martedì 30 agosto 2011

SCOPERTE FONTI DI ENERGIA INFINITA, NUOVA ERA UMANA

1. ENERGIA DALLE MAREE

Una delle 10 turbine marine installata nello stretto di Islay,
in Scozia. L'impianto, da 10 megawatt, fornisce energia
a 10 mila abitazioni sfruttando la sola energia delle maree.




SCOZIA: installata la turbina più grande del mondo per ricavare energia dalle maree

L'impianto è alto 22,5 metri, pesa 130 tonnellate e può garantire corrente per almeno un migliaio di abitazioni.

TURBINA DA RECORD - I mari sono in perenne movimento: onde, maree e correnti oceaniche. L'Atlantis Resources Corporation, leader mondiale nello sviluppo di tecnologie sostenibili per la produzione di energia dal mare, prova a rubare un po' di energia a questi fluidi in movimento. La turbina sfrutta i flussi d'acqua generati dalle maree ed è la più grande e potente mai realizzata: la AK1000. E' stata installata sui fondali al largo delle coste scozzesi presso l'European Marine Energy Centre (EMEC) di Orkney e infine collegata in rete. La super-turbina è in grado di generare fino a un 1 MW di energia elettrica ad una velocità dell'acqua di 2,65 metri al secondo. Quanto basta per garantire energia a mille abitazioni.

ENERGIA DALL'OCEANO - Non è solo più teoria e nemmeno semplice sperimentazione, ma quello che succede sulle coste scozzesi: elettricità che arriva dalla potenza dell'oceano. AK1000 è alta come un palazzo di sette piani ed è munita di due serie di pale dal diametro di 18 metri. Queste compiono appena sei-otto rotazioni al minuto il che comporta un disturbo minimo per la popolazione marina. E' stata sviluppata appositamente per resistere a condizioni climatiche difficili, alle onde impetuose e alle maree imponenti che di certo non mancano davanti a queste coste. Proprio il riflusso e le onde delle maree saranno utilizzate dalla mega-turbina.

NUOVA ERA - «La AK1000 non è solo per la nostra compagnia un'importante pietra miliare, ma anche per l'industria elettrica marina di tutto il Regno Unito», spiega Timothy Cornelius, a capo di Atlantis. «E' il culmine di un lavoro di progettazione e costruzione durato dieci anni e l'inizio di un nuovo boom industriale, come è accaduto tempo fa con lo sviluppo dei giacimenti di petrolio e di gas nel Mare del Nord», ha sottolineato Cornelius.


Maree e acque salate, la nuova energia

In una situazione incerta come quella attuale, con petrolio e gas che già scarseggiano, bisogne­rà ricorrere sempre più alle energie rinnovabili. È anche per questo, che la Ue si è data per il 2020 un obiettivo molto ambizioso: almeno il 20% del­l’energia dovrà essere tratta da fonti rinnovabili. Il vento, il sole, il calore geotermico nascosto sot­to la crosta terrestre. E il mare. Gli oceani, che co­prono il 75% della terra. E che di energia trabocca­no, ma sono anche custodi gelosi ed esosi, giac­ché i loro segreti costano. Già nel 1607, nella Nuo­va Scozia canadese, un mulino azionato dalle ma­ree produceva 25-75 Kilowatt/ora. Nel 1799, ci si provò anche in Europa. Nel 1909, un porto della California fu illuminato dall'energia «rubata» alle onde. Poi, un lungo silenzio. Fino a pochi anni an­ni fa, quando partirono le prime turbine sottoma­rine, i «mulini a vento degli oceani» che con le loro eliche trasformano l'energia idraulica in mec­canica e poi — attraverso un convertitore — in energia elettrica.

Principio semplice: il volume, la densità dell'acqua, sono 800-850 volte maggiori di quelli dell'aria, e perciò — almeno in teoria — con minor «sforzo» le eliche producono di più. Grazie a queste e ad altre diavolerie, oggi, per la prima volta il mare fornisce regolarmente energia a molti Paesi. Poca, ma buona. Sfruttando le sue 5 «forze»: le maree (cioè il potenziale energetico ri­cavabile dalla differenza in altezza fra l'alta e la bassa marea); le correnti prodotte dalle maree o dai venti (energia cinetica ricavabile dal movi­mento orizzontale dell'acqua); il gradiente di sali­nità (là dove un fiume si getta in mare, le acque dolci si mescolano a quelle salate e la diversa sali­nità crea una differenza di pressione, cioè una po­tenziale fonte di energia); infine, la differenza di temperatura fra la superficie dell'oceano e le sue acque profonde, da cui scaturisce energia termi­ca. La parola «differenza» ricorre ovunque perché il mare è per sua natura mutevole, incostante, ge­neratore di contrasti fisico-chimici: e perciò ap­punto, sorgente di energia. Per esempio: da solo, il gradiente di salinità avrebbe nel mondo un po­tenziale sfruttabile da 2000 Terawatt/ora per an­no (un Terawatt/ora equivale a un miliardo di kilowatt all'ora, ndr).


Nei calcoli dell'Iea, l'Agenzia inter­nazionale dell'Energia, l'uomo di oggi consuma in elettricità circa 15.400 Terawatt/ora per anno, e il 13% potrebbe essere «coperto» proprio dalle onde. La realtà è ov­viamente più modesta: i mari eu­ropei, nel 2006, hanno prodotto «appena» 550 Gigawatt/ora di elettricità (un Gigawatt equivale a un milione di kilowatt). Ma è mol­to, se comparato al niente di po­chi anni fa. Spiega Nathalie Rous­seau dell'«Agenzia Ocean Ener­gy», che a Bruxelles affianca la Ue in questi studi: «Secondo certe sti­me le correnti possono produrre nel mondo oltre 800 Terawatt/ora per anno; e il gradiente termico, 10 mila; e le maree, oltre 300... Insomma, un teso­ro da esplorare. E fra i Paesi con un potenziale molto alto di energia marina, c'è anche la vostra Italia con lo Stretto di Scilla». Se si considerano i progressi delle energie rinnovabili nei Paesi Ue, alla voce «oceano» appare per decenni uno zero, mentre la voce «vento» cresce del 19,9% all'anno. Ma nella proiezione 2010-2020, le voci si inverto­no: «vento», 8,5%, «oceano» 17,5%.

In America, si progetta di ancorare dei «muli­ni » in mare davanti alle coste della Florida, o vici­no al ponte Golden Gate di San Francisco. E sono stati stanziati 3 milioni di dollari per calare verso la foce dell'East River di New York, in 10 anni, 300 turbine che riscalderanno migliaia di case, sfruttando le correnti del fiume e del mare. Nella Ue, invece, si contano 60 progetti attivi o pianifi­cati: boe gigantesche, dighe galleggianti, rotori computerizzati, c'è un po’ di tutto. E tutto nell'ac­qua. Francia e Inghilterra, che hanno maree di 10 metri, sono in testa. Ma c'è anche il portoghese «Pelamis», che fornirà energia a duemila fami­glie: un serpentone composto da cilindri, che bal­lando sulle onde attivano dei generatori. O il cen­tro sperimentale «Billia Croo», in Scozia, dove si studiano cavalloni alti 12 metri e correnti da 4 me­tri al secondo. C'è la «Fattoria delle Onde» in Cor­novaglia. E «SeaGen», in Irlanda del Nord, siste­ma di turbine che riscalda mille case. E il «Drago­ne delle onde», in Danimarca. Ancora in Danimar­ca, si sperimenta una centrale galleggiante chia­mata «Poseidon». Come il dio greco del mare: cui venivano attribuite 42 amanti, proprio per la sua energia inesausta. Anzi, rinnovabile.


2. L'ENERGY CATALYZER DI ANDREA ROSSI (FUSIONE FREDDA)



Ribelliamoci al petrolio e all'inquinamento dei mezzi di trasporto, usiamo le gambe, la bicicletta e i mezzi elettrici/fotovoltaici. Dobbiamo chiedere ogni giorno la vendita dei mezzi verdi così da spronare l' economia nel verso giusto.

In Giappone hanno gia fatto le auto che con un litro di acqua fanno 80 km ma come mai nn le fanno importare? Finche' cè questo freno nn si fa' nulla ... eh ai voglia di far video ... o cominciamo ad andare in bicicletta e rifiutare le macchine a benzina e far si che queste auto ibride vengano messe in vendita. Allora si, se no ......ciccia.
(Fonte) 

http://www.youtube.com/watch?v=vTEQQAIzuec

Low Energy Nuclear Revolution (fusione fredda)

An engineer and a scientist) make a public presentation of a controversial machine. It is a reactor which, apparently, produces a low energy nuclear reaction.

The prototype, called "energy catalyzer", shocks everyone. In the internal chamber a reaction between nanometric granular nickel and hydrogen gas, aided by a secret catalyzer, releases a stunning amount of energy. The demonstration spurs an extremely polarized debate between supporters and skeptics, which resembles the response to the announcement of Fleischmann
and Pons in 1989, when they reported to the world the discovery of what became known as "cold fusion".

This film summarizes the main events from the January 14th experiment to the present day and introduces the leading characters. It is released as a promo, to find support to continue following the story to the end, producing a full- length version before spring 2012.

http://www.youtube.com/watch?v=S7lAlzMBzLQ&feature=player_embedded


La magia del signor Rossi

Storia dell'invenzione che promette di cambiare il mondo.

In Grecia c'è chi è disposto a scommetterci 200 milioni di euro, negli Stati Uniti sarebbe già iniziata la produzione industriale, a novembre potrebbe già essere sul mercato. L'"Energy Catalyzer" inventato dall'Italiano Andrea Rossi è ancora un prototipo misterioso ma promette di diventare presto un caso internazionale o addirittura una rivoluzione del nostro modo di vivere e di produrre energia. L'"E-Cat" è infatti una piccola "macchina" che sembra trasformare pochi (ed economici) ingredienti in abbondanti chilowattora: bastano pochi grammi di polvere di nickel, una quantità minima di idrogeno ad alta pressione e -- una volta acceso -- il piccolo reattore sembra in grado di produrre energia per mesi e mesi. Il suo inventore non ha ancora rivelato i segreti del processo -- l'E-Cat è ancora in attesa di brevetto -- ma numerosi test negli ultimi mesi hanno confermato che l'energia misurata non può essere il frutto di alcun processo chimico. "Per esclusione deve trattarsi di un processo di tipo nucleare", hanno scritto due autorevoli fisici svedesi che hanno assistito a uno dei test. "Se davvero funziona vale il Nobel", dice a Rainews il Presidente del Comitato energia della Reale Accademia di Svezia Sven Kullander.

Ma nessuno -- neanche il suo inventore -- è ancora in grado di proporre una teoria scientificamente sostenibile su che cosa accada realmente nella camera di reazione dell'E-Cat.

Una bufala? Un'allucinazione collettiva? Oppure un'innovazione radicale?
L'inviato di Rainews Angelo Saso ha raccolto le voci dei protagonisti e degli esperti per svelare i retroscena di questa invenzione "che promette di cambiare il mondo".

http://www.youtube.com/watch?v=ZGI12A3SWJ4



Other Videos on low energy nuclear revolution:
FUSIONE FREDDA:
http://www.youtube.com/watch?v=ZdRF1NfdbNE&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=6uSNJYhNtlE&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=i-xk41yeTJc&feature=related
2011 - Andrea Rossi Explains His Energy Catalyzer:
http://www.youtube.com/watch?v=m-8QdVwY98E&feature=related

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