PALERMO, 04 GIU. – “Proprio quando Angelino Alfano annuncia di non poter ancora lasciare la poltrona di Ministro perchè troppo impegnato nella lotta alle mafie, quattro mafiosi fiancheggiatori del superboss Bernardo Provenzano vengono scarcerati per decorrenza dei termini, neanche si trattasse di ladri di galline. Il Ministro, e il suo degno collega Maroni, si rendono conto della gravità di quanto accaduto o sono troppo impegnati a fare propaganda per salvare il salvabile?”.
Lo ha detto Sonia Alfano, responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di IdV e Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, commentando la notizia della scarcerazione di quattro imputati accusati di aver favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano.
“Invece di continuare a gettare fumo negli occhi degli italiani vantandosi degli arresti dei latitanti, notoriamente voluti dai magistrati e messi in pratica dalle forze dell’ordine – prosegue – il Governo dovrebbe rispondere ai cittadini su come intende ovviare a situazioni gravissime come questa, che continuano a ripetersi da sempre e che hanno consentito a fin troppi boss mafiosi di godersi il proprio strapotere indisturbati e di mantenere in piedi i propri affari – sottolinea – invece di pagare per le proprie colpe nelle patrie galere. Alfano dovrebbe pensare a queste scarcerazioni anzichè rivolgere il proprio astio contro i pm palermitani, responsabili, fra l’altro, di indagare per mafia sul padre della sua portavoce, l’ex capo del Ros Antonio Subranni, assurto agli onori della cronaca quale depistatore delle indagini sul delitto Impastato – conclude – e già precedentemente indagato per il favoreggiamento di Bernardo Provenzano”.
Fonte: www.soniaalfano.it/...
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PALERMO, 04 GIU. – “Faccio presente al Ministro Alfano, neo prestanome di Berlusconi ai vertici del PdL, che può lasciare il Ministero della Giustizia anche oggi stesso. E’ superfluo che si trattenga al Governo con la scusa abborracciata del ‘codice antimafia’ di cui ogni tanto straparla senza sapere. So che al Ministero è stata informalmente ricevuta la mia relazione per il contrasto al crimine organizzato nell’UE e magari il ministro berlusconian-manniniano ne vorrebbe fare una copia sbiadita e depotenziata”.
Lo ha detto l’europarlamentare di Italia dei Valori e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia del partito, Sonia Alfano, replicando alle dichiarazioni del Ministro della Giustizia Angelino Alfano.
“Ma è inutile che il nuovo segretario del PdL si affatichi. Quella relazione sarà votata al Parlamento Europeo nel mese di ottobre, è frutto del lavoro mio e del mio staff, e dell’impegno di 50 magistrati antimafia, quelli tanto invisi a questo governo perchè decisi a sconfiggere realmente le mafie e le loro ramificazioni negli apparati istituzionali e finanziari, come Antonio Ingroia, Nino Di Matteo, Roberto Scarpinato, Nicola Gratteri e tanti altri – sottolinea -, non certo del Ministro Alfano. Una volta approvata a Bruxelles e una volta cacciato Berlusconi, il nuovo Governo italiano dovrà adeguarsi in modo stringente, anche sul punto relativo alla lotta alla corruzione, che con il corruttore Berlusconi a Palazzo Chigi non sarebbe certo nei pensieri di Angelino Alfano”.
Fonte: www.soniaalfano.it/...
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