La finta sanità gratuita italiana

Dalla legge 833 del 1978 che istituiva il SSN, all'ipocrita sistema attuale delle ASL, il diritto originario alla salute per tutti, anche ai meno abbienti, in Italia non è più garantito o è tale solo sulla carta.

L'ipocrisia più grande sta nell'esporre, a livello interno, europeo e internazionale, un diritto acquisito di legge, quello dell'accesso gratuito alle prestazioni sanitarie per i meno abbienti, che in realtà non esiste più da tempo.

Gli impiegati della Sanità sono sempre più scortesi, rilasciano malvolentieri quelle informazioni che invece sarebbero utili ai cittadini per far valere appieno il loro diritto alla salute.

Non parliamo poi del trattamento riservato agli extracomunitari che, per quanto riguarda l'informazione circa i loro diritti, il più delle volte vengono discriminati o devono sopportare ulteriori vessazioni burocratiche (basti pensare all'autocertificazione, che per i cittadini stranieri di fatto non è applicata perchè, per usufruirne, devono prima presentare tutta una serie di altri documenti).

Insomma, ormai anche il diritto alla salute nel nostro Paese è diventato un privilegio, al quale usufruiscono solo coloro che col passaparola si sono idealmente iscritti al fantomatico club dei diritti, quello composto da parenti, amici e amici degli amici di chi ricopre i posti chiave del  sistema.

Mi rivolgo agli impiegati della Sanità (a quelli particolarmente scortesi e non a tutti, ovviamente): fatevi un esame di coscienza e rispondete a questa semplice domanda: prima di essere assunti cosa avete dovuto fare, un corso di cattiveria, uno di discriminazione razziale o entrambi? Si, perchè fate schifo voi e anche chi vi paga.

Questi tempi sono duri per tutti, ma almeno voi un lavoro fisso l'avete e dovreste ringraziare il cielo per questo, a differenza di tanti poveri disgraziati, anziani, disoccupati, stranieri, malati gravi, che avete il dovere di aiutare, se non con spirito caritatevole, almeno secondo lo spirito della L. 833/78 che, in caso non lo sapeste, è ancora in vigore.