter of Financial Police and then again by the Carabinieri, who did not understand why I had been reported there. The fact is that I found myself with an expulsion order and a ban of 10 years just for having got my residence permit expired. From that moment I began to feel dirty, as if I were a criminal. That same day the car of Financial Police starting almost shot me under.
From that day I felt nomore alive. I could not believe that something so horrible was happening to me, it was like living a bad dream. Then in 2009 I had the chance to apply for amnesty. At the Police office the clerk said to everyone who asked it that the permit would be ready in 45 days. I have been waiting 3 month and I didn't get it yet. Meanwhile, my job giver is helping me paying every three months about 380 € of mandatory retirement fees (those payments are required in Italy to pay retirement pension, which I probably will never take advantage). But to get the long-awaited permit, and ultimately not to feel yourself a
criminal, to work (or to be legal residents, which the Bossi-Fini's law and subsequent amendments has made become synonymous actually!), or simply to get the chance to go away because you are tired of being treated like slave with no rights, there are a lot of other expenses that I am not here to list in full: from the "Irpef" tax to the fee for the permit itself, stamps, photos and other expenses. Ultimately an immigrant and his job giver spend an amount of several thousand of Euro, with great joy for state coffers and the plause for those who managed to knock out these new aliens with the well-designed trap of last amnesty made -wonder why- after yet another decree of the Berlusconi government which had just turned the illegal stay into a real crime, punishable with imprisonment. There would be a way to ensure that immigrants are finally respected by governments and political forces in this country and can be summarized in two points: 1.to modify the law on citizenship in order to be based on a right of land and not blood, as it is in all civilized countries; 2.to extend the right of vote to immigrants ... And then we'll see what political future will await people like the Interior Minister Maroni and his intolerant and racist collegues!
And to you Cubans who live there, in a country that has no issues of taxes, costs of hospital and school, to you who speak ill of Cuba and disgrace us before the whole world, I'd like to say: don't you know that we aliens abroad are worth nothing? We are living here worst than we would live at home? And with this I mean to say to all the Cubans who speak bad of Cuba: be aware, think twice before pouring shit on your country!
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Immigrants in Italy
Una cubana en Italia
Publicado por lioneisy savon
Me llamo Lioneisy Savon y soy cubana. En 2002 me casé con un italiano en La Habana y entré en Italia. Todo iba bien hasta que un día, regresando a Cuba, 10 días despues encontré un divorcio sin mi conocimiento y una abogada que me amenazaba para firmar el documento. No tolero amenazas, por eso yo firmé con otro nombre. Ella con calma le dice a mi ex marido que no se procupe, como decir que habría tomado la precaución de agregar mi firma, aunque falsa, en el acto. Y así fue. De hecho, cuando encontré de nuevo a mi ex marido en Italia, el documento ya estaba firmado con mi nombre real. Voy a ser ingenua, pero no pensé posible que un abogado en Cuba podría venderse en esta manera. Sin embargo, lo que había ocurrido hasta ahora no era nada.
Una vez de vuelta en Italia busqué un abogado para que certificó mi elegibilidad para la ciudadanía. Pero las cosas fueron de otra manera. La policía me dio a conocer un permiso de residencia válido para un año, que entre otras cosas lo tuve solo cuando la fecha de finalización fueron sólo 3 meses, hasta que consiga un trabajo. En resumen, el trabajo no lo encuentré (yo desafío a cualquiera a que lo puede encontrar en 3 meses!) Y lo he perdido todo. Nadie me había asistido a ver que me reconocen mi derecho a la nacionalidad italiana y, finalmente, me dijeron que eso fue porque yo no había hecho la solicitud en tiempo. Por lo tanto, yo fue ilegal en Italia durante los tres años siguientes, poco antes que en este país la permanencia ilegal fue convertida en un verdadero delito, punible hasta con la prisión. Un día, los últimos tres años como he dicho, en 2008 la Policía Financiera, vino a mi casa a las 7 am y me llenó de insultos y malos tratos. Fue un día que todavía me duele recordar. Me llevaron a los Carabineros, donde el jefe me dijo que si la Policía Financera me había llevado hasta allí significaba que yo había hecho algo malo. Pero pronto tuvo que darse cuenta de que yo estaba limpia. Las palabras volaron entre ellos, uno puso una pistola en la mesa delante de mí y salió. No sé si quería ponerme a prueba, a ver si yo la tomaba. No lo hice, ¿porque hacerlo si yo sabía de ser limpia? Me llevaron al cuartel de la Policía Financera y de nuevo a los Carabineros, que no entendían por qué había sida reportada allí. El hecho es que despues yo me encontré con una orden de expulsión de Italia y una prohibición de regreso de 10 años sólo para haber tenido un permiso de residencia vencido. A partir de ese momento empecé a sentirme sucia, como si yo fuera una criminal. Ese mismo día un coche de la Policía Financera a asignar casi no me puso bajo.
Desde ese día no me sentía más viva. No podía creer que algo tan terrible me estaba pasando, era como vivir una pesadilla. Luego, en 2009 tuve la oportunidad de solicitar la amnistía. La policía dijo que el empleado en todos los que le pidan que el permiso estará listo en 45 días. Son 3 meses ese aspecto. Mientras tanto, el empleador me está ayudando a pagar cada tres meses unos 380 € contribuciones de pensiones INPS (se requieren pagos en Italia, que se utilizan para pagar una pensión que probablemente nunca veremos). Pero para obtener el permiso tan esperado, y en última instancia para no sentirse delincuentes, para trabajar (o ser residentes legales que la ley Bossi-Fini y sus modificaciones posteriores han convertido en sinónimos de hecho!), o sólo para poder desaparecir porque están cansados de ser tratados como esclavos sin derechos, hay un montón de otros gastos que no estoy a la lista en su totalidad: dall'Irpef la tasa para la expedición de la propia autorización, sellos, fotos y otros gastos. En última instancia el gasto un inmigrante y su empleador asciende a varios miles, con gran alegría para las arcas del Estado y el aplauso de los que lograron noquear a estos nuevos "terun" con bien diseñado trampa última amnistía guardacaso hecho después de otro decreto del gobierno de Berlusconi se había convertido en un crimen clandestino. No habría una manera de asegurar que los inmigrantes son finalmente respetados por los gobernantes y fuerzas politicas de este país, que pueden resumirse en dos puntos: 1.modificare la ley de ciudadanía en virtud de la ley de la tierra y no el de la sangre, como en todos los países civilizados; 2.estendere el derecho de voto a los inmigrantes ... Y entonces nosotros vemos cuál será el futuro político será la gente como el Ministro del Interior Maroni y sus colegas todos los intolerantes y racistas!
Y a los cubanos que viven allí, en un país que no tiene problemas de impuestos, gastos de hospital y de escuela, que hablan mal de Cuba y lo hacen quedar mal ante todo el mundo, quiero decir: no saben que los extranjeros no valen nada? Que estamos aquí peor que en nuestra casa? Y con esto quiero decir a todos los cubanos que hablan mal de Cuba: ¡cuidado, piense dos veces antes de hablar mal de tu país!
Me llamo Lioneisy Savon y soy cubana. En 2002 me casé con un italiano en La Habana y entré en Italia. Todo iba bien hasta que un día, regresando a Cuba, 10 días despues encontré un divorcio sin mi conocimiento y una abogada que me amenazaba para firmar el documento. No tolero amenazas, por eso yo firmé con otro nombre. Ella con calma le dice a mi ex marido que no se procupe, como decir que habría tomado la precaución de agregar mi firma, aunque falsa, en el acto. Y así fue. De hecho, cuando encontré de nuevo a mi ex marido en Italia, el documento ya estaba firmado con mi nombre real. Voy a ser ingenua, pero no pensé posible que un abogado en Cuba podría venderse en esta manera. Sin embargo, lo que había ocurrido hasta ahora no era nada.
Una vez de vuelta en Italia busqué un abogado para que certificó mi elegibilidad para la ciudadanía. Pero las cosas fueron de otra manera. La policía me dio a conocer un permiso de residencia válido para un año, que entre otras cosas lo tuve solo cuando la fecha de finalización fueron sólo 3 meses, hasta que consiga un trabajo. En resumen, el trabajo no lo encuentré (yo desafío a cualquiera a que lo puede encontrar en 3 meses!) Y lo he perdido todo. Nadie me había asistido a ver que me reconocen mi derecho a la nacionalidad italiana y, finalmente, me dijeron que eso fue porque yo no había hecho la solicitud en tiempo. Por lo tanto, yo fue ilegal en Italia durante los tres años siguientes, poco antes que en este país la permanencia ilegal fue convertida en un verdadero delito, punible hasta con la prisión. Un día, los últimos tres años como he dicho, en 2008 la Policía Financiera, vino a mi casa a las 7 am y me llenó de insultos y malos tratos. Fue un día que todavía me duele recordar. Me llevaron a los Carabineros, donde el jefe me dijo que si la Policía Financera me había llevado hasta allí significaba que yo había hecho algo malo. Pero pronto tuvo que darse cuenta de que yo estaba limpia. Las palabras volaron entre ellos, uno puso una pistola en la mesa delante de mí y salió. No sé si quería ponerme a prueba, a ver si yo la tomaba. No lo hice, ¿porque hacerlo si yo sabía de ser limpia? Me llevaron al cuartel de la Policía Financera y de nuevo a los Carabineros, que no entendían por qué había sida reportada allí. El hecho es que despues yo me encontré con una orden de expulsión de Italia y una prohibición de regreso de 10 años sólo para haber tenido un permiso de residencia vencido. A partir de ese momento empecé a sentirme sucia, como si yo fuera una criminal. Ese mismo día un coche de la Policía Financera a asignar casi no me puso bajo.
Desde ese día no me sentía más viva. No podía creer que algo tan terrible me estaba pasando, era como vivir una pesadilla. Luego, en 2009 tuve la oportunidad de solicitar la amnistía. La policía dijo que el empleado en todos los que le pidan que el permiso estará listo en 45 días. Son 3 meses ese aspecto. Mientras tanto, el empleador me está ayudando a pagar cada tres meses unos 380 € contribuciones de pensiones INPS (se requieren pagos en Italia, que se utilizan para pagar una pensión que probablemente nunca veremos). Pero para obtener el permiso tan esperado, y en última instancia para no sentirse delincuentes, para trabajar (o ser residentes legales que la ley Bossi-Fini y sus modificaciones posteriores han convertido en sinónimos de hecho!), o sólo para poder desaparecir porque están cansados de ser tratados como esclavos sin derechos, hay un montón de otros gastos que no estoy a la lista en su totalidad: dall'Irpef la tasa para la expedición de la propia autorización, sellos, fotos y otros gastos. En última instancia el gasto un inmigrante y su empleador asciende a varios miles, con gran alegría para las arcas del Estado y el aplauso de los que lograron noquear a estos nuevos "terun" con bien diseñado trampa última amnistía guardacaso hecho después de otro decreto del gobierno de Berlusconi se había convertido en un crimen clandestino. No habría una manera de asegurar que los inmigrantes son finalmente respetados por los gobernantes y fuerzas politicas de este país, que pueden resumirse en dos puntos: 1.modificare la ley de ciudadanía en virtud de la ley de la tierra y no el de la sangre, como en todos los países civilizados; 2.estendere el derecho de voto a los inmigrantes ... Y entonces nosotros vemos cuál será el futuro político será la gente como el Ministro del Interior Maroni y sus colegas todos los intolerantes y racistas!
Y a los cubanos que viven allí, en un país que no tiene problemas de impuestos, gastos de hospital y de escuela, que hablan mal de Cuba y lo hacen quedar mal ante todo el mundo, quiero decir: no saben que los extranjeros no valen nada? Que estamos aquí peor que en nuestra casa? Y con esto quiero decir a todos los cubanos que hablan mal de Cuba: ¡cuidado, piense dos veces antes de hablar mal de tu país!
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Immigrati in Italia
Abusi di potere
Il vero problema dell'Italia di oggi è l'abuso di potere di questa classe politica al governo. Non so se ce ne siamo accorti, ma non c'è piu' libertà di parola in Italia, o meglio puoi dire tutto quello che vuoi su tutti, tranne che su di loro. Bisogna stare attenti quindi a toccare nel vivo la loro suscettibilità, poichè questi intoccabili si ritengono al di sopra di ogni critica. Se osi farlo semplicemente ti distruggono con tutto il potere e l'autorità di cui sono in possesso. Per fortuna che Saviano e Maroni tutto sommato si rispettano, visto che in fondo lottano entrambi per la stessa causa, ovvero sconfiggere la mafia. Ma che ne è degli altri, della gente comune? Chi difenderà la Fiorillo? Ma soprattutto chi difenderà altri perfetti sconosciuti come Stefano Cucchi o i manifestanti manganellati in piazza dagli agenti in assetto anti-sommossa?
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L'Italia di Berlusconi
mercoledì 17 novembre 2010
Agenzia investigativa antimafia conferma infiltrazioni mafiose al nord
Un rapporto dell'agenzia investigativa antimafia ha confermato l'esistenza di infiltrazioni mafiose al nord, soprattutto in Lombardia, checchè ne dica Maroni.
Condivido al 100% quello che scrive Metilparaben. Maroni dovrebbe smetterla di "farsi bello" politicamente con gli arresti dei mafiosi. A parte il fatto che il merito va casomai a Polizia e Carabinieri e non alla Lega. Ma poi la mafia non è quel monolito che crediamo, è fatta di tante bande e magari quei mafiosi che sono stati arrestati appartenevano ad una banda contrapposta alla 'ndrangheta che, come dice Saviano e come conferma un recente rapporto dell'agenzia investigativa antimafia, si sarebbe infiltrata nelle file del "feudo" leghista al Nord, soprattutto in Lombardia. D'altra parte il denaro mafioso non ha colore nè odore e neanche i leghisti, benchè dotati di buon naso, non penso siano ancora arrivati a riconoscere il denaro sporco dall'odore.
Quindi, al di là della superbia di Maroni, è del tutto evidente che i leghisti alleandosi con Berlusconi, si sono dimostrati particolarmente avidi di denaro e di potere, per cui l'indignazione del Ministro lascia il tempo che trova perchè ha più il sapore di una mossa politica ipocrita che non quello di una legittima smentita di fronte ad una menzogna. Ricordiamoci, ad esempio, che la Legge Bossi-Fini vincola la permamenza degli stranieri sul nostro territorio al possesso delle risorse economiche adeguate, come dire non importa chi sei, basta che hai i soldi, da dove provengano poi non ci interessa. E da qui si capisce anche come siano nate tante moschee nel Veneto, ma questo è un altro discorso.
Insomma il dubbio che ora si affaccia è che quegli arresti, di cui Maroni tanto si pavoneggia, possano essere funzionali ad una guerra tra bande. Sta di fatto che se è vero che la mafia cerca l'appoggio del potere e che al nord comanda la Lega, non vedo come i leghisti possano ritenersi immuni da infiltrazioni malavitose, checchè ne dica il Ministro.
Condivido al 100% quello che scrive Metilparaben. Maroni dovrebbe smetterla di "farsi bello" politicamente con gli arresti dei mafiosi. A parte il fatto che il merito va casomai a Polizia e Carabinieri e non alla Lega. Ma poi la mafia non è quel monolito che crediamo, è fatta di tante bande e magari quei mafiosi che sono stati arrestati appartenevano ad una banda contrapposta alla 'ndrangheta che, come dice Saviano e come conferma un recente rapporto dell'agenzia investigativa antimafia, si sarebbe infiltrata nelle file del "feudo" leghista al Nord, soprattutto in Lombardia. D'altra parte il denaro mafioso non ha colore nè odore e neanche i leghisti, benchè dotati di buon naso, non penso siano ancora arrivati a riconoscere il denaro sporco dall'odore.
Quindi, al di là della superbia di Maroni, è del tutto evidente che i leghisti alleandosi con Berlusconi, si sono dimostrati particolarmente avidi di denaro e di potere, per cui l'indignazione del Ministro lascia il tempo che trova perchè ha più il sapore di una mossa politica ipocrita che non quello di una legittima smentita di fronte ad una menzogna. Ricordiamoci, ad esempio, che la Legge Bossi-Fini vincola la permamenza degli stranieri sul nostro territorio al possesso delle risorse economiche adeguate, come dire non importa chi sei, basta che hai i soldi, da dove provengano poi non ci interessa. E da qui si capisce anche come siano nate tante moschee nel Veneto, ma questo è un altro discorso.
Insomma il dubbio che ora si affaccia è che quegli arresti, di cui Maroni tanto si pavoneggia, possano essere funzionali ad una guerra tra bande. Sta di fatto che se è vero che la mafia cerca l'appoggio del potere e che al nord comanda la Lega, non vedo come i leghisti possano ritenersi immuni da infiltrazioni malavitose, checchè ne dica il Ministro.
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Japón: presentan un robot humanoide en obra de teatro
Noviembre 16, 2010 - En Tokio, Japón, una nueva "actriz" llamó la tensión de los asistentes. Se trata de Geminoid F un androide que acaparó la atención de los asistentes, aunque muchos se quejaron de su rigidez.
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Combaten médicos cubanos el cólera en Haití
Noviembre 16, 2010 - En Haiti asciende a 900 la cifra de personas fallecidas del cólera.
martedì 16 novembre 2010
Prostituzione italiana minorile
Prostitursi a 15 anni per una cintura di Gucci o a 17 per comprarsi l'ultimo i-phone, dato che "ce l'hanno tutti"... C'è da chiedersi, ma quali esempi e valori offre la società di oggi ai giovani? E' mai possibile che questa nostra società consumistica sia diventata marcia a tal punto da non offrire ai giovani, specie alle ragazze, altre opzioni di lavoro che non siano quella di vendere il proprio corpo? Senza scomodare il nostro Premier e la sua cricca come esempi di caduta libera delle virtù morali di questo paese, è la facilità, direi professionalità e apparente normalità con cui la ragazzina parla della mercificazione del proprio corpo, parole che stonerebbero sulle labbra di una donna fatta, figuriamoci su quelle di una diciassettene. Non è tanto il sesso, la pulsione sessuale per un adolescente è del tutto normale, fa parte di un processo di crescita e di scoperta. Ma questa ragazza parla delle sue prestazioni quasi fossero un vero e proprio lavoro, ha dimistichezza con la cocaina, cose queste che, per chi ha un minimo di sano senso del pudore e moralità, sconvolgono proprio per l'apparente normalità che traspare, come quando, ad esempio, la ragazzina parla di crisi come se fosse un operaio in cassa integrazione. Che pena!
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UFO avvistato nel nord dell'Inghilterra
Il video mostra un oggetto non identificato che vola lentamente nel cielo di Scarborough, nel nord dell'Inghilterra: Paul Sinclair, che ha girato il video e lo ha inviato al tabloid inglese The Sun, è sicuro si trattasse di un ufo. "Sembrava davvero un disco volante -- ha detto al Sun -- mio genero lo ha ripreso per diversi secondi". "E' molto strano -- ha detto l'esperto Nick Pope -- a prima vista sembrava una nuvola. Non è la prima volta che si hanno avvistamenti in questa zona"
Violentos disturbios en Haití por frustración ante el cólera
Manifestantes en Haití, que culpan a las fuerzas de paz de Naciones Unidas por la epidemia del cólera, protagonizaron violentos disturbios en dos ciudades del país caribeño.
En la ciudad norteña de Cap-Haitien, los amotinados incendiaron una estación de policía después de enfrentarse a las tropas de la ONU.
Entretanto en Hinche, en la región central, arrojaron piedras contra el contingente nepalés de mantenimiento de paz.
La epidemia de cólera, que se desató el mes pasado, ha cobrado la vida de más de 900 personas en el país ya devastado por un terremoto y azotado por fuertes lluvias.
Fuente: BBC
Muerte en Haiti |
En la ciudad norteña de Cap-Haitien, los amotinados incendiaron una estación de policía después de enfrentarse a las tropas de la ONU.
Entretanto en Hinche, en la región central, arrojaron piedras contra el contingente nepalés de mantenimiento de paz.
La epidemia de cólera, que se desató el mes pasado, ha cobrado la vida de más de 900 personas en el país ya devastado por un terremoto y azotado por fuertes lluvias.
Fuente: BBC
lunedì 15 novembre 2010
Busco una isla...
Busco una isla donde el amor es sincero, donde el silencio es profundo y esta la paz del alma, solo nosotros dos, abajo del verde de los arboles, el viento cariciando nos como una dulce musica, solo los rumores del mar y todo el resto desaparece.
La bolla finanziaria...a cartoni
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Let Cuba Live!
Barbara West and Stan Lofchie of Let Cuba Live, May 2010
NOI CREDEVAMO (nell'Unità d'Italia!)
Trailer del film "Noi credevamo" di Mario Martone.
"Noi credevamo", è come dire che finalmente abbiamo aperto gli occhi, che credevamo agli ideali del Risorgimento ma oggi non più.
"Noi credevamo", è come dire che prima noi italiani avevamo degli ideali a cui credere che ci hanno portato a realizzare grandi cose, come fare l'Italia, è come dire che ci abbiamo creduto ma poi qualcuno ha tradito.
"Noi credevamo" è un film che, basandosi in larga parte sui documenti storici, riporta alla luce il ruolo determinante degli ideali mazziniani nell'Unità d'Italia. Del ruolo di Cavour d'altronde, si sa quasi tutto dai libri di storia ufficiale. Invece Mazzini è sempre stato messo un po' da parte: le lotte, le battaglie, il sacrificio di tanti giovani patrioti che hanno fatto il Risorgimento italiano in nome di quegli ideali mazziniani a cui credevano, quelli di unità, giustizia sociale e indipendenza dai tiranni.
ITALIANI! Risvegliamoci, costruiamo un nuovo Risorgimento! Contro il riaffacciarsi dell'assolutismo in Italia, in Europa e nel mondo, TORNIAMO AI GRANDI IDEALI DI GIUSEPPE MAZZINI!
"Noi credevamo", è come dire che finalmente abbiamo aperto gli occhi, che credevamo agli ideali del Risorgimento ma oggi non più.
"Noi credevamo", è come dire che prima noi italiani avevamo degli ideali a cui credere che ci hanno portato a realizzare grandi cose, come fare l'Italia, è come dire che ci abbiamo creduto ma poi qualcuno ha tradito.
"Noi credevamo" è un film che, basandosi in larga parte sui documenti storici, riporta alla luce il ruolo determinante degli ideali mazziniani nell'Unità d'Italia. Del ruolo di Cavour d'altronde, si sa quasi tutto dai libri di storia ufficiale. Invece Mazzini è sempre stato messo un po' da parte: le lotte, le battaglie, il sacrificio di tanti giovani patrioti che hanno fatto il Risorgimento italiano in nome di quegli ideali mazziniani a cui credevano, quelli di unità, giustizia sociale e indipendenza dai tiranni.
ITALIANI! Risvegliamoci, costruiamo un nuovo Risorgimento! Contro il riaffacciarsi dell'assolutismo in Italia, in Europa e nel mondo, TORNIAMO AI GRANDI IDEALI DI GIUSEPPE MAZZINI!
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venerdì 12 novembre 2010
Hallan documentos de experimentos ilegales EE.UU. con guatemaltecos
Guatemala, 12 nov (PL) Los primeros documentos sobre experimentos ilegales estadounidenses hace más de 60 años fueron encontrados en Guatemala, pero permanecen hoy celosamente conservados en secreto.
El vicepresidente Rafael Espada, quien encabeza la comisión encargada de realizar las investigaciones por esta parte, dio la información pero negó ofrecer detalles de los contenidos para no entorpecer esa labor.
Los hallazgos ocurrieron en archivos de la policía de entonces y del otrora hospital para enfermos mentales, así como en notas periodísticas de la época cuando ocurrieron los hechos, de 1946 a 1948, según el vicemandatario.
Explicó que es bastante la información recopilada hasta ahora pero falta mucha aún, por lo cual la comisión se tomará su tiempo en la búsqueda.
Profunda conmoción motivaron en este país las revelaciones sobre esos experimentos llevados a cabo por un equipo conducido por el doctor estadounidense John Cutler sin conocimiento previo de unos mil 500 guatemaltecos tomados como conejillos de indias.
Con el pretexto de conocer los efectos de medicamentos en el tratamiento de males venéreos como gonorrea y chancroide, Cutler y sus subordinados infectaron a enfermos mentales, soldados y prisioneros.
Previamente lo hicieron con prostitutas para utilizarlas como vía para el contagio, aunque no tuvo buenos resultados y entonces inoculó a las demás personas de manera directa.
Esto salió a la luz pública cuando la Cancillería informó sobre disculpas ofrecidas a Guatemala por la secretaria de Estado norteamericana, Hillary Clinton, e inmediatamente después por el presidente Barack Obama.
El mandatario estadounidense se comunicó telefónicamente con su par, Alvaro Colom, quien calificó esas acciones de crimen de lesa humanidad cuando una académica desempolvó el informe sobre los experimentos enterrado en una universidad estadounidense.
Entonces Colom aseguró la posibilidad de presentar una denuncia al respecto ante organismos internacionales para indemnizar a los familiares de las víctimas, si se logra identificarlas.
De acuerdo con Espada, la comisión que encabeza llegará al fondo del asunto pero dio un plazo de seis meses más para concluir el trabajo, para el cual esperan información enviada desde Estados Unidos.
Fuente: prensa-latina.cu
El vicepresidente Rafael Espada, quien encabeza la comisión encargada de realizar las investigaciones por esta parte, dio la información pero negó ofrecer detalles de los contenidos para no entorpecer esa labor.
Los hallazgos ocurrieron en archivos de la policía de entonces y del otrora hospital para enfermos mentales, así como en notas periodísticas de la época cuando ocurrieron los hechos, de 1946 a 1948, según el vicemandatario.
Explicó que es bastante la información recopilada hasta ahora pero falta mucha aún, por lo cual la comisión se tomará su tiempo en la búsqueda.
Profunda conmoción motivaron en este país las revelaciones sobre esos experimentos llevados a cabo por un equipo conducido por el doctor estadounidense John Cutler sin conocimiento previo de unos mil 500 guatemaltecos tomados como conejillos de indias.
Con el pretexto de conocer los efectos de medicamentos en el tratamiento de males venéreos como gonorrea y chancroide, Cutler y sus subordinados infectaron a enfermos mentales, soldados y prisioneros.
Previamente lo hicieron con prostitutas para utilizarlas como vía para el contagio, aunque no tuvo buenos resultados y entonces inoculó a las demás personas de manera directa.
Esto salió a la luz pública cuando la Cancillería informó sobre disculpas ofrecidas a Guatemala por la secretaria de Estado norteamericana, Hillary Clinton, e inmediatamente después por el presidente Barack Obama.
El mandatario estadounidense se comunicó telefónicamente con su par, Alvaro Colom, quien calificó esas acciones de crimen de lesa humanidad cuando una académica desempolvó el informe sobre los experimentos enterrado en una universidad estadounidense.
Entonces Colom aseguró la posibilidad de presentar una denuncia al respecto ante organismos internacionales para indemnizar a los familiares de las víctimas, si se logra identificarlas.
De acuerdo con Espada, la comisión que encabeza llegará al fondo del asunto pero dio un plazo de seis meses más para concluir el trabajo, para el cual esperan información enviada desde Estados Unidos.
Fuente: prensa-latina.cu
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Imperialismo nordamericano
Asia Bibi: cristiana perseguida en Pakistán
Pakistan - Asia Bibi, de 45 años, casada y madre de cinco niños, espera se ejecute la sentencia en una cárcel pakistaní donde permanece presa. Bibi fue detenida y procesada por violar el artículo 295 C del código penal paquistaní, que prevé la pena de muerte en casos de blasfemia, reportó la prensa local.
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Pena di morte
Contrarrevolucionarios agreden a pobladores de Banes (Cuba oriental)
Algunos de los pobladores de Banes, un municipio de la oriental provincia de Holguín, fueron agredidos por los controrevolucionarios cuando trataban de responder, de forma verbal, los reiterados escándalos que Reina Luisa Tamayo "monta", para complacencia de alguna prensa, en el municipio holguinero cada semana.
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Complotto contro Cuba
giovedì 11 novembre 2010
Tensión en la Florida por amenaza terrorista contra las escuelas
Cierran más de 300 escuelas en la Florida por amenaza terrorista “creíble”
Las seis grandes escuelas públicas del distrito escolar de Broward se mantuvieron este miércoles durante varias horas con sus puertas cerradas, con sus alumnos y profesores en sus aulas, luego que la policía de Pembroke Pines recibió una denuncia no confirmada con una fuerte amenaza de violencia “no especificada” contra edificios públicos de la zona.
El bloqueo que afectó a todos los estudiantes del Condado de Broward, unos 230,000 de las escuelas públicas, los profesores y empleados en unos 275 edificios se levantó a las 1:45 pm del miércoles (hora local).
Las autoridades de la Florida levantaron el bloqueo unas horas más tarde, después de que la policía informara de la credibilidad de una amenaza contra los estudiantes había disminuido.
Una mujer no identificada llamó a una estación de radio en la mañana, diciendo que su esposo podría ir a una escuela y empezar a disparar, dijo la policía.
‘Las escuelas están operando con normalidad, pero todavía habrá presencia de la policía”, dijo el capitán de Pembroke Pines Daniel Rakofsky. No dio más detalles sobre la baja de la amenaza.
Ni el hombre ni la mujer han sido identificados, aunque la policía dijo que estaban siguiendo varias pistas. Algunos de los padres se mostraron nerviosos ante la situación.
Irma Hernández, con lágrimas en sus ojos y acompañada de su esposo, esperaba afuera de la Charles W. Flanagan High School, donde su hijo de 15 años de edad estudia. ‘Estamos nerviosos, asustados’, dijo. ‘No sabemos qué va a suceder’.
La autoridades consideraron la “amenaza creíble”.
(información de agencias)
Las seis grandes escuelas públicas del distrito escolar de Broward se mantuvieron este miércoles durante varias horas con sus puertas cerradas, con sus alumnos y profesores en sus aulas, luego que la policía de Pembroke Pines recibió una denuncia no confirmada con una fuerte amenaza de violencia “no especificada” contra edificios públicos de la zona.
El bloqueo que afectó a todos los estudiantes del Condado de Broward, unos 230,000 de las escuelas públicas, los profesores y empleados en unos 275 edificios se levantó a las 1:45 pm del miércoles (hora local).
Las autoridades de la Florida levantaron el bloqueo unas horas más tarde, después de que la policía informara de la credibilidad de una amenaza contra los estudiantes había disminuido.
Una mujer no identificada llamó a una estación de radio en la mañana, diciendo que su esposo podría ir a una escuela y empezar a disparar, dijo la policía.
‘Las escuelas están operando con normalidad, pero todavía habrá presencia de la policía”, dijo el capitán de Pembroke Pines Daniel Rakofsky. No dio más detalles sobre la baja de la amenaza.
Ni el hombre ni la mujer han sido identificados, aunque la policía dijo que estaban siguiendo varias pistas. Algunos de los padres se mostraron nerviosos ante la situación.
Irma Hernández, con lágrimas en sus ojos y acompañada de su esposo, esperaba afuera de la Charles W. Flanagan High School, donde su hijo de 15 años de edad estudia. ‘Estamos nerviosos, asustados’, dijo. ‘No sabemos qué va a suceder’.
La autoridades consideraron la “amenaza creíble”.
(información de agencias)
Maroni querela il giudice Fiorillo sul caso Ruby
Dopo la querela vinta dal Presidente del Senato Schifani contro Marco Travaglio, che aveva osato fare una metafora satirica nei suoi confronti, prosegue l'esposizione di muscoli da parte dell'attuale classe dirigente e politica ai danni di persone che semplicemente hanno il coraggio di dire le cose come stanno, senza nascondere la verità. Ora è la volta del Ministro degli Interni Maroni.
Per far capire cosa sta succedendo vi faccio un semplice paragone: è come se l'America fosse in guerra con San Marino e per vincere usasse la bomba atomica.
Ma com'è possibile che un Ministro degli Interni, una delle più alte cariche dello Stato, abbia paura delle parole di un coraggioso giudice donna, il magistrato del Tribunale dei Minori di Milano, Maria Fiorillo? Com'è possibile che Maroni, persona tanto in alto da usufruire dell'immunità parlamentare, si senta talmente all'angolo e in torto da usare tutto il suo potere contro un giudice che ha dalla sua parte un'arma soltanto, la verità?
Per far capire cosa sta succedendo vi faccio un semplice paragone: è come se l'America fosse in guerra con San Marino e per vincere usasse la bomba atomica.
Ma com'è possibile che un Ministro degli Interni, una delle più alte cariche dello Stato, abbia paura delle parole di un coraggioso giudice donna, il magistrato del Tribunale dei Minori di Milano, Maria Fiorillo? Com'è possibile che Maroni, persona tanto in alto da usufruire dell'immunità parlamentare, si senta talmente all'angolo e in torto da usare tutto il suo potere contro un giudice che ha dalla sua parte un'arma soltanto, la verità?
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Responsabilità della Lega nell'attuale crisi di governo
Sembra ormai aprirsi la crisi di governo in Italia. La Lega, con atteggiamento pragmatico per alcuni, per altri opportunista, prende le redini per cavalcare il momento, dando l'impressione di tirarsi fuori da ogni responsabilità. Ma è proprio così? Un'analisi politica in prospettiva, a scenario infausto, disegna il futuro della Lega Nord alle prossime elezioni.
Riguardo alla Lega dei vari Maroni, Bossi, Castelli, visto il loro opportunismo politico, l'unica mossa a loro disposizione ora sarà quella di provare ad attenuare la loro grave responsabilità in questa crisi, di fronte ai danni causati al paese dalla loro politica intollerante e fascista, di fronte alle sofferenze perpetrate in questi anni ai danni degli immigrati. In che modo recupereranno consenso elettorale, che è poi la cosa che a loro interessa di più? La cosa importante è che ora facciano marcia indietro sennò rischiano di essere tagliati fuori politicamente. Infatti mi chiedo cosa accadrebbe se nel prossimo futuro fosse votata in Parlamento la legge che allarga il voto agli immigrati: indubbiamente il loro partito subirebbe una sonora sconfitta. Se invece, per ipotesi, domani fosse votata una legge del genere e la Lega la votasse, ciò sarebbe visto da un lato come un "dietro-front" politico di natura opportunistica, ma dall'altro anche un bel gesto che farebbe confermare loro voti in quel bacino di elettorato onesto che finora li ha appoggiati credendo nella giustizia della loro battaglia federalista, pensando che si trattasse di altra cosa rispetto a quello che poi si è rivelata, ovvero una pura conquista del potere di stampo pseudo-fascista.
Ma a loro cosa interessa di più? Appoggiare una legge che dia il voto agli immigrati così da guadagnare il rispetto del paese e/o una possibile alleanza con la sinistra che permetta loro di portare avanti il federalismo? Oppure vedere definitivamente fallito il progetto federalista correndo il rischio di un lento ma inesorabile declino politico per l'errore di essersi resi corresponsabili del disastro dell'Italia?
Riguardo alla Lega dei vari Maroni, Bossi, Castelli, visto il loro opportunismo politico, l'unica mossa a loro disposizione ora sarà quella di provare ad attenuare la loro grave responsabilità in questa crisi, di fronte ai danni causati al paese dalla loro politica intollerante e fascista, di fronte alle sofferenze perpetrate in questi anni ai danni degli immigrati. In che modo recupereranno consenso elettorale, che è poi la cosa che a loro interessa di più? La cosa importante è che ora facciano marcia indietro sennò rischiano di essere tagliati fuori politicamente. Infatti mi chiedo cosa accadrebbe se nel prossimo futuro fosse votata in Parlamento la legge che allarga il voto agli immigrati: indubbiamente il loro partito subirebbe una sonora sconfitta. Se invece, per ipotesi, domani fosse votata una legge del genere e la Lega la votasse, ciò sarebbe visto da un lato come un "dietro-front" politico di natura opportunistica, ma dall'altro anche un bel gesto che farebbe confermare loro voti in quel bacino di elettorato onesto che finora li ha appoggiati credendo nella giustizia della loro battaglia federalista, pensando che si trattasse di altra cosa rispetto a quello che poi si è rivelata, ovvero una pura conquista del potere di stampo pseudo-fascista.
Ma a loro cosa interessa di più? Appoggiare una legge che dia il voto agli immigrati così da guadagnare il rispetto del paese e/o una possibile alleanza con la sinistra che permetta loro di portare avanti il federalismo? Oppure vedere definitivamente fallito il progetto federalista correndo il rischio di un lento ma inesorabile declino politico per l'errore di essersi resi corresponsabili del disastro dell'Italia?
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L'Italia di Berlusconi,
Politica
mercoledì 10 novembre 2010
Colera quasi fuori controllo ad Haiti
Haiti, epidemia di colera arriva a Port-au-Prince: "Situazione quasi fuori controllo"
"Port-au-Prince, 10 nov. - (Adnkronos) - Si fa sempre più drammatica l'epidemia di colera ad Haiti, con chiari segnali che ormai comincia ad essere colpita la capitale Port-au-Prince. Oggi il ministero della Sanità ha confermato ufficialmente un caso di contagio (altri tre erano stati riscontrati alcune settimane fa, ma erano persone giunte da fuori), ma l'ong Medici senza Frontiere (Msf) avverte di aver già in trattamento 200 persone con i sintomi clinici della malattia. Msf ha annunciato di aver già predisposto 300 posti letto per il trattamento dei malati nella capitale.
Nel resto del paese la situazione è critica. Sono già 583 i morti accertati tra cui molti bambini. Nella città di Gonaives, nel nord, gli operatori sanitari hanno dovuto rimuovere 50 cadaveri abbandonati in strada, e disinfettarli prima di bruciarli. Tra Gonaives, che secondo il sindaco conta già 31 morti accertati, e Port-au-Prince vi è un intenso traffico, e le autorità della capitale temono il peggio, soprattutto negli slums della capitale privi di acqua potabile e servizi igienici. Come se non bastasse, prima il terribile terremoto di gennaio poi l'uragano 'Tomas' dello scorso fine settimana hanno devastato la città e lasciato migliaia di persone senze tetto, ora alloggiate in strutture provvisorie.
"La situazione - ha commentato il direttore di Radio Metropole, Richard Widmaier - presto non sara' piu' controllabile". Anche Stefano Zannini, capomissione ad Haiti di Medici senza frontiere, ha parlato di "situazione allarmante". Lo stesso Zannini ha spiegato che stanno aumentando i casi di colera nelle quattro strutture di ricovero della sua ong. Nel nord di Haiti, dallo scoppio dell'epidemia il 20 ottobre, stando a informazioni dell'Organizzazione mondiale per la sanita', sono state già curate 8.000 persone."
Fuente
"Port-au-Prince, 10 nov. - (Adnkronos) - Si fa sempre più drammatica l'epidemia di colera ad Haiti, con chiari segnali che ormai comincia ad essere colpita la capitale Port-au-Prince. Oggi il ministero della Sanità ha confermato ufficialmente un caso di contagio (altri tre erano stati riscontrati alcune settimane fa, ma erano persone giunte da fuori), ma l'ong Medici senza Frontiere (Msf) avverte di aver già in trattamento 200 persone con i sintomi clinici della malattia. Msf ha annunciato di aver già predisposto 300 posti letto per il trattamento dei malati nella capitale.
Nel resto del paese la situazione è critica. Sono già 583 i morti accertati tra cui molti bambini. Nella città di Gonaives, nel nord, gli operatori sanitari hanno dovuto rimuovere 50 cadaveri abbandonati in strada, e disinfettarli prima di bruciarli. Tra Gonaives, che secondo il sindaco conta già 31 morti accertati, e Port-au-Prince vi è un intenso traffico, e le autorità della capitale temono il peggio, soprattutto negli slums della capitale privi di acqua potabile e servizi igienici. Come se non bastasse, prima il terribile terremoto di gennaio poi l'uragano 'Tomas' dello scorso fine settimana hanno devastato la città e lasciato migliaia di persone senze tetto, ora alloggiate in strutture provvisorie.
"La situazione - ha commentato il direttore di Radio Metropole, Richard Widmaier - presto non sara' piu' controllabile". Anche Stefano Zannini, capomissione ad Haiti di Medici senza frontiere, ha parlato di "situazione allarmante". Lo stesso Zannini ha spiegato che stanno aumentando i casi di colera nelle quattro strutture di ricovero della sua ong. Nel nord di Haiti, dallo scoppio dell'epidemia il 20 ottobre, stando a informazioni dell'Organizzazione mondiale per la sanita', sono state già curate 8.000 persone."
Fuente
lunedì 8 novembre 2010
Riguardo al problema dell'immigrazione
Secondo tanti il sistema della sponsorizzazione in vigore prima della legge Bossi-Fini funzionava molto meglio. Era di maggiore umanità e, aggiungerei, era l'unico a garanzia di un trattamento umano degli extracomunitari, perseguendo nel contempo un duplice obiettivo: quello del rispetto dei diritti umani inviolabili e quello dell'integrazione. Per risolvere il problema dell'immigrazione, tutti i cittadini, e in Italia siamo 58 milioni, dovrebbero farsi "educatori di cittadinanza", adottando ciascuno uno straniero, seguendolo nel suo percorso di "alfabetizzazione" alla società che lo ospita, divenendone in prima persona responsabili. Similmente a cio' che farebbe un genitore con un figlio putativo o adottivo. Così facendo, io penso che ne guadagnerebbe molto la società italiana in termini di arricchimento culturale, e non solo, ma soprattutto ne risulterebbe arricchita l'intera civiltà umana.
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Immigrati in Italia
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