Detto questo, ci sono serie novità nell'inchiesta sul caso Ruby: derivano da quindici faldoni depositati la settimana scorsa dalla Procura di Milano, atti a sostenere il giudizio immediato per Silvio Berlusconi. In particolare, in un verbale del 3 agosto scorso, si legge che Ruby in tre mesi, da febbraio a maggio 2010, ricevette dal premier la somma di 187 mila euro, che l'ammontare dei bonifici alle altre 12 ragazze in un anno fu di 400mila euro e che a Lele Mora furono staccati vari assegni, di cui una parte fu girata ad Emilio Fede. Ci sono anche alcuni passaggi dell'interrogatorio a Nicole Minetti, la quale dichiara: «Mi è capitato di fermarmi a dormire avendo con il presidente un rapporto di intimità. So che altre ragazze si fermavano ad Arcore, ma sinceramente non so perché ciò avvenisse».
Secondo il Corriere della Sera, nelle intercettazioni le ragazze descrivono le feste ad Arcore con queste parole: «Quando siamo noi fa le 4 tutte le notti... Non dorme perché stà tutta la notte lì così con noi, una e un'altra. Lì ci sono ragazze di 20 anni che erano distrutte, erano morte, io uguale e anche di più perchè ce ne ho di più, e ce ne ho (di anni) quarantacinque meno di lui». Emergono inoltre invidie per regali dati all'una piuttosto che all'altra: "C'ho le palle girate perché ieri è arrivata quella con la Mini Cooper che gli ha regalato a luglio, e a me m'ha regalato la Smart a giugno... adesso giuro che gliela chiedo un'altra auto". Una delle giovani di casa Arcore, sempre secondo il Corriere, scrive in un sms ad un'amica che «oltre che per le palle bisogna prenderlo per il coso...Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un pò di cose per me e te: più troie siamo, più bene ci vorrà».
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