domenica 17 ottobre 2010

Il sigaro cubano



I pregiati Cohiba




Mappa delle fabbriche di sigari habanos a Cuba


Fabbrica di sigari a Cuba

Gli havana sono definiti anche "puros" perché tutte le foglie provengono da un solo paese: Cuba.

Nell’universo dei sigari questa è un’eccezione, dato che per ragioni di economia i paesi produttori di tabacco si sono specializzati in una singola tipologia di foglia.Ad esempio il sigaro nostrano, il TOSCANO ® , è in genere composto da foglie di varietà Kentucky di provenienza americana per la fascia, mentre per il ripieno si usano foglie solitamente italiane (nb: in questo caso la sottofascia non esiste).I migliori havana sono tutti "long filler", cioè realizzati con foglie di tabacco intere. In nessuna parte del sigaro troveremo perciò tabacco trinciato.


Le seguenti fasi di lavorazione possono essere svolte da personale non specializzato nel confezionamento:

·  i fasci di 5 foglie (plancha) vengono appesi a pali (cujes) disposti in appositi capannoni (casas del tabaco) all'interno della piantagione (vega).

·  durante il processo di essiccamento, che dura dai 45 ai 60 giorni, le foglie passano dal colore verde al marrone per la trasformazione della clorofilla in carotene.

·  si passa alla cernita (escogida) trasferendo i fasci legati in mazzi da 50 dentro contenitori (tercios) nei quali avverrà la fase di fermentazione (35-40gg).

·  divisione ed umidificazione.

·  24 ore nella Caja de riposo.

·  scostolatura delle foglie (despalillo).


Finalmente si passa alla selezione delle foglie per i diversi impieghi: tradizionalmente sono le donne che individuano le foglie per la fascia (capa), il ripieno (tripa) e la sottofascia (capote).
 Il torcedor (arrotolatore) utilizza da due a quattro foglie per costruire il ripieno (tripa) che andrà posto nella sottofascia: con l'utilizzo di appositi stampi in legno ottiene un cilindro di tabacco denominato pupa , lo depone sulla fascia (capa) e comincia ad avvolgerlo in senso obliquo fissando il percorso con una gomma vegetale insapore.

Una volta terminato questo processo provvede a tagliare gli eccessi di fascia presenti alle estremità del sigaro con la caratteristica chaveta, una lama ovale in acciaio. L'opera viene infine completata con una piccola parte degli scarti, grande quanto una monetina, che si colloca sulla testa del sigaro per sigillarlo (intestatura).
Un torcedor viene formato con un addestramento di 7 anni. A seconda del formato, può arrivare a confezionare intorno ai 100-120 pezzi al giorno.Solo dopo il 5° anno può confezionare sigari di grande formato. Al termine della giornata, oltre alla paga, riceve anche 5 sigari.L’ingresso delle donne in pianta stabile nelle manifatture risale al 1960.
Un torcedor è in grado di avvolgere fino a 100 sigari al giorno ma questa media diminuisce quando parliamo di sigari di grandi dimensioni (per un Montecristo A si arriva a poco più di 50 unità). I più esperti si dedicano al confezionamento dei sigari più grandi ed è anche per questa ragione che risultano più costosi.


I sigari vengono quindi raccolti in mazzi da 50 (media ruedas, mezze ruote) e sono sottoposti ad una sorta di disinfestazione in camere di fumigazione sottovuoto. Dopo questo processo, seguito da un'ulteriore deumidificazione di circa tre settimane, finalmente si passa alla fase di assaggio del prodotto: un gruppo di sei catadores (fumatori professionisti), valuta le caratteristiche di aroma, combustibilità e tiraggio per far sì che lo standard del marchio venga rispettato.Tra un sigaro e l’altro si beve the non zuccherato.
Finalmente i sigari, ai quali è stato applicata la caratteristica anilla, l'anello di riconoscimento, vengono suddivisi in base alla colorazione (sono circa 65 le sfumature previste) per garantire l'omogeneità della confezione definitiva: il pezzo più scuro viene posto alla base della scatola di cedro sul lato sinistro e così via fino ad arrivare al più chiaro che si troverà in alto a destra.


Da circa un secolo a Cuba alcuni sigari vengono realizzati anche con l'aiuto di macchinari, ma la qualità di questi ultimi non è assolutamente paragonabile a quelli fatti a mano.


C'è comunque da dire che la fascia viene sempre arrotolata a mano, se si escludono alcuni tipi di sigari che si avvicinano alle sigarette per consistenza e qualità essendo avvolti da una pellicola costituita da un impasto di carta e tabacco.
 
Fonte: www.vinoinrete.com/sigari/cubano.htm

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