ROMA – L’arrivo della nube tossica da Fukushima all’Italia è previsto per oggi, giovedì, anche se né nel nostro Paese, né in Francia ce n’è traccia. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha già detto che non ha comunque effetti sulla salute, ma la psicosi è già arrivata. In farmacia è boom di pillole allo iodio, che dovrebbero ridurre gli effetti delle radiazioni sulla tiroide, primo bersaglio del nucleare. Ma l’uso sistematico di queste pillole è sconsigliabile: ”In Italia non esiste un pericolo di esposizione a radiazioni, e l’assunzione di farmaci al di fuori dell’indicazione del medico è da considerarsi irrazionale e pericolosa”, ha detto il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli.
“Non ci sono problemi di sicurezza, escludo qualsiasi rischio. Si tratta di normali masse d’aria che si spostano e che se raggiungessero l’Italia avrebbero un contenuto radioattivo insignificante”, ha detto Fazio.
Lamberto Matteocci, ingegnere dell’Ispra, l’istituto del ministero dell’Ambiente che si occupa del controllo dell’attività nucleare , spiega che le radiazioni in arrivo sono “centomila volte inferiori a quelle presenti in natura. Il viaggio attraverso gli oceani ha fatto perdere a questa massa d’aria la concentrazione di pericolosa”.
”Nel loro movimento le masse d’aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che, giunte in Europa, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico”, si legge in un comunicato Ispra, l’istituto aggiunge che monitora quotidianamente il particolato atmosferico con particolare attenzione alla presenza di Cesio 137 e Iodio 131 senza che ”fino a oggi” si siano rilevate ”anomalie” rispetto a prima dell’incidente di Fukushima.
“Non ci sono problemi di sicurezza, escludo qualsiasi rischio. Si tratta di normali masse d’aria che si spostano e che se raggiungessero l’Italia avrebbero un contenuto radioattivo insignificante”, ha detto Fazio.
Lamberto Matteocci, ingegnere dell’Ispra, l’istituto del ministero dell’Ambiente che si occupa del controllo dell’attività nucleare , spiega che le radiazioni in arrivo sono “centomila volte inferiori a quelle presenti in natura. Il viaggio attraverso gli oceani ha fatto perdere a questa massa d’aria la concentrazione di pericolosa”.
”Nel loro movimento le masse d’aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che, giunte in Europa, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico”, si legge in un comunicato Ispra, l’istituto aggiunge che monitora quotidianamente il particolato atmosferico con particolare attenzione alla presenza di Cesio 137 e Iodio 131 senza che ”fino a oggi” si siano rilevate ”anomalie” rispetto a prima dell’incidente di Fukushima.
(24 marzo 2011, Fonte)
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