mercoledì 29 settembre 2010

VIDEOMESSAGGIO DI LESTER BROWN

IN QUESTO VIDEO PARLA L'AMBIENTALISTA AMERICANO, PROFESSORE DI HARWARD, LESTER BROWN.

Oggi torno sulle menzogne di Yoani Sanchez

Come ho sempre detto, Yoani nel 2001 faceva la prostituta a Cuba ed è per questo motivo che ci racconta tanto di sesso e ce lo racconta così bene. Si, lei era una prostituta a Cuba e conosce bene il mestiere, tutto quello che racconta è il suo passato di sesso mercenario all’Havana. la sua vera storia. Lei sa che tutto quello di cui sta parlando lo ha vissuto in prima persona e che ora viene solo raccontando frottole. Ma sa anche nascondere la verità piuttosto bene.
Lei dice che la polizia cubana la sorveglia. No, lei è libera di fare il suo mestiere di prostituta, tranquilla come sempre, la polizia cubana ha ben altro da fare che sorvegliare un nulla come lei che ha scoperto i soldi facili raccontando menzogne. Lei non vuole veramente lasciare il paese perché le è più comodo raccontare un po’ di menzogne, così il gioco é fatto. E i poveri ignoranti che l’ascoltano sono anche peggio di lei perché subito fanno circolare la voce senza sapere la vera storia.
Ma in che mondo di ignoranti viviamo!? Non ci si rende conto che dietro c’è lo zampino degli Stati Uniti per fare guerra mediatica contro Cuba? Poiché in questo modo prendono dei cubani per sottometterli, per usarli contro la loro stessa terra, il loro stesso paese. E questi accettano di vendersi per poco. Yoani, ti sfido a parlare per una volta senza dire menzogne. Perché invece di mandare altri a fare lo sciopero della fame non lo fai tu? Non sei affatto una eroina come ti descrivono, come di te parla il mondo. Dimostralo se puoi. Ma tu non puoi perché sei solo parole, parole e basta, sei solo una cacasotto. La gente ti paragona alla giornalista russa Anna Politkovskaja, assassinata per il suo impegno di testimoniare la verità. Io dico che paragonarti a lei è un offesa alla sua memoria, lei era una donna decente, una donna coraggiosa e non so come possano alcune persone paragonarti a lei. No Yoani, sei solo fumo e menzogne. Tu non sai cos’é la morale, tu non sai cosa sono dignità e coraggio.
Sei solo fumo e credi di continuare a incantare la gente con le tue menzogne. No sorella, ormai sanno tutti che razza di donna sei. Raccontalo al tuo angelo custode in Italia, certo Giordano Lupi, chi sei veramente, altro che la tua casa é assediata dalla sicurezza di Stato, digli che sei una preziosa fonte di menzogne, dillo a Giordano Lupi che i tuoi amici sono la tua fonte giornalistica primaria contro il tuo paese. Perché non ci racconti il vero motivo per cui te ne sei tornata dalla Svizzera? No, sei solo fumo. Con tanti soldi che ti mandano gli americani, non riesci nemmeno a nutrirti decentemente, sembri una mucca anoressica.
Ti ricordi il quadro che hai fatto in Svizzera, quello che ora è in casa tua a Cuba? Io lo ricordo bene perché sono stata a casa tua, sei un po’ tonta se non sai nemmeno raccontare bene la tue menzogne. Non sai che qualcuno ti potrebbe smascherare? E quel pazzo del tuo uomo, mandalo a starsene un po’ zitto, cosi non ti manda a puttane il business...Non è vero, magra?

ESCUCHA EL AUDIO DE ESTO ARTICULO EN ESPANOL:

Beppe Grillo, Cesena 26.9.2010 - video 2

Beppe Grillo, Cesena 26.9.2010 - video 1

martedì 28 settembre 2010

Once again in favour of Sakineh!

I'd like to address the following words to the Iranian leader, Mr. Ahmadinejad.


In the Holy Bible, when Abel was murdered by his brother Cain for jalousy, God spoke to Isreali people who claimed for revenge and said: "Shall anybody dare touching Cain!". Now, if United States were wrong in getting executed, by a deadly injection, Teresa Lewis, a self-confessing multi-murderer woman, guilty of having killed her husband and the little stepdaughter in order to collect insurance's money, and then found mentally ill, well, I'd like to ask You: do You really want to act the same way of Obama and the USA, which You and Your country are criticizing so much? I hope that You'll be more intelligent, as You recently showed during a speech of Yours at the UNO, when you have put on the desk, before starting to speak, both the Holy Bible and the Curan. If You really believe in those holy books of ancient wisdom, You wouldn't really let You be responsible of the same mistake of that sadistic Virginia's Governor. Nobody's got the right to cut off the living breath of another human being, only God could. Indeed, Bible itself teaches that God hates murder, from everywhere it comes and from every reason it is commited for. Remember the words of Jesus before the stoning to death of an adulteress. He said: "Only those of you who are sinless shall launch the first stone". Nobody did it because nobody on this earth has the right to execute another human being like a dog, how serious his crime may be, because none of us is sinless and our impurities don't allow us to step up as judges of others to the point of taking their life away. Human life belongs to God, not to man, because it was a God's gift, let's remember that!
So many women were stoned to death or hanged along the centuries, due to Islamic law, don't You think it's time, in the second millenium, to stop all that, to set finally a turning point, cultural, political, human, religious, as you prefer to call it, of real justice on this rotten world of ours? So, let your women live in peace, women who are the real heart of this planet, women who give birth to children, who take care of us when we are ill during our childwood, let's respect them as they are or one day you'll wake up with their whole blood streaming to You like a raging river...It's never too late for changing, to stop just before the abyss of inhumanity!

AUDIO EN ESPANOL:

ANCORA IN FAVORE DI SAKINEH!


Mi rivolgo al leader iraniano Ahmadinejad.


Nella Bibbia, quando Abele fu ucciso dal fratello Caino per gelosia, Dio si rivolse al popolo di Israele che reclamava vendetta e disse: "Nessuno tocchi Caino!". Ora, se l'America ha sbagliato a giustiziare, mediante iniezione letale, Teresa Lewis, una donna pluriomicida confessa, colpevole d'aver ucciso il marito e la piccola figliastra, per riscuotere il denaro dell'assicurazione, e in seguito risultata malata di mente, bene, Le chiedo: vuole Lei essere allo stesso livello di Obama e dell'America che Lei e il suo paese tanto criticate? Spero che Lei sia più intelligente, come ha dimostrato recentemente in un suo discorso all'ONU, quando prima di iniziare a parlare, ha messo sul tavolo sia la Bibbia che il Corano. Se Lei veramente crede nell'antica saggezza contenuta in questi 2 libri sacri, non si dovrebbe rendere responsabile dello stesso errore commesso dal sadico governatore della Virginia. Nessuno infatti ha il diritto di interrompere il soffio vitale di un altro essere umano, solo Dio puo' farlo a tempo debito. Anzi la Bibbia stessa ci dimostra che Dio detesta l'omicidio, da qualunque parte esso venga e per qualunque motivo esso possa essere compiuto. Si ricordi le parole di Gesu', il quale, interrogato di fronte alla lapidazione di un'adultera, disse: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Nessuno lo fece perchè nessuno al mondo puo' arrogarsi il diritto di giustiziare un altro essere umano come un cane, per quanto grave possa essere il suo delitto, poichè siamo tutti peccatori e la nostra impurità non ci permette di ergerci a giudici dei peccati altrui a tal punto da togliere la vita. La vita appartiene a Dio e non all'uomo, è Lui che ce l'ha data, ricordiamolo!
Con tante donne che la legge islamica, nei secoli, ha fatto lapidare a morte o impiccare, non crede sia giunto finalmente il momento, nel secondo millenio, di dare una svolta, culturale, politica, umana, religiosa, la chiami come vuole, di vera giustizia in questo nostro marcio mondo? Lasciate allora le vostre donne vivere in pace, donne che sono il vero cuore di questo pianeta, che mettono al mondo i figli, che ci curano da piccoli quando stiamo male, rispettatele per quello che sono se non volete che un giorno o l'altro il loro sangue ricada su di voi come un fiume in piena...Non è mai troppo tardi per cambiare, per fermarsi di fronte al baratro dell'inumanità!

lunedì 27 settembre 2010

Antecedentes Bloqueo económico a Cuba

Antecedentes del Bloqueo económico a Cuba por EE.UU.

El propósito de la política de EE.UU. con el bloqueo a Cuba ha sido, desde su implantación hace mas de tres décadas, imponerle a este pequeño país su voluntad mediante la coerción y la fuerza, a despecho de las normas del derecho internacional y en contra de la voluntad y decisión del pueblo cubano de defender su soberanía y el derecho a la autodeterminación. No han logrado su propósito, pero sin dudas, han causado considerables daños a la economía y al pueblo cubano.


Esta política no es nueva. La ambición de EE.UU. de dominar a Cuba, e incluso de anexarla, se remonta al siglo pasado, y fue defendida como política de Estado por Thomas Jefferson, James Madison y John Quincy Adams. Se consideraba a Cuba como "la fruta madura" que por su cercanía geográfica debía caer finalmente en manos de EE.UU.


A finales del pasado siglo, EE.UU. intervino en la Guerra Hispano-Cubana y al quedar derrotada España, asumió la gobernación de la Isla, permitiendo su independencia formal en 1902, sólo después de establecer la Enmienda Platt que le otorgaba el derecho de intervención en Cuba.


Posteriormente, se firmó el Tratado de Reciprocidad Comercial de 1903, que prácticamente abrió el mercado cubano a los productos norteamericanos, sin competencia. En 1934, se acordó un nuevo Tratado de Reciprocidad Comercial que abrió aún más el mercado cubano a los productos norteamericanos, ampliando el margen de preferencia arancelario a favor de EE.UU.


Las inversiones de capital norteamericano en la isla se multiplicaron y Cuba se convirtió, de hecho, en una colonia económica de los EE.UU. En 1959, estas inversiones superaban los 1000 millones de pesos, ocupando Cuba uno de los primeros lugares en la inversión norteamericana en América Latina.


Los EE.UU. implantan el bloqueo económico a Cuba a escasos meses del triunfo de la Revolución Cubana, cuando recién comenzaban a aplicarse medidas nacionalistas y de defensa de los intereses populares.


La naturaleza inhumana de este bloqueo impuesto al pueblo de Cuba se hace más evidente cuando se examinan las condiciones económico-sociales existentes en la sociedad cubana de entonces, heredadas de regímenes anteriores y que las nuevas autoridades se empeñaban en superar, como se desprende de las siguientes informaciones tomadas de fuentes oficiales, informes e investigaciones de especialistas de EE.UU. y de instituciones de la Iglesia en Cuba en los años previos al triunfo revolucionario.


En 1957, la población cubana era 6.2 millones de personas, de las que 4.1 millones se encontraba en edad laboral. De ellas, 1.8 millones, o sea, el 45% estaba empleada y la ocupación, incluyendo empleos parciales, alcanzaba el 65%, por lo que unas 738 mil personas en edad laboral carecían de empleo. De las 194 mil mujeres que se declaraban como ocupadas, el 75% lo hacía en labores domésticas.


Aún cuando el salario mínimo oficial establecido para los trabajadores era de 80-85 pesos mensuales en áreas urbanas y 75 pesos en áreas rurales, la realidad era que el 75% de los trabajadores urbanos percibían menos de la mitad del salario. La situación en áreas rurales era aún mas crítica. El sector agrícola empleaba el 47.4% de la población.


En el país existía una alta concentración y diferenciación del ingreso. El 50% de la población con rentas bajas percibía el 10.8% de los ingresos, mientras que el 5% con entradas altas, recibía el 26.5% de estos. Un reducido número de personas y empresas, principalmente de intereses de EE.UU., poseían las industrias existentes en el país, cuyo mayor peso era la industria azucarera, así como eran dueños del transporte, los recursos minerales, etc. y la mayor parte de la tierra.


El 75% del área agrícola era controlada por unos 25 mil terratenientes y de ellos. el 10% concentraba el 45% de la tierra, mientras que, por otra parte, existían unas 200 mil familias campesinas de las cuales, vivían en condiciones de extrema pobreza unas 140 mil familias .Había mas de 600 mil obreros agrícolas y unos 100 mil obreros azucareros. El 64% de los agricultores no eran propietarios de las tierras que trabajaban y se veían obligados a pagar renta.


En 1958, más de 2 millones de personas en Cuba eran analfabetas o semianalfabetas. El 23.6% de la población mayor de 10 años y en áreas rurales alcanzaba el 4l.7%; más de 600 mil niños no disponían de escuelas, mientras que el 58% de los maestros estaban desempleados. Solo el 45.9% de los niños en edad escolar estaban matriculados; el 50% de ellos no asistían a clases y solo el 6% llegaba al 6to. grado, mientras que el nivel escolar en mayores de 15 años era inferior a tres grados.


El 51.4% de la población vivía en zonas urbanas. En la capital, La Habana, residía el 20.7% de la población y contaba con 13 barrios marginales en que se concentraba el 8% de la población capitalina. Entre las zonas urbanas y rurales y, en particular, entre la capital y el resto del país existían sustanciales diferencias en las posibilidades de empleo, educación, salud y, en general, en el nivel y condiciones de vida de la población.


En la esfera de la salud, la capital de la República de Cuba concentraba el 61% de las camas de hospital y el 65% de los médicos. El país contaba con 6500 galenos para una cobertura de 1067 habitantes por médico. En La Habana ésta era de 361 habitantes y en el resto 2378 habitantes por médico. En zonas rurales existía un solo hospital y solo el 18% de la población recibía atención médica gratuita.


La esperanza de vida se estimaba en 62.3 años; la mortalidad infantil alcanzaba tasas de 60 por 1000 nacidos vivos y la materna índices de 118 por 10000. La tasa de mortalidad por gastroenteritis era de 41.2 por cien mil y la de tuberculosis 15.9 por cien mil. En zonas rurales, el 36% de la población padecía de parásitos intestinales, el 31% paludismo, el 14% había padecido o padecía de tuberculosis y el 13% de tifoidea. Adicionalmente, las condiciones de alimentación en zonas rurales eran críticas, donde solo el 4% de la población consumía carne, menos del 1% pescado, 2.1% huevos, 11.2% leche y 3.4% pan, consistiendo la dieta básica en arroz, frijoles y tubérculos.


En la vivienda, el 22% en áreas urbanas poseía instalaciones de agua y, en áreas rurales, solo el 8.1%. Solo el 10% de las viviendas rurales disponía de electricidad. Alrededor del 46.6% de las viviendas del país se encontraba en estado ruinoso, 75.2% en áreas rurales. Solo el 33% de las viviendas del país eran de mampostería y el 42.8%, en áreas urbanas, disponía de instalaciones sanitarias de uso exclusivo.


La producción nacional respondía casi exclusivamente al perfil mono-exportador azucarero, con una estructura productiva carente de integración, por lo que el país dependía, en gran medida de la importación, para el funcionamiento de la economía.


El comercio exterior tenía una alta concentración en el mercado estadounidense, (64.5% de las exportaciones y 73.5% de las importaciones como promedio en los años 1954-58) consecuentemente, dependía de este mercado en cuanto a los ingresos en divisas, tecnología, equipos, piezas de repuesto, combustibles, materias primas, bienes industriales y alimentos. Prácticamente todo el equipamiento existente en el país procedía de EE.UU.


Una ruptura abrupta de los vínculos económicos tradicionales de Cuba con los EE.UU., como fue el bloqueo impuesto por este país a Cuba, supondría hacer colapsar la débil economía cubana.


(Extractos de "Antecedentes del Bloqueo económico".)
Por: Lic. Alejandro Aguilar.
Investigador Titular, Instituto Nacional de Investigaciones Económicas.

Fuente: http://www.cubavsbloqueo.cu/

Movimento 5 Stelle: Il Programma

A little bit of humor! :-)

martedì 21 settembre 2010

REFLECTIONS BY COMRADE FIDEL

WHO WANTS TO BE IN THE GARBAGE DUMP?

Today, by mere chance, I remembered that the OAS still exists, when I read a cable posted on the Internet which contained an article by Georgina Saldierna, published in La Jornada, titled “Insulza rules out the possibility of re-admitting Cuba into the OAS”. No one even remembered the OAS. Note how retrograde this line of reasoning is.
Yesterday, the Secretary General of the Organization of American States (OAS), Jose Miguel Insulza, dismissed the possibility of immediately re-admitting Cuba into this multilateral organization because there is no consensus on the matter among its members, among other reasons.
In this connection, Insulza remarked that, for full re-admission into the OAS, one of the requisites Cuba would have to meet is adhering to the norms of the organization, including the Inter-American Democratic Charter and the Convention on Human Rights.
If this isn’t comical enough, read Antonio Caño’s article, published in El Pais on February 21, 2008, titled “Cuba’s Isolation only Serves the Purpose of Perpetuating the Agony of the System.”


“One of the most respected voices among Cuban exiles, businessman Carlos Saladrigas (Cuba 1948) hopes that Fidel Castro’s resignation could represent “the open door for permanent changes” and asks the Cuban community in Miami and the Government of the U.S. to act “cautiously” and with a “spirit of reconciliation”, to avoid losing this opportunity.”
“Saladrigas, who is President of a small organization known as the Cuba Study Group, which is composed by other political associations and human rights organizations known as Consenso Cubano, has spent millions of his private funds in the last few years in order to plant the seeds for a modern and centrist alternative to the radical leadership that used to dominate the Cuban exile community in the U.S. In the leadership vacuum in which Miami found itself after the death of Jorge Mas Canosa, Saladrigas is a respected voice in intellectual circles and listened by the media and foreign diplomats.”

REFLEXIONES DEL COMPAÑERO FIDEL

¿QUIÉN QUIERE ENTRAR EN EL BASURERO?

Por casualidad me enteré de que la OEA existía, al leer hoy un cable de Internet con el artículo de Georgina Saldierna, publicado en La Jornada, titulado “Descarta Insulza que Cuba pueda ser reaceptada de inmediato en la OEA”. Nadie se acordaba de ella. Véase el carácter antediluviano del argumento.
“El secretario general de la Organización de Estados Americanos (OEA), José Miguel Insulza, descartó ayer que Cuba se pueda reincorporar de inmediato al organismo multilateral, entre otras razones porque no hay consenso sobre el tema entre sus miembros.”
“Por su lado, Insulza consideró que un requisito que tendría que cumplir Cuba para su plena reincorporación a la OEA es atender las normas de la organización, entre las cuales se incluye la Carta Democrática Interamericana y la Convención de Derechos Humanos.”
Si no es suficiente para divertirse, vea el artículo de Antonio Caño, de El País el 21 de febrero de 2008, “El aislamiento de la isla sólo sirve para perpetuar la agonía del régimen”.


“Una de las voces más autorizadas del exilio cubano, el empresario Carlos Saladrigas, confía en que la dimisión de Fidel Castro puede ser ‘la puerta que abre definitivamente al cambio’ y pide a la comunidad cubana de Miami y al Gobierno de Estados Unidos que actúen con ‘prudencia’ y con ‘voluntad conciliadora’, con el fin de no desaprovechar esta oportunidad.


“Saladrigas, que preside una pequeña organización llamada Grupo de Estudios Cubanos, integrada en un colectivo de otras asociaciones políticas y de derechos humanos conocido como Consenso Cubano, ha gastado en los últimos años millones de su fortuna particular para poner en marcha un embrión de alternativa moderada y centrista a los viejos dirigentes radicales que dominaban la comunidad cubana en Estados Unidos. En el páramo de liderazgo en que quedó Miami tras la muerte de Jorge Mas Canosa, Saladrigas es una voz respetada entre los círculos intelectuales, y escuchada por los medios de comunicación y los diplomáticos extranjeros.
“En una conversación telefónica desde la República Dominicana, Saladrigas declaró: ‘seguir aislando a Cuba sólo sirve para perpetuar la agonía del régimen.’

venerdì 17 settembre 2010

Beppe Grillo parla delle finte malattie create dalle case farmaceutiche

Attenzione, non crediamo a tutto quello che ci propinano le case farmaceutiche, e di conseguenza anche i medici. Impariamo a informarci correttamente, oggi Internet ce ne dà la possibilità. La corretta informazione è il primo passo verso la prevenzione!

mercoledì 15 settembre 2010

Cambiare il corso degli eventi umani è ancora possibile. Riflettiamoci.

Davide Russo Diesi è un "contattato" (o walk-in) che ci sta mettendo in guardia sui pericoli che l'umanità sta correndo se proseguirà sulla strada che ha intrapreso. Si tratta di parole di una conoscenza e saggezza provenienti da dimensioni superiori alla nostra, che non troviamo sui libri, parole di una verità che possiamo "sentire" tutti se ci mettiamo in ascolto di noi stessi, perchè si trova in fondo al cuore di ognuno. Dobbiamo riscoprire l'armonia con Dio e l'unità con tutti i nostri simili, come fa un branco di pesciolini che si muove in sincrono a formare un unico organismo. Questa armonia si ottiene con la preghiera, che ci mette in contatto con il nostro io e nello stesso tempo ci connette col tutto, cioè Dio. Dobbiamo lasciarci guidare dal sentimento dell'amore se vogliamo ottenere l'ascensione da esseri di terza dimensione, status in cui siamo attualmente, a esseri di luce di quarta e quinta dimensione e per fare ciò dobbiamo elevare la nostra frequenza vibrazionale. Questo sta già accadendo in molti esseri umani nel mondo ma il numero non è ancora sufficiente. Infatti la massa critica affinchè avvenga il salto vibrazionale del pianeta non è ancora stata raggiunta. Quindi occore: armonia universale e mettersi in sincronia col tutto attraverso la meditazione. E' molto importante per il futuro del pianeta e di tutti noi esseri umani che lo abitiamo. Le tecniche di meditazione sono varie e Davide le insegna nelle sue numerose videoconferenze, disponibili gratuitamente in rete su Youtube e Vimeo. Per ulteriori informazioni vi rimando al sito: http://www.2012annodiluce.com/ . Il futuro insomma è in mano nostra ed è tutta una questione di consapevolezza. Riflettiamoci.





Davide Russo Diesi - Conferenza a Fontaniva (PD) from Davide Russo Diesi on Vimeo.

lunedì 13 settembre 2010

THE SILENT PRIDE (audio)

THE SILENT PRIDE: OBSCURED DRAMA OF CUBAN EXPATRIATES.

By Lioneisy Savon.


I'll tell you the emblematic story of the Cubano abroad.
Usually, the Cubano has in its DNA, one theatrically dramatic side, and when he comes out of his country, he tends to speak ill, of Cuba, saying that there is hunger, they are mistreated, no one is free and that there is dictatorship... And yet, that there aren't clothes, they live badly, they cannot talk too much of what happens in the country, or they are imprisoned... And yet, that Fidel is a killer who has sent to death, a group of people, only because they were against the system... The Cubano makes of everything a drama, he violates souls and hearts but then at the end... it is a whole pathetic strategy, as though a very good one...they are all lies, as though well-told ones. At the end, when the prey falls in their trap, the Cubano begins to say. "You know, I do not have money, life is hard here...". And when he gets what he wants, he goes immediately to drink beer, or in Disco, because only this way he feels satisfied.
Then, however, when he hears the word of Fidel, his heart begins to fly to 100, for the emotion and pride... Pity that outside, those pride and emotion, are not shown at all, because usually, the Cubano is emotionally coward, he is afraid to openly show what he feels. What he hides abroad with so much care is his sense of belonging to the Cuban community, the sense of his homeland, the immense love for its unique and beautiful island, a flower born among the pain of a strong and united people, who have had the courage to defend their ideas to any price.
The Cubano abroad knows that he has a dirty conscience but he cohabits with this deep and tremendous feeling, keeping it well hidden inside. It is a huge remorse which doesn't give him peace, so that, to be able to hide it, and to succeed better in his maskerade, he needs to talk badly again about Cuba and Fidel. And so his remorse increases, the vicious circle is closing. In fact, deep in his heart, he wishes only to go back to his island, but he cannot... And this is the harsh truth, it is what really hurt him. He knows that there isn't rose without thorns, he regrets its unique and irreplaceable beauty. Nobody sees when in the night he goes to bed and remember the past. How many tears fall on his face, how much nostalgia! But he knows that it is late to go back. Fault of his lies, of its ambition to become rich, to live a different life which not belongs to him... Now he realizes it... What a shame! Is this is what he collected?
There are many Cubans who badly live abroad. For example, the graduation diploms they achieved in homeland often are not recognised in many European countries. Cuba is blocked 360 degrees, isolated from each side, from the air and sea. Many cuban expatriated women consider themselves lucky if they succeed to get an humble and honest job, as domestic caretakers, to be slave of others just to get themselves the daily food. Also, in the bottom of their heart, they are sorry of their outgoing and of conspiring against their country. But we know, Cubanos could sell even their mother for a little money!
Cubanos speculators, servants of the world and not of their own country! Why don't we want to finally realize that they are using us only to make war to Cuba and to its uncomfortable – because accomplished! - ideal of society? Otherwise there would be no Cubanos to live in any foreign country. We let them treat us as marionettes... Shame! What have served the lessons that we were given our bigs, from Fidel to El Ché, from Camilo Cienfuegos to Josè Martì?! Oh my God, what a sadness!

EL ORGULLO MUDO (audio)

domenica 12 settembre 2010

Blogspot: Friends of Peltier: Cuban 5: Danny Glover Visits Gerardo Hernandez

Blogspot: Friends of Peltier: Cuban 5: Danny Glover Visits Gerardo Hernandez: "Image via WikipediaDanny Glover Visits Gerardo Hernandez On Sunday August 8, renowned actor Danny Glover visited Gerardo Hernandez at USP V..."

L'ORGOGLIO MUTO (audio)

L'ORGOGLIO MUTO: IL DRAMMA OSCURATO DELL'ESPATRIATO CUBANO

di Lioneisy Savon

Vi racconterò la storia emblematica del cubano all'estero.

Generalmente il cubano ha nel suo DNA un lato teatralmente drammatico e quando esce dal suo paese tende a parlare male di Cuba, dicendo che lì si passa la fame, si viene trattati male, non si è liberi e che c'è la dittatura...E ancora che non ci sono vestiti, che si vive male, che non si può parlare troppo di quello che succede nel paese sennò ti mettono in prigione...E ancora, che Fidel è un assassino che ha mandato ad uccidere un gruppo di persone solo perchè si erano ribellate al sistema...Insomma fanno di ogni cosa un dramma, infrangono anime e cuori ma poi alla fine...è tutta una strategia della pietà ben congegnata...tutte bugie ben raccontate! Alla fine quando la preda cade nella sua trappola il cubano comincia a dire: "sai, non ho soldi, qui la vita è dura"...E quando ottiene ciò che vuole se ne va subito a bere birra o in discoteca perchè solo così si sente soddisfatto.

Poi però, quando sente la parola di Fidel, il suo cuore comincia a battere a 100 per l'emozione e l'orgoglio...Solo che al di fuori quest'orgoglio e questa emozione non traspaiono, non si vedono perchè generalmente il cubano è emozionalmente codardo, ha paura di dimostrare apertamente quello che sente. Ciò che all'estero sopisce con tanta cura è il suo senso di apppartenenza al popolo cubano, il suo senso della patria, l'amore immenso per la propria unica e bellissima isola, un fiore nato dalle sofferenze di un popolo forte e unito che ha avuto il coraggio di difendere le sue idee a qualunque costo.

Il cubano all'estero sa di avere la coscienza sporca ma convive con questo sentimento profondo e tremendo tenendolo ben nascosto dentro. E' un rimorso immenso che non gli da pace, così che per riuscire a nasconderlo e a meglio camuffarsi sente il bisogno di parlare di nuovo male di Cuba e di Fidel. E così il rimorso aumenta, il circolo vizioso si chiude. In realtà in cuor suo egli desidera solo tornare nella sua isola ma non può...e questa è la cruda verità, è ciò che gli fa veramente male. Egli sa che non c'è rosa senza spina, ne rimpiange la bellezza unica e insostituibile.
Nessuno lo vede quando la notte va a letto e si ricorda del passato. Quante lacrime scendono sul suo viso, quanta nostalgia! Ma lui sa che è tardi per tornare indietro. Colpa delle sue menzogne, della sua ambizione di diventare ricco, di vivere una vita diversa che non gli appartiene...Ora se ne rende conto...Che pena! E' questo ciò che ha raccolto?

Sono molti i cubani che all'estero vivono male. Ad esempio i titoli di studio che hanno conseguito in patria spesso non sono riconosciuti in molti paesi europei. Cuba è bloccata a 360 gradi, isolata da ogni lato, dall'aria e via mare. Molte donne cubane espatriate si ritengono fortunate se riescono a impiegarsi umilmente e onestamente come badanti, per essere le serve di altri per poter mangiare. Anche loro in fondo in fondo sono pentite di essersene andate e di aver cospirato contro il proprio paese. Ma si sa, il cubano per un pò di soldi venderebbe anche sua madre!

Cubani speculatori, servi del mondo e non del proprio paese! Ma ci vogliamo rendere conto una buona volta che si stanno servendo di noi solo per fare guerra a Cuba e al suo scomodo, in quanto realizzato, ideale di società? Altrimenti non esisterebbe alcun cubano a vivere in nessun paese straniero. Ci facciamo trattare come marionette, che vergogna! A cosa sono servite le lezioni che ci hanno impartito i nostri grandi, da Fidel al Che', da Cienfuegos a Martì?! Dio mio, Che tristezza!

Cile, 11 settembre ’73

L’ultimo discorso del presidente cileno Salvator Allende da Radio Magallanes.

Cile, 11 settembre ’73

Crisis mundial - Manuel Riesco - CENDA Chile: Brechas

Crisis mundial - Manuel Riesco - CENDA Chile: Brechas: "Algunos se extrañarán que durante los primeros meses del gobierno de centro derecha, el país no haya cesado de discutir los temas que más in..."

sabato 11 settembre 2010

CASTRO MALINTERPRETADO DE PERIODISTAS



AQUI ESTA CLARA LA MENTIRA EN EL ARTICULO DEL PERIODISTA ITALIANO Y LA VERDAD DE LAS PALABRAS ORIGINALES DE CASTRO.


No hay ningun misterio. Esta es la verdad sobre la entrevista de Fidel de
esta mañana - ¡Qué extraño en pocas horas ya' estado alrededor del
mundo - no las payasadas que hablan hoy los varios noticieros italianos!
EN DEFENSA DE LA VERDAD! EN DEFENSA DE FIDEL CASTRO SIEMPRE, contra los
periodistas carneros y mentirosos que como las almas del purgatorio vagan en red chupando el alma de las personas, asì endiablados de dinero y poder que por una notìcia pueden vender aunque su madre!


Ahora leen las verdaderas palabras de Fidel.

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Cada vez son más graves y repetidas las crisis económicas, afirma el ex
presidente.


Me malinterpretaron; lo que ya no sirve es el sistema capitalista de EU: Castro


Periódico La Jornada
Sábado 11 de septiembre de 2010, p. 24
La Habana, 10 de septiembre. “Mi idea, como todo mundo conoce, es que el
sistema capitalista ya no sirve a Estados Unidos ni al mundo, al que conduce de crisis en crisis, que son cada vez más graves, globales y repetidas. Cómo podría servir semejante sistema para un país socialista como Cuba.”


Con estas palabras el líder revolucionario Fidel Castro aclaró este viernes ante estudiantes de la Universidad de La Habana que el periodista Jeffrey Goldberg, de la revista estadunidense The Atlantic Monthly, malinterpretó declaraciones hechas durante una entrevista, algunos de cuyos extractos fueron difundidos el martes y miércoles pasados.

CASTRO MALINTERPRETADO (audio)

La entrevista de Castro malinterpretada en articulo de periodista italiano

Y ahora leen como la verdad esta manipulada en el articulo de esto periodista italiano:

www.dailyblog.it/economia-comunista-cuba-non-funziona-castro-ritratta/11/09/2010

L'intervista originale a Castro (in inglese) di Jeffrey Goldberg (audio)


L'intervista originale a Castro (in inglese) di Jeffrey Goldberg


Fidel: 'Cuban Model Doesn't Even Work For Us Anymore'
Sep 8 2010, 12:00 PM ET


There were many odd things about my recent Havana stopover (apart from the dolphin show, which I'll get to shortly), but one of the most unusual was Fidel Castro's level of self-reflection. I only have limited experience with Communist autocrats (I have more experience with non-Communist autocrats) but it seemed truly striking that Castro was willing to admit that he misplayed his hand at a crucial moment in the Cuban Missile Crisis. (You can read about what he said toward the end of my previous post - but he said, in so many words, that he regrets asking Khruschev to nuke the U.S.).

Even more striking was something he said at lunch on the day of our first meeting. We were seated around a smallish table; Castro, his wife, Dalia, his son; Antonio; Randy Alonso, a major figure in the government-run media; and Julia Sweig, the friend I brought with me to make sure, among other things, that I didn't say anything too stupid (Julia is a leading Latin American scholar at the Council on Foreign Relations). I initially was mainly interested in watching Fidel eat - it was a combination of digestive problems that conspired to nearly kill him, and so I thought I would do a bit of gastrointestinal Kremlinology and keep a careful eye on what he took in (for the record, he ingested small amounts of fish and salad, and quite a bit of bread dipped in olive oil, as well as a glass of red wine). But during the generally lighthearted conversation (we had just spent three hours talking about Iran and the Middle East), I asked him if he believed the Cuban model was still something worth exporting.


"The Cuban model doesn't even work for us anymore," he said.


This struck me as the mother of all Emily Litella moments. Did the leader of the Revolution just say, in essence, "Never mind"?

I asked Julia to interpret this stunning statement for me. She said, "He wasn't rejecting the ideas of the Revolution. I took it to be an acknowledgment that under 'the Cuban model' the state has much too big a role in the economic life of the country."

giovedì 9 settembre 2010

Recibe Cuba amplio apoyo en la OMC (audio)

Recibe Cuba amplio apoyo en la OMC

Recibe Cuba amplio apoyo en la OMC en su denuncia a los Estados Unidos por el reiterado incumplimiento del dictamen con relación a la Sección 211.




GINEBRA, 31 de agosto de 2010.- La delegación de Cuba realizó hoy una contundente denuncia a los Estados Unidos en la reunión del Órgano de Solución de Diferencias de la Organización Mundial del Comercio, por el reiterado incumplimiento del dictamen correspondiente de dicho órgano con relación a la Sección 211 de la Ley Ómnibus de Asignaciones estadounidense del año 1998. En el referido dictamen se determinó la incompatibilidad de varias disposiciones incluidas en la Ley con el derecho internacional aplicable en materia de propiedad intelectual.


Como en encuentros precedentes, los representantes de los Estados Unidos reiteraron su retórica de que la Administración Obama se mantiene trabajando con el Congreso a fin de adoptar las medidas legislativas adecuadas para resolver este diferendo que ha permanecido inalterable en la agenda del órgano durante ocho años.


Países como la India, Ecuador, China, Brasil, Venezuela, Vietnam, Uruguay, Paraguay, México, Argentina, Angola y Nicaragua manifestaron su preocupación por el precedente negativo que genera para el Sistema Multilateral de Comercio la falta de voluntad de los Estados Unidos en el cumplimiento de sus obligaciones y extendieron su apoyo a la posición defendida por Cuba.


El Embajador de Cuba en Ginebra, Rodolfo Reyes Rodríguez, enfatizó que “el sistema que se concibe para que las diferencias se resuelvan en un breve plazo, de un modo estructurado, de manera que puedan evitarse efectos perjudiciales al comercio y atenuar así los desequilibrios entre actores fuertes y débiles, haciendo que se respeten normas, y que no prime la fuerza, ni la unilateralidad, se ve gravemente afectado cuando se ignoran los fallos del Órgano”.


El representante cubano subrayó la gravedad del hecho que se pongan en vigor leyes dirigidas a usurpar a terceros marcas comerciales debidamente registradas. Reyes Rodríguez en las conclusiones de su intervención, condenó el desprecio evidente al sistema por parte de un poderoso Estado y destacó que el principal recurso para enfrentar el ejercicio de la fuerza y la transgresión al derecho internacional será siempre la reivindicación ética de la justicia. (Cubaminrex-Misión de Cuba en Ginebra).




Fuente: www.cubavsbloqueo.cu

PENA SOSPESA A SAKINEH IN ATTESA REVISIONE PROCESSO

HURRA! PER IL MOMENTO TIRIAMO TUTTI UN SOSPIRO DI SOLLIEVO. MA HO L'IMPRESSIONE CHE IL SUO CALVARIO NON SIA ANCORA FINITO. L'AUSPICIO E' CHE LE AUTORITA' IRANIANE SI RENDANO CONTO UNA VOLTA PER TUTTE CHE L'ADULTERIO NON PUO' ESSERE PUNITO CON LA PENA DI MORTE PER LAPIDAZIONE, COSI' CHE SAKINEH POSSA ESSERE DEFINITIVAMENTE LIBERATA. PURTROPPO IL SUO AVVOCATO HA GIA' RESO NOTO CHE LA POLIZIA SEGRETA AVREBBE FATTO IRRUZIONE NOTTETEMPO NEL SUO STUDIO FACENDO SPARIRE ALCUNI IMPORTANTI DOCUMENTI GIUDIZIARI PRECEDENTI CHE SCAGIONAVANO SAKINEH DALL'ACCUSA DI COMPLICITA' NELL'OMICIDIO DEL MARITO. MAH, SPERIAMO BENE E SOPRATTUTTO CONTINUIAMO A PREGARE PER LEI.

Audio - Deploran en Francia prolungacion del bloqueo contra Cuba

Deploran en Francia prolungacion del bloqueo contra Cuba

FRANCIA, 6 septiembre de 2010.- Asociaciones de solidaridad en Francia con Cuba deploraron en sendos comunicados la decisión del Gobierno de Estados Unidos de prolongar el “criminal bloqueo” impuesto contra la Isla en las últimas cinco décadas.

CubaSí France Provence, y Cuba Moncada, subrayaron que el presidente norteamericano, Barack Obama, carece de argumentos para seguir con su política de cerco económico, financiero y comercial a la Mayor de las Antillas.

La defensa de la independencia, soberanía y la decisión de su pueblo de escoger un modelo, son los elementos que provocan esa actitud obsoleta y prepotente de Washington, argumentaron.

A pesar de las declaraciones de su campaña electoral y del comienzo de su mandato, el mandatario estadounidense continúa con la misma política de sus antecesores, apuntaron.

Al mismo tiempo, calificaron de absurdas las razones expuestas por la Casa Blanca para prorrogar el bloqueo otro año más en razón de “los intereses nacionales de Estados Unidos”.

Las dos agrupaciones subrayaron que jamás Cuba ha representado una amenaza para la seguridad nacional norteamericana y por el contrario fue objeto de atentados terroristas y acciones para destruir su economía, nacidas en suelo del gigante del Norte.

Fuente: Cubaminrex - Embacuba Francia - PL

La salud publica en Cuba (audio)

La salud publica en Cuba

CUBA, CON MEJORES INDICADORES DE SALUD QUE PAISES DESARROLLADOS


CUBA, 30 de junio de 2010.- Los indicadores de mortalidad infantil en Cuba, tanto en el primer año de vida como en los menores de cinco años, "son mejores que los que uno puede encontrar en países desarrollados con ingresos nacionales muy superiores", afirmó en La Habana el doctor Chok-wan Chan, presidente de la Asociación Mundial de Pediatría (IPA, por sus siglas en inglés), al intervenir ayer en el Taller Internacional Experiencias en la Atención a la Salud Infantil.


"Cuando comparo las estadísticas de salud de los Estados Unidos con las cubanas, estas son superiores", razón por la cual consideró que Cuba es un "buen ejemplo" en el logro de indicadores positivos, como resultado de la voluntad política del Gobierno revolucionario, su sistema de salud universal y gratuito, el nivel educacional alcanzado por toda la población, y la actitud proactiva de sus profesionales.


En las palabras de clausura del Taller, la doctora Elizabeth Mason, directora del Departamento de Salud Infantil y del Adolescente de la Organización Mundial de la Salud, dijo ante delegados de diez países de la región, que solo conocía otro sistema de salud "tan bueno como el cubano", y aludió al de Inglaterra.


Precisó que si se analizan los recursos monetarios que se invierten en salud anualmente por los británicos con los que emplea Cuba, "es como comparar una gota de agua con una enorme reserva".




Fuente: www.cubavsbloqueo.cu

mercoledì 8 settembre 2010

Il video che Emilo Fede vorrebbe fare sparire

Berlusconi and policewoman

Would you let in the hands of a man like this, your house keys, your wallet, your children?
Italians have left in his hands a whole country, their future, the value of their own lives and those of their children! What an unbelievable trust's mistake!

L'Italia di Berlusconi vista dall'esterno

sabato 4 settembre 2010

Say no to the barbarity of honour killing !

Chi ha fatto questo a Du'a Khalil Aswad possa marcire all'inferno!

Photobucket

CONTRO IL DELITTO D'ONORE NEI PAESI ISLAMICI !

"Non fa nulla se le foto non sono in buona qualità...anzi forse è anche meglio.
Questa giovane donna si chiama Du'a Khalil Aswad ed è stata lapidata in Iraq.
LAPIDATA!
In soldoni è stata buttata per terra e colpita con grossi sassi e mattoni fino a farla morire tra atroci sofferenze.
All'inizio la povera ragazza ha cercato di coprirsi la testa...ma la difesa è durata poco, le grosse pietre le hanno schiacciato la testa.
Il tutto è durato 30 interminabili minuti.


Vi starete chiedendo il perchè Du'a Khalil Aswad ha dovuto subire una tortura simile...
La famiglia della ragazza era di religione Yezidi, il suo fidanzato era Mussulmano Sunnita.
Gli Yezidi - una setta gnostica che unisce insegnamenti islamici con le religioni persiane - disprezzano i sunniti, i sunniti odiano gli Yezidi.


Quindi la povera ragazza è stata lapidata per questioni di religione.
Io non smettero' mai di dirlo....le Religioni sono la più grande sventura dell'Umanità.
In nome di Dio sono avvenute ed avvengono le peggiori atrocità.


Ora fate attenzione!!!
Il video qui sotto riprende la lapidazione di Du'a.
Attenzione perchè sono le immagini più crudeli e schifose che abbia mai visto.
Se non avete uno stomaco forte NON GUARDATELO !!!!
Fortunatamente la scarsa qualità mitiga l'orrore...se così si puo' dire....


http://www.youtube.com/watch?v=RoOg7Dnl6lc


http://www.youtube.com/watch?v=G_ZWTx-QUj4


PS: sono questi i momenti in cui spero con tutte le mie forze che un astronave atterri nel mio giardino.
Che abitanti di un altra Galassia mi prendano e mi portino via da questo mondo che l'uomo ha trasformato in un teatro dell'orrore...a confronto del quale l'Inferno dantesco è un parco giochi per bambini!!!!"




(Fonte: Decorazionisegrete.blogspot.com)

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