SENZA QUASI ACCORGERCENE, DA QUANDO ABBIAMO COME PRIMO MINISTRO SILVIO BERLUSCONI E MINISTRO DELLA DIFESA IGNAZIO LA RUSSA, STIAMO ASSISTENDO IN ITALIA AD UNA ESCALATION MILITARE CHE DAL SECONDO DOPOGUERRA NON HA PRECEDENTI. MA LA LIBIA NON E' L'AFGHANISTAN, IL RISCHIO E' MOLTO MAGGIORE: PRIMO PERCHE' E' UNA GUERRA MOLTO PIU' VICINA AI NOSTRI CONFINI E SARA' LUNGA, SECONDO PERCHE' SIAMO STATI LASCIATI SOLI IN EUROPA AD AFFRONTARE IL PROBLEMA DEGLI IMMIGRATI, IL CHE CI INDEBOLISCE NON POCO. QUASI TUTTI I PAESI EUROPEI CI HANNO GIRATO LE SPALLE A CAUSA DELLA NOSTRA POLITICA MIOPE, OPPORTUNISTA, EGOISTA, INCOERENTE, DI STRETTO RESPIRO E CHE HA DATO UN' IMMAGINE NEGATIVA E TRUFFALDINA DEL NOSTRO PAESE...TANTO CHE PER AVERE ALMENO UN ALLEATO, E NON VEDERSI COSI' GIRARE LE SPALLE PROPRIO DA TUTTI IN EUROPA, BERLUSCONI E' STATO COSTRETTO A RIVEDERE LE PROPRIE PRECEDENTI POSIZIONI SU LIBIA E NUCLEARE...INSOMMA SIAMO COSTRETTI A BOMBARDARE LA LIBIA E A COMPRARE LE CENTRALE NUCLEARI FRANCESI PER AVERE ALMENO UN ALLEATO IN EUROPA, IL PRESIDENTE SARKOZY, UNO CHE CREDE DI ESSERE IL NUOVO NAPOLEONE...CHE TRISTEZZA!.
Meglio un uovo oggi... sembra elevarsi una voce dal Carroccio, mentre il partito ricade per l'ennesima volta vittima del proprio opportunismo politico, cedendo per l'ennesima volta alle lusinghe del premier. Eppure questa volta sembra esserci qualcosa di diverso. Che Bossi alla fine si decida a ribellersi? Che i leghisti ne abbiano finalmente avuto abbastanza delle fesserie di Berlusconi?
Quel che sembra, fino a questo momento, è che a Berlusconi sia bastato promettere qualche poltrona perchè l'opportunismo genetico leghista venisse allo scoperto. D'altronde si sa, nel sistema marcio di compravendita di idee politiche che caratterizza il nostro paese nell'era berlusconiana, la Lega ci è dentro con tutti e due i piedi, al punto che è disposta in qualsiasi momento ad abiurare le proprie posizioni politiche ed ideali in cambio di qualche favore tangibile. E la coerenza? Chi se ne frega...E' in questo modo che il premier ha tenuto, e tiene tuttora, la Lega in suo potere. E poi non si stupiscano gli elettori padani se con Berlusconi non è stato ancora condotto in porto il Federalismo...
Una ventana abierta sobre Cuba para esponer las mentiras que circulan por el Web sobre este pais. El blog se centra en los estilos de vida del tercio milenio, contiene asuntos políticos y noticias principalmente de Italia, Europa, Cuba y América Latina, en todo caso tratando de exponer los engaños de la globalización y del neoliberalismo selvaje en cualquier parte del mundo se producen estos.
venerdì 29 aprile 2011
Capitalism isn’t working in USA, says Nobel Prize
Chrystia Freeland |
These would be the conclusions of a paper from Michael Spence, recipient of the Nobel Prize in economic sciences. Chrystia Freeland explains them in detail at Reuters.com.
(28 aprile 2011, Fonte)
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Fine del capitalismo,
Notizie USA
Il nucleare in Italia - Annozero 28/04/2011
28/04/2011 Annozero - Copertina. Il rischio radiazioni dopo la catastrofe di Fukushima, la conferenza stampa di Sarkozy e Berlusconi e le dichiarazioni di Beppe Grillo sulla politica e sul nucleare.
Ed ecco alcuni COMMENTI al video, da youtube:
Nano radiattivo, smettila di dire palle...Io vivo in Francia da 10 anni, ci sono spesso incidenti alle centrali nucleari poco gravi, ma comunque con fuoriuscita di materiale radiattivo che va a finire nella natura, notamente nei fiumi, perchè di acqua c'e ne vuole tantissima per fare funzionare una centrale...E non mi risulta che i Comuni facciano a gara per avere le centrali in casa, ma al contrario qua le vogliono chiudere tutte e ci sono movimenti con sempre piu persone.
BASALDELLA 16 ore fa.
Ricordate che questo è lo stesso uomo sincero che ha creduto alla storiella della nipote di Mubarak... Fidatevi, mi raccomando...lui vuole solo l'interesse dell'Italia.
blisca 5 ore fa.
AAA Cercasi multimiliardario corrotto con attitudine alla prostituzione minorile rigorosamente incensurato e con almeno 10 processi a carico da candidare come nuovo presidente. E' richiesto un numero cospicuo di servi e/o dipendenti già formati disposti a mentire su tutto con un sorriso (molto aprezzati servi almeno indagati). E' obbligatorio avere almeno una squadra di calcio. Al colloquio esporre e argomentare almeno due balle sul nucleare, ecc. QUESTA opposizione NON HA I NUMERI...
Veronesi, un vampiro opulento che si prende centinaia di euro a visita...
doppiefisiche 44 minuti fa.
@LadyBennington16 Guarda, ho letto tantissimi report sulle stime dei morti a seguito dell'incidente a Cernobyl (io sono fisico e mi occupo di statistica degli eventi naturali) e ne ho lette di tutti i colori. I dati che ho riportato sono sommariamente quelli presenti in un'indagine congiunta ONU (Programma di Cooperazione e Sviluppo), UK Office of National Statistics e Kuwait Fund. Quindi occhio ai dati e a chi li presenta.
PetrusFerra 45 minuti fa.
Ma a Berlusconi quand'è che gli viene un colpo e si leva dai coglioni che non lo sopporto più?
deadmous3 47 minuti fa.
@blisca Se l'è inventata la storia di Mubarak...quella mezza tacca di bimbaminkia non sa nemmeno chi è Mubarak...
deadmous3 1 ora fa.
Ricordiamo anche che questo è lo stesso uomo SINCERO che ha raccontato pubblicamente, di fronte a telecamere e, soprattutto, ai lampedusani, di aver comprato una villa durante LA NOTTE su Internet (magari gongolando un po'...).
E siccome LUI era un proprietario di casa a Lampedusa, SOLO per questo motivo i lampedusani avrebbero dovuto stare tranquilli, perchè facendo i propri porci comodi, di rimbalzo gli abitanti dell'isola avrebbero potuto raccogliere qualche sua briciola.
maxloiable 1 ora fa.
Nano del cazzo, grazie a Cernobyl mi è venuto un tumore alla tiroide e guarda caso sono nata nel 1985... Sono incazzata nera!
euridice85 1 ora fa.
«L'ecologismo di sinistra...». Un buffone che non fa ridere.
doctorkozi 1 ora fa.
...Leonardo Da Vinci, Enrico Fermi, Michelangelo Buonarroti, Guglielmo Marconi, Dante Alighieri, Niccolò Paganini, Giuseppe Verdi, Giuseppe Mazzini, Cristoforo Colombo...e quanti altri... Italia, rialza la testa, esci da questo incubo, guarda da dove vieni...e fai qualcosa per tornare quello che siamo stati.
lucacanfora 1 ora fa.
Sto vecchio rincoglionito parla di FUTURO...
coltellaccio1 2 ore fa
Ed ecco alcuni COMMENTI al video, da youtube:
Nano radiattivo, smettila di dire palle...Io vivo in Francia da 10 anni, ci sono spesso incidenti alle centrali nucleari poco gravi, ma comunque con fuoriuscita di materiale radiattivo che va a finire nella natura, notamente nei fiumi, perchè di acqua c'e ne vuole tantissima per fare funzionare una centrale...E non mi risulta che i Comuni facciano a gara per avere le centrali in casa, ma al contrario qua le vogliono chiudere tutte e ci sono movimenti con sempre piu persone.
BASALDELLA 16 ore fa.
Ricordate che questo è lo stesso uomo sincero che ha creduto alla storiella della nipote di Mubarak... Fidatevi, mi raccomando...lui vuole solo l'interesse dell'Italia.
blisca 5 ore fa.
AAA Cercasi multimiliardario corrotto con attitudine alla prostituzione minorile rigorosamente incensurato e con almeno 10 processi a carico da candidare come nuovo presidente. E' richiesto un numero cospicuo di servi e/o dipendenti già formati disposti a mentire su tutto con un sorriso (molto aprezzati servi almeno indagati). E' obbligatorio avere almeno una squadra di calcio. Al colloquio esporre e argomentare almeno due balle sul nucleare, ecc. QUESTA opposizione NON HA I NUMERI...
Veronesi, un vampiro opulento che si prende centinaia di euro a visita...
doppiefisiche 44 minuti fa.
@LadyBennington16 Guarda, ho letto tantissimi report sulle stime dei morti a seguito dell'incidente a Cernobyl (io sono fisico e mi occupo di statistica degli eventi naturali) e ne ho lette di tutti i colori. I dati che ho riportato sono sommariamente quelli presenti in un'indagine congiunta ONU (Programma di Cooperazione e Sviluppo), UK Office of National Statistics e Kuwait Fund. Quindi occhio ai dati e a chi li presenta.
PetrusFerra 45 minuti fa.
Ma a Berlusconi quand'è che gli viene un colpo e si leva dai coglioni che non lo sopporto più?
deadmous3 47 minuti fa.
@blisca Se l'è inventata la storia di Mubarak...quella mezza tacca di bimbaminkia non sa nemmeno chi è Mubarak...
deadmous3 1 ora fa.
Ricordiamo anche che questo è lo stesso uomo SINCERO che ha raccontato pubblicamente, di fronte a telecamere e, soprattutto, ai lampedusani, di aver comprato una villa durante LA NOTTE su Internet (magari gongolando un po'...).
E siccome LUI era un proprietario di casa a Lampedusa, SOLO per questo motivo i lampedusani avrebbero dovuto stare tranquilli, perchè facendo i propri porci comodi, di rimbalzo gli abitanti dell'isola avrebbero potuto raccogliere qualche sua briciola.
maxloiable 1 ora fa.
Nano del cazzo, grazie a Cernobyl mi è venuto un tumore alla tiroide e guarda caso sono nata nel 1985... Sono incazzata nera!
euridice85 1 ora fa.
«L'ecologismo di sinistra...». Un buffone che non fa ridere.
doctorkozi 1 ora fa.
...Leonardo Da Vinci, Enrico Fermi, Michelangelo Buonarroti, Guglielmo Marconi, Dante Alighieri, Niccolò Paganini, Giuseppe Verdi, Giuseppe Mazzini, Cristoforo Colombo...e quanti altri... Italia, rialza la testa, esci da questo incubo, guarda da dove vieni...e fai qualcosa per tornare quello che siamo stati.
lucacanfora 1 ora fa.
Sto vecchio rincoglionito parla di FUTURO...
coltellaccio1 2 ore fa
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L'Italia di Berlusconi,
No Nuke
IL DEMONIO ITALICO IN 2 DEI SUOI PIU' RIUSCITI TRAVESTIMENTI
DELLA SERIE: LE DIVERSE FACCE DI SATANA NELLA STORIA ITALIANA.
VIDEO 1 - Mussolini 1940: discorso della dichiarazione di guerra
Uno dei più conosciuti e pazzeschi discorsi al balcone di Mussolini: quello della dichiarazione di entrata in guerra.
Estemporanea diapositiva d'epoca, che vista ora fa veramente riflettere sul personaggio, che immolò metà dei sui compatrioti per i suoi infantili sogni di dominio.
L'unica cosa che da lui si può trarre di positivo e come muoveva le masse, come realmente riusciva ad agglomerare le persone (per poi mandarle magari con le scarpe di cartone a crepare in Russia); potenzialità che se fossero state usate per il bene, per la democrazia e la libertà avrebbero forse fatto dell'Italia qualcosa di più degno di quello che è diventata (...).
ORA VENIAMO AI GIORNI NOSTRI. SULLA DECISIONE DI PARTECIPARE AI BOMBARDAMENTI SULLA LIBIA, NEL VIDEO SUCCESSIVO BERLUSCONI AMMETTE INDIRETTAMENTE CHE SI TRATTA DI UNA MOSSA ELETTORALE. ASCOLTATE QUANDO DICE CANDIDAMENTE CHE HA DECISO DI FARE QUESTO PASSO PER EVITARE CHE L'OPPOSIZIONE POTESSE GIOVARSI DELLA POLITICA DEL GOVERNO DI APPOGGIARE SOLO PARZIALMENTE LE FORZE DELLA NATO CONTRO GHEDDAFI.
VIDEO 2 - Berlusconi: "Non useremo bombe a grappolo!". Imbecille, sono vietate!
Mente e non sa di cosa parla! Prima non lo voleva disturbare manco con una telefonata, dicendo che l'Italia non avrebbe commesso gesti ostili e poi lo attacca. Dice che non andrà oltre il controllo dei cieli e poi lo bombarda. Parla di missili super intelligenti che non esistono sappiamo quanti "effetti collaterali" provocano. Dice che non è vero che useranno le bombe a grappolo. Ci mancherebbe sono proibite. Non attaccheremo i civili. Perchè qualcuno voleva farlo? In pratica ha accusato Francia Usa e compagnia di commettere veri e propri crimini di guerra!! Insomma siamo alle comiche.
Io sono stato favorevole all'intervento, ma almeno ci sia chiarezza e senza ipocrisia. E soprattutto l'Italia avrebbe dovuto parteciparvi per dare una mano alla popolazione ribelle e non certo perchè Obama ha telefonato e Berluska si è messo in ginocchio.
VIDEO 1 - Mussolini 1940: discorso della dichiarazione di guerra
Uno dei più conosciuti e pazzeschi discorsi al balcone di Mussolini: quello della dichiarazione di entrata in guerra.
Estemporanea diapositiva d'epoca, che vista ora fa veramente riflettere sul personaggio, che immolò metà dei sui compatrioti per i suoi infantili sogni di dominio.
L'unica cosa che da lui si può trarre di positivo e come muoveva le masse, come realmente riusciva ad agglomerare le persone (per poi mandarle magari con le scarpe di cartone a crepare in Russia); potenzialità che se fossero state usate per il bene, per la democrazia e la libertà avrebbero forse fatto dell'Italia qualcosa di più degno di quello che è diventata (...).
ORA VENIAMO AI GIORNI NOSTRI. SULLA DECISIONE DI PARTECIPARE AI BOMBARDAMENTI SULLA LIBIA, NEL VIDEO SUCCESSIVO BERLUSCONI AMMETTE INDIRETTAMENTE CHE SI TRATTA DI UNA MOSSA ELETTORALE. ASCOLTATE QUANDO DICE CANDIDAMENTE CHE HA DECISO DI FARE QUESTO PASSO PER EVITARE CHE L'OPPOSIZIONE POTESSE GIOVARSI DELLA POLITICA DEL GOVERNO DI APPOGGIARE SOLO PARZIALMENTE LE FORZE DELLA NATO CONTRO GHEDDAFI.
VIDEO 2 - Berlusconi: "Non useremo bombe a grappolo!". Imbecille, sono vietate!
Mente e non sa di cosa parla! Prima non lo voleva disturbare manco con una telefonata, dicendo che l'Italia non avrebbe commesso gesti ostili e poi lo attacca. Dice che non andrà oltre il controllo dei cieli e poi lo bombarda. Parla di missili super intelligenti che non esistono sappiamo quanti "effetti collaterali" provocano. Dice che non è vero che useranno le bombe a grappolo. Ci mancherebbe sono proibite. Non attaccheremo i civili. Perchè qualcuno voleva farlo? In pratica ha accusato Francia Usa e compagnia di commettere veri e propri crimini di guerra!! Insomma siamo alle comiche.
Io sono stato favorevole all'intervento, ma almeno ci sia chiarezza e senza ipocrisia. E soprattutto l'Italia avrebbe dovuto parteciparvi per dare una mano alla popolazione ribelle e non certo perchè Obama ha telefonato e Berluska si è messo in ginocchio.
Roma, aggressioni politiche senza fine: studente picchiato da militanti di destra
La denuncia è del Collettivo Senza Tregua, lo stesso che ieri ha imputato a Casapound un altro pestaggio.
ROMA - «A poche ore di distanza dall'aggressione subita a Talenti da due nostri militanti e cinque ragazzi della zona, ancora un caso di intimidazione ai danni di un nostro militante, stavolta in zona Monte Mario». Lo affermano dal Collettivo Senza Tregua, lo stesso che ieri ha denunciato un'aggressione imputandola a militanti di Casapound. «Il tutto si è svolto stamani - raccontano - Mentre lo studente si trovava in un bar è stato avvicinato da alcuni individui riconducibili all'area dell'estrema destra della zona di Roma nord, ha ricevuto un colpo alla testa, calci e pugni e la minaccia di "stai attento a quello che fai" evidentemente riferito alla sua nota attività politica nel quartiere. Tutto alla luce del sole, alla presenza di passanti che hanno assistito increduli a tutta la scena e soccorso lo studente».
«Proprio ieri - aggiungono - avevamo dichiarato che la responsabilità politica di quanto sta accadendo in queste settimane a Roma è del sindaco Alemanno e della sua giunta e oggi confermiamo questa nostra posizione. Ancora una volta le intimidazioni provengono da aree politiche vicine a questa giunta comunale e ancora una volta alle prese di distanza formali e di rito del sindaco e degli esponenti della maggioranza della città non è seguito un atteggiamento coerente nei fatti».
«Non chiediamo vuota solidarietà - aggiungono - se Alemanno davvero vuole mostrare solidarietà dovrebbe fare qualcosa di concreto per fermare questa escalation di violenze e intimidazioni fasciste in cui sta precipitando Roma, a partire dalla chiusura dei covi che fanno da base per questi gruppi e dalla fine di ogni complicità politica e sostegno diretto od indiretto alle loro organizzazioni. Quanto alla nostra organizzazione ribadiamo che nessuna minaccia diretta o indiretta potrà fermare la nostra azione politica».
(28 Aprile 2011, Fonte)
ROMA - «A poche ore di distanza dall'aggressione subita a Talenti da due nostri militanti e cinque ragazzi della zona, ancora un caso di intimidazione ai danni di un nostro militante, stavolta in zona Monte Mario». Lo affermano dal Collettivo Senza Tregua, lo stesso che ieri ha denunciato un'aggressione imputandola a militanti di Casapound. «Il tutto si è svolto stamani - raccontano - Mentre lo studente si trovava in un bar è stato avvicinato da alcuni individui riconducibili all'area dell'estrema destra della zona di Roma nord, ha ricevuto un colpo alla testa, calci e pugni e la minaccia di "stai attento a quello che fai" evidentemente riferito alla sua nota attività politica nel quartiere. Tutto alla luce del sole, alla presenza di passanti che hanno assistito increduli a tutta la scena e soccorso lo studente».
«Proprio ieri - aggiungono - avevamo dichiarato che la responsabilità politica di quanto sta accadendo in queste settimane a Roma è del sindaco Alemanno e della sua giunta e oggi confermiamo questa nostra posizione. Ancora una volta le intimidazioni provengono da aree politiche vicine a questa giunta comunale e ancora una volta alle prese di distanza formali e di rito del sindaco e degli esponenti della maggioranza della città non è seguito un atteggiamento coerente nei fatti».
«Non chiediamo vuota solidarietà - aggiungono - se Alemanno davvero vuole mostrare solidarietà dovrebbe fare qualcosa di concreto per fermare questa escalation di violenze e intimidazioni fasciste in cui sta precipitando Roma, a partire dalla chiusura dei covi che fanno da base per questi gruppi e dalla fine di ogni complicità politica e sostegno diretto od indiretto alle loro organizzazioni. Quanto alla nostra organizzazione ribadiamo che nessuna minaccia diretta o indiretta potrà fermare la nostra azione politica».
(28 Aprile 2011, Fonte)
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Notizie Italia,
Violenza politica
CERNOBYL, LA TRAGEDIA NASCOSTA DALL’ONU
La centrale nucleare di Cernobyl |
Incidente serio o catastrofe? Vent’anni fa, il mondo assistette al più grave incidente nucleare della storia: Cernobyl, una disgrazia che fa discutere da 2 decenni. Dall’’86 infatti esperti, ambientalisti e organizzazioni internazionali litigano sulla conta dei morti e dei danni e usano i dati di Cernobyl per riabilitare il nucleare, ridimensionando la portata dell’incidente, o per condannare senza appello i reattori di tutto il mondo, dimenticando, per esempio, che quello di Cernobyl non era il tipico reattore civile per la produzione di energia nucleare, ma, come ci dice il fisico Carlo Bernardini dell’università La Sapienza, “era un reattore senza ‘coperchio’”, ovvero senza protezione, per permettere l’estrazione del plutonio 239 per le armi nucleari. Al diluvio di cifre e dossier, nel settembre del 2005 si è aggiunto il rapporto del ‘Cernobyl Forum’, un team internazionale che includeva i governi delle aree più colpite, tipo la Bielorussia, e ben 8 agenzie ONU, tra cui l’OMS, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, ma soprattutto l’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che sorveglia sull’uso dell’energia nucleare e che invia ispettori in paesi come l’Iran. Elaborato nella speranza di poter mettere fine alle polemiche, il rapporto conclude che sì, l’incidente di Cernobyl è stato serio, ma non una catastrofe: nelle aree più colpite dalle radiazioni si prevedono ‘soltanto’ 4.000 casi di cancro. “Un messaggio rassicurante”, secondo il funzionario OMS Michael Repacholi, “uno scandalo”, insiste invece Garwin, ricostruendoci i fatti.
Reattori e cospiratori Nel ’93, l’UNSCEAR, il Comitato ONU che stabilisce i livelli globali e gli effetti delle radiazioni, documentò che la dose totale di radioattività dovuta all’incidente di Cernobyl era di 600.000 sievert-persona. (Si veda il rapporto: www.unscear.org/unscear/en/publications/1993.html, pag. 23), dopo quel rapporto del ‘93, però, questo dato sparì completamente: non ce n’è traccia né nel successivo rapporto UNSCEAR del 2000, né in quello del Cernobyl Forum del 2005, Forum di cui l’UNSCEAR è parte. Se questo dato non fosse stato “nascosto”, come insiste Garwin, la conta dei morti salirebbe decisamente e dovremmo aspettarci 34.200 casi di cancro, di cui oltre 12.000, anziché 4.000, nelle aree più colpite. Ovviamente”, ci spiega Garwin, “questi morti non saranno mai identificati come ‘le vittime di Cernobyl’, rimarranno nel calderone delle decine di migliaia di persone che nello stesso periodo di tempo moriranno di cancro per altre cause, ma rimane il fatto che sono dovute a Cernobyl”. Di fronte a tutto ciò, si potrebbe obiettare che la parola ‘cospirazione’ forse è un po’ forte: i comitati scientifici di tutto il mondo introducono e scartano dati a discrezione, appellandosi a metodologie opportune. “Il punto è proprio questo”, spiega Garwin, “il dato dei 600.000 sievert documentato nel rapporto UNSCEAR ’93, è semplicemente sparito, non è stato contestato, ridimensionato o comunque discusso con rigore scientifico: è caduto nel dimenticatoio di ben 8 agenzie ONU, perciò parlo di cospirazione”. Ma perché l’AIEA e il Forum l’avrebbero fatto? “Probabilmente i paesi più colpiti, come la Bielorussia, vogliono ridurre le spese per Cernobyl e l’industria nucleare vuole ridimensionare la paura che la circonda”. Garwin è un fan della prima ora dell’energia nucleare, proprio per questo è tanto rigoroso. “Il comportamento dell’industria nucleare ricorda quello delle multinazionali del tabacco, che negavano la dipendenza da nicotina. Semplicemente inaccettabile. L’industria nucleare dovrebbe ammettere onestamente le conseguenze di Cernobyl, perché ha una storia che depone a favore della sicurezza e i vantaggi dell’energia nucleare superano di gran lunga gli svantaggi. Inoltre, il principio ‘chi inquina paga’ dovrebbe essere sacrosanto: risarcire personalmente chi morirà di cancro per Cernobyl non è possibile, proprio perché non è distinguibile dagli altri morti di cancro, ma è possibile stabilire il numero collettivo di vittime e dunque una cifra di risarcimento, cifra che l’industria nucleare dovrebbe versare a un fondo collettivo e che poi la comunità userebbe come ritiene opportuno. Così facendo, l’industria nucleare sarebbe ancora più motivata a investire sulla sicurezza, proprio perché gli incidenti costerebbero cari”.
(da LA STAMPA, 26 aprile 2006, Fonte)
giovedì 28 aprile 2011
Bombe anche sul testamento biologico
Bombardare Gheddafi? Aiutare gli insorti? Approvare la nuova manovra economica? Calma non c’è fretta, intanto bombardiamo il testamento biologico e i diritti della persona.
Questo è il senso della orrenda sceneggiata che si è consumata nelle aule del parlamento.
L’Udc ha chiesto che si procedesse ad una inversione dell’ordine del giorno, Berlusconi ha accolto l’invito con entusiasmo, anzi ha scritto una lettera ai suoi deputati per invitarli alla disciplina, “perchè se non decide il parlamento decideranno i giudici”; alla fine una larga maggioranza ha approvato la richiesta di affrontare subito la questione del testamento biologico.
Un secondo dopo il voto la Lega, il vero palo della maggioranza dei cacciabombardieri, si è alzata e ha chiesto di tornare a discutere del documento di politica economica, anzi ha chiesto una sospensione perché non erano ancora pronti.
E il testamento biologico? E il fine vita? E la sofferenza dei malati terminali e delle loro famiglie? Chi se ne frega, tanto la sceneggiata serviva per la campagna elettorale, per dare un segnale alle gerarchie, per dimostrare che esiste ancora un vasto fronte “papista” capace di ritrovarsi nei momenti essenziali.
Abbiamo un grande rispetto per l’obiezione di coscienza, pensiamo che questioni così complesse non possano essere risolte a colpi di scomuniche contrapposte e di invettive ideologiche, ma quello che è successo ieri non ha nulla a che vedere con l’obiezione di coscienza, con il tormento interiore di un credente di fronte ai misteri della vita e della morte.
Se così fosse gli stessi che hanno invocato l’inversione dell’ordine del giorno, avrebbero dovuto chiedere l’immediata discussione e votazione sull’intenzione del governo di armare i cacciabombardieri e di partecipare a nuove campagne “mirate” nei confronti della Libia.
Non si tratta di una grande questione che riguarda la vita e la morte? Dove sono finiti in questi caso i timori e i tremori “che dovrebbero scuotere la coscienza” di un qualsiasi credente e non solo? Perchè tanta fretta solo per il testamento biologico e non per temi altrettanto urgenti, drammatici, carichi di tensione etica?
Speriamo davvero di sbagliarci, ma quella di ieri ci è sembrata una cambiale frettolosamente pagata ad una gerarchia ecclesiastica che ha tante ed immense responsabilità nel degrado della vita politica ed etica della nazione.
Non sarà certo un’inversione dell’ordine del giorno a cancellare la memoria di questi anni e di queste responsabilità.
(BGiulietti, 26 aprile 2011, Fonte)
Questo è il senso della orrenda sceneggiata che si è consumata nelle aule del parlamento.
L’Udc ha chiesto che si procedesse ad una inversione dell’ordine del giorno, Berlusconi ha accolto l’invito con entusiasmo, anzi ha scritto una lettera ai suoi deputati per invitarli alla disciplina, “perchè se non decide il parlamento decideranno i giudici”; alla fine una larga maggioranza ha approvato la richiesta di affrontare subito la questione del testamento biologico.
Un secondo dopo il voto la Lega, il vero palo della maggioranza dei cacciabombardieri, si è alzata e ha chiesto di tornare a discutere del documento di politica economica, anzi ha chiesto una sospensione perché non erano ancora pronti.
E il testamento biologico? E il fine vita? E la sofferenza dei malati terminali e delle loro famiglie? Chi se ne frega, tanto la sceneggiata serviva per la campagna elettorale, per dare un segnale alle gerarchie, per dimostrare che esiste ancora un vasto fronte “papista” capace di ritrovarsi nei momenti essenziali.
Abbiamo un grande rispetto per l’obiezione di coscienza, pensiamo che questioni così complesse non possano essere risolte a colpi di scomuniche contrapposte e di invettive ideologiche, ma quello che è successo ieri non ha nulla a che vedere con l’obiezione di coscienza, con il tormento interiore di un credente di fronte ai misteri della vita e della morte.
Se così fosse gli stessi che hanno invocato l’inversione dell’ordine del giorno, avrebbero dovuto chiedere l’immediata discussione e votazione sull’intenzione del governo di armare i cacciabombardieri e di partecipare a nuove campagne “mirate” nei confronti della Libia.
Non si tratta di una grande questione che riguarda la vita e la morte? Dove sono finiti in questi caso i timori e i tremori “che dovrebbero scuotere la coscienza” di un qualsiasi credente e non solo? Perchè tanta fretta solo per il testamento biologico e non per temi altrettanto urgenti, drammatici, carichi di tensione etica?
Speriamo davvero di sbagliarci, ma quella di ieri ci è sembrata una cambiale frettolosamente pagata ad una gerarchia ecclesiastica che ha tante ed immense responsabilità nel degrado della vita politica ed etica della nazione.
Non sarà certo un’inversione dell’ordine del giorno a cancellare la memoria di questi anni e di queste responsabilità.
(BGiulietti, 26 aprile 2011, Fonte)
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Politica italiana,
Testamento biologico
Un fuego que puede quemar a todos
La Habana, 28 abril
Se puede estar o no de acuerdo con las ideas políticas de Gaddafi, pero la existencia de Libia como Estado independiente y miembro de las Naciones Unidas nadie tiene derecho a cuestionarlo.
Todavía el mundo no ha llegado a lo que, desde mi punto de vista, constituye hoy una cuestión elemental para la supervivencia de nuestra especie: el acceso de todos los pueblos a los recursos materiales de este planeta. No existe otro en el Sistema Solar que posea las más elementales condiciones de la vida que conocemos.
Los propios Estados Unidos trataron siempre de ser un crisol de todas las razas, todos los credos y todas las naciones: blancas, negras, amarillas, indias y mestizas, sin otras diferencias que no fuesen las de amos y esclavos, ricos y pobres; pero todo dentro de los límites de la frontera: al norte, Canadá; al sur, México; al este, el Atlántico y al oeste, el Pacífico. Alaska, Puerto Rico y Hawai eran simples accidentes históricos.
Lo complicado del asunto es que no se trata de un noble deseo de los que luchan por un mundo mejor, lo cual es tan digno de respeto como las creencias religiosas de los pueblos. Bastarían unos cuantos tipos de isótopos radiactivos que emanaran del uranio enriquecido consumido por las plantas electronucleares en cantidades relativamente pequeñas —ya que no existen en la naturaleza— para poner fin a la frágil existencia de nuestra especie. Mantener esos residuos en volúmenes crecientes, bajo sarcófagos de hormigón y acero, es uno de los mayores desafíos de la tecnología.
Hechos como el accidente de Chernóbil o el terremoto de Japón han puesto en evidencia esos mortales riesgos.
El tema que deseo abordar hoy no es ese, sino el asombro con que observé ayer, a través del programa Dossier de Walter Martínez, en la televisión venezolana, las imágenes fílmicas de la reunión entre el jefe del Departamento de Defensa, Robert Gates, y el Ministro de Defensa del Reino Unido, Liam Fox, que visitó Estados Unidos para discutir la criminal guerra desatada por la OTAN contra Libia. Era algo difícil de creer, el Ministro inglés ganó el "Oscar"; era un manojo de nervios, estaba tenso, hablaba como un loco, daba la impresión de que escupía las palabras.
Desde luego, primero llegó a la entrada de El Pentágono donde Gates lo esperaba sonriente. Las banderas de ambos países, la del antiguo imperio colonial británico y la de su hijastro, el imperio de Estados Unidos, flameaban en lo alto de ambos lados mientras se entonaban los himnos. La mano derecha sobre el pecho, el saludo militar riguroso y solemne de la ceremonia del país huésped. Fue el acto inicial. Penetraron después los dos ministros en el edificio norteamericano de la Defensa. Se supone que hablaron largamente por las imágenes que vi cuando regresaban cada uno con un discurso en sus manos, sin dudas, previamente elaborado.
El marco de todo el escenario lo constituía el personal uniformado. Desde el ángulo izquierdo se veía un joven militar alto, flaco, al parecer pelirrojo, cabeza rapada, gorra con visera negra embutida casi hasta el cuello, presentando fusil con bayoneta, que no parpadeaba ni se le veía respirar, como estampa de un soldado dispuesto a disparar una bala del fusil o un cohete nuclear con la capacidad destructiva de 100 mil toneladas de TNT. Gates habló con la sonrisa y naturalidad de un dueño. El inglés, en cambio, lo hizo de la forma que expliqué.
Pocas veces vi algo más horrible; exhibía odio, frustración, furia y un lenguaje amenazante contra el líder libio, exigiendo su rendición incondicional. Se le veía indignado porque los aviones de la poderosa OTAN no habían podido doblegar en 72 horas la resistencia libia.
Nada más le faltaba exclamar: "lágrimas, sudor y sangre", como Winston Churchill cuando calculaba el precio a pagar por su país en la lucha contra los aviones nazis. En este caso el papel nazifascista lo está haciendo la OTAN con sus miles de misiones de bombardeo con los aviones más modernos que ha conocido el mundo.
El colmo ha sido la decisión del Gobierno de Estados Unidos autorizando el empleo de los aviones sin piloto para matar hombres, mujeres y niños libios, como en Afganistán, a miles de kilómetros de Europa Occidental, pero esta vez contra un pueblo árabe y africano, ante los ojos de cientos de millones de europeos y nada menos que en nombre de la Organización de Naciones Unidas.
El Primer Ministro de Rusia, Vladimir Putin, declaró ayer que esos actos de guerra eran ilegales y rebasaban el marco de los acuerdos del Consejo de Seguridad de Naciones Unidas.
Los groseros ataques contra el pueblo libio que adquieren un carácter nazifascista pueden ser utilizados contra cualquier pueblo del Tercer Mundo.
Realmente me asombra la resistencia que Libia ha ofrecido.
Ahora esa belicosa organización depende de Gaddafi. Si resiste y no acata sus exigencias, pasará a la historia como uno de los grandes personajes de los países árabes.
¡La OTAN atiza un fuego que puede quemar a todos!
Fidel Castro Ruz
Abril 27 de 2011
7 y 34 p.m.
Se puede estar o no de acuerdo con las ideas políticas de Gaddafi, pero la existencia de Libia como Estado independiente y miembro de las Naciones Unidas nadie tiene derecho a cuestionarlo.
Todavía el mundo no ha llegado a lo que, desde mi punto de vista, constituye hoy una cuestión elemental para la supervivencia de nuestra especie: el acceso de todos los pueblos a los recursos materiales de este planeta. No existe otro en el Sistema Solar que posea las más elementales condiciones de la vida que conocemos.
Los propios Estados Unidos trataron siempre de ser un crisol de todas las razas, todos los credos y todas las naciones: blancas, negras, amarillas, indias y mestizas, sin otras diferencias que no fuesen las de amos y esclavos, ricos y pobres; pero todo dentro de los límites de la frontera: al norte, Canadá; al sur, México; al este, el Atlántico y al oeste, el Pacífico. Alaska, Puerto Rico y Hawai eran simples accidentes históricos.
Lo complicado del asunto es que no se trata de un noble deseo de los que luchan por un mundo mejor, lo cual es tan digno de respeto como las creencias religiosas de los pueblos. Bastarían unos cuantos tipos de isótopos radiactivos que emanaran del uranio enriquecido consumido por las plantas electronucleares en cantidades relativamente pequeñas —ya que no existen en la naturaleza— para poner fin a la frágil existencia de nuestra especie. Mantener esos residuos en volúmenes crecientes, bajo sarcófagos de hormigón y acero, es uno de los mayores desafíos de la tecnología.
Hechos como el accidente de Chernóbil o el terremoto de Japón han puesto en evidencia esos mortales riesgos.
El tema que deseo abordar hoy no es ese, sino el asombro con que observé ayer, a través del programa Dossier de Walter Martínez, en la televisión venezolana, las imágenes fílmicas de la reunión entre el jefe del Departamento de Defensa, Robert Gates, y el Ministro de Defensa del Reino Unido, Liam Fox, que visitó Estados Unidos para discutir la criminal guerra desatada por la OTAN contra Libia. Era algo difícil de creer, el Ministro inglés ganó el "Oscar"; era un manojo de nervios, estaba tenso, hablaba como un loco, daba la impresión de que escupía las palabras.
Desde luego, primero llegó a la entrada de El Pentágono donde Gates lo esperaba sonriente. Las banderas de ambos países, la del antiguo imperio colonial británico y la de su hijastro, el imperio de Estados Unidos, flameaban en lo alto de ambos lados mientras se entonaban los himnos. La mano derecha sobre el pecho, el saludo militar riguroso y solemne de la ceremonia del país huésped. Fue el acto inicial. Penetraron después los dos ministros en el edificio norteamericano de la Defensa. Se supone que hablaron largamente por las imágenes que vi cuando regresaban cada uno con un discurso en sus manos, sin dudas, previamente elaborado.
El marco de todo el escenario lo constituía el personal uniformado. Desde el ángulo izquierdo se veía un joven militar alto, flaco, al parecer pelirrojo, cabeza rapada, gorra con visera negra embutida casi hasta el cuello, presentando fusil con bayoneta, que no parpadeaba ni se le veía respirar, como estampa de un soldado dispuesto a disparar una bala del fusil o un cohete nuclear con la capacidad destructiva de 100 mil toneladas de TNT. Gates habló con la sonrisa y naturalidad de un dueño. El inglés, en cambio, lo hizo de la forma que expliqué.
Pocas veces vi algo más horrible; exhibía odio, frustración, furia y un lenguaje amenazante contra el líder libio, exigiendo su rendición incondicional. Se le veía indignado porque los aviones de la poderosa OTAN no habían podido doblegar en 72 horas la resistencia libia.
Nada más le faltaba exclamar: "lágrimas, sudor y sangre", como Winston Churchill cuando calculaba el precio a pagar por su país en la lucha contra los aviones nazis. En este caso el papel nazifascista lo está haciendo la OTAN con sus miles de misiones de bombardeo con los aviones más modernos que ha conocido el mundo.
El colmo ha sido la decisión del Gobierno de Estados Unidos autorizando el empleo de los aviones sin piloto para matar hombres, mujeres y niños libios, como en Afganistán, a miles de kilómetros de Europa Occidental, pero esta vez contra un pueblo árabe y africano, ante los ojos de cientos de millones de europeos y nada menos que en nombre de la Organización de Naciones Unidas.
El Primer Ministro de Rusia, Vladimir Putin, declaró ayer que esos actos de guerra eran ilegales y rebasaban el marco de los acuerdos del Consejo de Seguridad de Naciones Unidas.
Los groseros ataques contra el pueblo libio que adquieren un carácter nazifascista pueden ser utilizados contra cualquier pueblo del Tercer Mundo.
Realmente me asombra la resistencia que Libia ha ofrecido.
Ahora esa belicosa organización depende de Gaddafi. Si resiste y no acata sus exigencias, pasará a la historia como uno de los grandes personajes de los países árabes.
¡La OTAN atiza un fuego que puede quemar a todos!
Fidel Castro Ruz
Abril 27 de 2011
7 y 34 p.m.
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Riflessioni di Fidel
Chi è il ministro Paolo Romani
Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani |
Al contrario, l’uomo messo da Berlusconi al governo per difendere gli interessi di Mediaset in rapporto a ogni forma di concorrenza – da Sky al web – è un profondo conoscitore dei meccanismi economici che stanno dietro ogni modello di consumo audiovisivo, dall’audience alla pubblicità.
Milanese, classe 1947, Romani inizia prestissimo a occuparsi di emittenza privata, abbandonando l’università per fondare nel 1975 una delle prime «tv libere» – come si chiamavano allora – nate in Italia: Telelivorno, in seguito Tvl.
Tra i suoi compagni d’avventura, il futuro esponente radicale e poi di Forza Italia Marco Taradash e il futuro dirigente Mediaset Leonardo Pasquinelli.
Da quella prima esperienza pionieristica, Romani passa nel 1976 alla corte di Alberto Peruzzo, editore cartaceo che si è appena buttato nell’emittenza con quella che poi diventerà rete A, celebre per le televendite (da Wanna Marchi al testimonial del mobilificio Aiazzone, Guido Angeli), per la telenovela “Anche i ricchi piangono” e per aver ospitato un telegiornale firmato da Emilio Fede nel breve periodo in cui questi aveva già lasciato la Rai e non era ancora approdato a Fininvest.
A metà degli anni Ottanta Romani viene chiamato dall’imprenditore Salvatore Ligresti ai vertici di Telelombardia, di cui diventa amministratore delegato. Il mandato della proprietà è semplice: nella cosiddetta Milano da bere guidata dai socialisti – sulla quale Ligresti ha enormi interessi immobiliari – bisogna creare una televisione che pubblicizzi a ogni ora del giorno le realizzazioni in città del Psi di Paolo Pillitteri e del suo assessore all’urbanistica, Attilio Schemmari (anni dopo finiranno entrambi a San Vittore e verranno condannati per tangenti, mentre lo stesso Ligresti patteggerà due anni e quattro mesi per corruzione).
Così in via Bordoni 2, dove ha sede l’emittente, Romani chiama due giovani giornalisti d’area socialista, Biagio Longo (direttore) e Dario Carelli (caporedattore): i telegiornali sono un’ode senza soluzioni di continuità per Craxi e i suoi uomini, le interviste a Pillitteri si alternano a quelle a Schemmari, senza tralasciare gli altri papaveri del garofano meneghino, da Walter Armanini al rampante Mario Chiesa, che ottiene servizi video di quattro o cinque minuti ogni volta che il suo Pio Albergo Trivulzio inaugura una nuova sala.
Ma il ruolo di Romani non si esaurisce qui: tra i suoi compiti c’è anche quello di finanziare l’amante di Bettino Craxi, Anja Pieroni, a cui il segretario del Psi ha regalato una televisione locale a Roma, Gbr. Come funziona il meccanismo? Molto semplice: quando l’ex attrice ha bisogno di soldi li domanda a Bettino, che li chiede al suo amico Ligresti, il quale a sua volta ordina a Romani di acquistare un po’ di programmi prodotti da Gbr, non importa se belli o brutti, se interessanti o no per il pubblico di Milano e dintorni. Sicché gli spettatori milanesi o comaschi, attoniti, facendo zapping su Telelombardia trovano misteriosi approfondimenti sui nuovi negozi della Garbatella o sull’arrivo della primavera alla collina Fleming.
La trans Maurizia Paradiso |
È l’inizio di una brillante carriera che lo porterà alla presidenza della commissione Telecomunicazioni alla Camera e poi – nel 2008 – alla poltrona di viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni: dove, del tutto dimentico del suo passato di pornografo, arriverà a proporre l’istituzione di un sistema gestito dal ministero per avvisare i genitori via sms nel caso qualcuno in casa navighi in internet su siti a luci rosse.
Ma, sms a parte, è evidente che l’incarico alle Comunicazioni riveste un’importanza cruciale per gli interessi del capo: Romani deve occuparsi di tv in generale, di digitale terreste e ovviamente di rapporti con Sky. Un settore quest’ultimo in cui l’ex editore socialista offre per anni il meglio di sé, riducendo la pubblicità e aumentando le tasse al principale concorrente del Cavaliere, ritardando il più possibile il suo ingresso nel Dtt e imponendo alla Rai di oscurare molti eventi che prima mandava sul satellite per convincere con le buone o con le cattive i telespettatori a rinunciare alla padella in terrazzo e a preferire il decoder terrestre.
Un’opera svolta con una continuità impressionante e il più possibile senza clamore: un basso profilo che probabilmente non impedirà a Romani di passare alla storia come uno dei più utili e servizievoli tra i famigli del Cavaliere.
Cresciuto a pane e tv, di web Paolo Romani non sa moltissimo (una volta in un’intervista ad Alessandro Longo ha ammesso di non sapere neppure cos’era il decreto Pisanu), ma intuisce abbastanza per capire che si tratta di un terreno assai sensibile non solo per gli interessi del suo referente diretto – il proprietario di Mediaset – ma anche di altri poteri forti con cui è importante tenere rapporti. Ad esempio, se le frequenze lasciate libere dalla tv analogica venissero assegnate alle connessioni internet senza fili, si farebbe un grave sgarbo a Telecom, proprietaria delle rete telefonica in rame: molto meglio assegnare quindi quelle frequenze alle tv locali, chiedendo contemporaneamente a Telecom di assumere tra i suoi massimi dirigenti uomini vicini al premier (Piero Vigorelli) e controllando che a quelli di La7 non venga mai in mente di costituire un vero terzo polo indipendente. E che poi questa decisione danneggi gravemente la rete veloce – con tutte le sue potenzialità in termini economici per il Paese – a Romani sembra del tutto secondario.
Fra l’altro è curioso notare come il viceministro Romani trovi il tempo di procurarsi anche una poltrona meno prestigiosa ma assai funzionale, quella di assessore all’Expo 2015 al comune di Monza. Per amore dell’ameno capoluogo brianzolo? Sicuramente. Ma forse anche per l’esigenza di sistemare un problema che sta molto a cuore al premier, cioè stabilire una «variante» che ha permesso il raddoppio del valore (da 40 a 90 milioni di euro) di una proprietà del fratello del Cavaliere, un’area di 500 mila metri quadri detta la Cascinazza. «Era una spina nel fianco di Berlusconi» ha spiegato serenamente il viceministro assessore.
Un po’ come la rete, insomma.
(dal libro “I nemici della Rete”‘, Di Corinto-Gilioli, Rizzoli 2010)
Fonte
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L'Italia di Berlusconi
domenica 24 aprile 2011
Panico pre-elettorale
Dopo gli ennesimi tagli di Tremonti e le elezioni alle porte in molti comuni italiani, sembra essersi scatenato il panico tra le forze di centro-destra. Un caos del tutto prevedibile, del resto, con l'ingresso e il consolidamento nell'arena politica del gruppo dei responsabili, il frutto indigesto della politica da calcio-mercato di Berlusconi.
Diciamolo, alla vigilia delle elezioni amministrative che interesseranno molti comuni italiani, nel PdL regna un gran casino. Probabilmente ciò che manda in fibrillazione gli esponenti della destra sono soprattutto i sondaggi che danno in testa il PD. Ma le cause sono molte e i motivi risaputi, uno di questi è l'ignominioso trucco del 14 dicembre scorso quando, durante il voto sulla mozione di sfiducia, si assistette ad una vergognosa compravendita di parlamentari. In quell'occasione Berlusconi fece delle promesse al cosidetto gruppo dei responsabili in cambio del loro appoggio in aula, ritardando così però solo di pochi mesi la caduta del suo governo. Il virus del rimpasto è ormai stato inoculato e gli schieramenti alternativi premono. La maggioranza sta pagando con gli interessi la vittoria di Pirro ottenuta in quella fatidica data perchè, come si sa, i trucchi hanno le gambe corte. Nel frattempo infatti, il gruppo di Pionati, che in quell'occasione fu l'ago della bilancia a favore del premier, è cresciuto, ha consolidato la propria nicchia di potere e reclama ora la sua parte di torta. I responsabili che avevano chiesto di pesare di più, non ottenendo risposta hanno deciso di schierarsi con il terzo polo in funzione elettorale. Contestano in primo luogo l'eccessiva politica di tagli all'economia, condividendo in pieno, a questo riguardo, l'opinione del Ministro della cultura Galan che vorrebbe le immediate dimissioni di Tremonti. La Lega e Berlusconi invece, difendono l'attuale Ministro dell'Economia: Bossi addirittura ha dichiarato che senza Tremonti la Lega potrebbe togliere il suo appoggio al governo. Insomma stiamo assistendo ad un vero e proprio caos pre-elettorale dovuto ad un attacco di panico delle forze di destra, una situazione che, date le premesse, era largamente prevedibile.
Diciamolo, alla vigilia delle elezioni amministrative che interesseranno molti comuni italiani, nel PdL regna un gran casino. Probabilmente ciò che manda in fibrillazione gli esponenti della destra sono soprattutto i sondaggi che danno in testa il PD. Ma le cause sono molte e i motivi risaputi, uno di questi è l'ignominioso trucco del 14 dicembre scorso quando, durante il voto sulla mozione di sfiducia, si assistette ad una vergognosa compravendita di parlamentari. In quell'occasione Berlusconi fece delle promesse al cosidetto gruppo dei responsabili in cambio del loro appoggio in aula, ritardando così però solo di pochi mesi la caduta del suo governo. Il virus del rimpasto è ormai stato inoculato e gli schieramenti alternativi premono. La maggioranza sta pagando con gli interessi la vittoria di Pirro ottenuta in quella fatidica data perchè, come si sa, i trucchi hanno le gambe corte. Nel frattempo infatti, il gruppo di Pionati, che in quell'occasione fu l'ago della bilancia a favore del premier, è cresciuto, ha consolidato la propria nicchia di potere e reclama ora la sua parte di torta. I responsabili che avevano chiesto di pesare di più, non ottenendo risposta hanno deciso di schierarsi con il terzo polo in funzione elettorale. Contestano in primo luogo l'eccessiva politica di tagli all'economia, condividendo in pieno, a questo riguardo, l'opinione del Ministro della cultura Galan che vorrebbe le immediate dimissioni di Tremonti. La Lega e Berlusconi invece, difendono l'attuale Ministro dell'Economia: Bossi addirittura ha dichiarato che senza Tremonti la Lega potrebbe togliere il suo appoggio al governo. Insomma stiamo assistendo ad un vero e proprio caos pre-elettorale dovuto ad un attacco di panico delle forze di destra, una situazione che, date le premesse, era largamente prevedibile.
giovedì 21 aprile 2011
Fidel Castro asiste a la clausura del Sexto Congreso del PCC
Con un emocionado aplauso, los delegados al VI Congreso del Partido Comunista de Cuba recibieron al líder de la Revolución Fidel Castro.
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Fidel Castro,
Partido Comunista Cubano,
Politica cubana
Cuba debe ser eliminada de la lista de países patrocinadores del terrorismo
Manuel Copello Medina |
Con motivo del aniversario de la histórica victoria de Playa Girón, resultado del coraje del pueblo cubano en repudio a la agresión terrorista y criminal del gobierno de Estados Unidos contra la entonces naciente Revolución cubana, la Estrella de Cuba con sede en Berlín lanza hoy esta campaña en Facebook “Cuba debe ser eliminada de la lista de países patrocinadores del terrorismo internacional”
Qué nuestro país esté en esta lista espuria y arbitraria es una ofensa a la verdad y a la justicia. Es una ofensa para todos los cubanos dignos en cualquier lugar donde se encuentren y especialmente para René, Gerardo, Antonio, Ramón y Fernando, cinco valerosos hombres presos cruelmente en Estados Unidos desde hace más de 12 años justamente por luchar contra el terrorismo. Ofensa ha sido también la vergonzosa absolución de Posada Carriles, quien no ha sido siquiera juzgado por terrorista como merece. ¡Cese la doble moral del gobierno de Estados Unidos!
Sirva nuestra firma también para exigir la inmediata liberación de nuestros compañeros y la devolución a Cuba de la ilegalmente ocupada Base Naval de Guantánamo, que ha servido como centro de torturas y horrendos maltratos por parte del gobierno estadounidense.
Las redes sociales nos brindan la oportunidad hoy de estar en permanente contacto, intercambiar ideas y sobre todo, de divulgar la verdad sobre nuestra Patria y defenderla. ¡Aprovechémoslo!
Tu apoyo a esta campaña es un voto por la verdad y la justicia.
¡Tu firma cuenta!
La Estrella de Cuba en Berlín
Asociación de cubanos residentes en Alemania.
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_138789056193060
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Amigos de Cuba,
Cubanos en el exterior,
Gruppi Facebook,
Iniziative
Cuba, Fidel lascia il partito comunista. Dopo 52 anni Raul è primo segretario
L'ex presidente cubano Fidel Castro ha chiesto esplicitamente di non fare parte del nuovo Comitato centrale del Partito comunista di Cuba (Pcc) e ha appoggiato la proposta del presidente Raul di limitare i mandati politici a due periodi da cinque anni.
"Credo di aver ricevuto ormai abbastanza onori. Non avevo mai pensato di vivere cosi a lungo", aggiunge. Raul "sapeva che io non avrei accettato alcun incarico nel partito, era stato lui a continuare a chiamarmi primo segretario e Comandante in capo, cariche che io ho delegato quando mi sono ammalato" nel 2006. E aggiunge: "Non potevo né ho mai provato a esercitare le cariche, anche quando ho ripreso la capacità di analizzare e scrivere". L'ex presidente ha detto il mese scorso che non era più il primo segretario del partito dopo la sua rinuncia del 2006. Raul era fino a oggi il secondo segretario. Fidel, 84 anni, appare in diverse immagini pubblicate oggi sul sito Cubadebate mentre vota dalla sua abitazione i nuovi membri del comitato centrale del partito. "Ho letto le biografie dei nuovi membri proposti. Sono persone eccellenti", aggiunge Fidel, il quale dice di aver suggerito a Raul di non togliere dal Comitato centrale persone che "per la loro età o salute non possono offrire molti servizi al partito". Il Congresso ha eletto ieri il nuovo comitato centrale del Pcc, il quale oggi ha tenuto la riunione nella quale è stato eletto l'ufficio politico. Fidel ha appoggiato la proposta di limitare a due periodi da cinque anni i mandati politici presentata da Raul sabato scorso durante l'inaugurazione del congresso del partito, dicendo che quando suo fratello gli aveva fatto vedere il rapporto qualche giorno prima, "l'idea mi era piaciuta. Era un argomento sul quale avevo pensato molto". Presidente del paese da 1959 fino a quando si è ammalato, Fidel dice che "sono stato quasi costretto a diventare primo ministro nei primi mesi del 1959" e che "non mi sono mai preoccupato di quanto tempo sarei rimasto al potere".
Martedì 19 aprile 2011
Fonte: L'UNIONE SARDA.it
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Politica cubana
La psicanalisi, Freud, l'ideale della competizione e le logge segrete
Carl G. Jung |
Compatibilmente con il suo credo Freud immagina l'energia dell'uomo completamente sublimata nella Libido; in pratica ritiene che l'energia umana sia tutta di natura sessuale. Quindi per guarire i tuoi disturbi psichici è sufficiente accrescere la tua energia sessuale... ecco allora che Freud comincia a cercare cause sessuali in tutte le disfunzioni psicologiche. Se hai problemi psicologici è perchè non scopi bene... o non lo fai affatto... o perchè ce l'hai piccolo... o perchè da piccolo ce l'avevi piccolo... insomma sempre tutto ricondotto lì :) ecco perchè ancora oggi quando qualcuno ti vede affranto, sconsolato o demotivato ti consiglia di accrescere l'attività sessuale.. e spariscono tutti i problemi... e ti senti con l'energia UP! Purtroppo "grazie" a questa distorta visione della psicologia umana ci ritroviamo con una forma mentis fortemente orientata verso la competizione. Uomini che vogliono sempre più donne, donne che vogliono sempre più uomini, pratiche sessuali esacerbanti, atteggiamenti con impulsi violenti di base e un modo di pensare finalizzato sempre più all'interesse personale piuttosto che al bene della collettività.
Sigmund Freud |
Alle lobby ebraiche. Perchè? Perchè una società fondata sulla competizione costringe il popolo ad andare a lavorare, a schiavizzarsi per poter pagare i propri debiti creati dal nulla grazie alla monumentale truffa del Signoraggio (i principali banchieri che indebitano il Mondo sono ebrei). Un popolo indebitato va a lavorare per cercare di estinguere i propri debiti, non sapendo che così facendo crea sempre nuovi debiti lavorando così sempre di più.
Allora c'è da chiedersi... cosa c'entrino le lobby ebraiche con Freud? Ebbene Freud non solo era ebreo, ma faceva anche parte di una setta segreta ebraica tra le più potenti del Mondo: il B'nai B'rith. Ecco dunque che le teorie freudiane, ricercando aderenza con i principi di tale setta, inducono Jung a prenderne le distanze. Fu così che venne tacciato di antisemitismo. La Leggenda di Jung antisemita, che ora sappiamo non essere vera, non ebbe nulla a che fare con il razzismo ma fu possibile perchè Jung non si piegò all'interesse delle lobby... le quali hanno fatto in modo da far associare prevalentemente la teoria di Freud anzichè quella di Jung nello studio della psicanalisi.
I disagi inconsci andrebbero risolti con approcci energetici, consapevoli del fatto che l'energia dell'uomo non è tutta sessuale, l'aspetto libidinoso ne ricopre solo una parte. Inoltre gli approcci di psicologia cognitiva, quelli della maggior parte degli psicologi, agiscono solo sul 5% della capacità mentale della persona... ecco perchè necessitano di parecchio tempo per essere risolti. Se si agisse direttamente sulla parte inconscia, che domina il restante 95%, qualsiasi disagio o problema inconscio verrebbe risolto fin dalla prima seduta, come insegnano la PNL, la Psicologia Quantistica o la Psicologia Energetica. Spero di essere stato sufficientemente chiaro considerando la difficoltà dell'argomento :) Per chiarimenti contatta il nr 166.... ma se fai più sesso risolvi tutto prima... :P
(3 dicembre 2010, Fonte)
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Psicologia
A zionist war scum bag and an american with a heart and morality
San Remo manual on international waters. Article 67.
Merchant vessels flying the flag of neutral States may not be attacked unless they:
(a) are believed on reasonable grounds to be carrying contraband or breaching a blockade, and after prior warning they intentionally and clearly refuse to stop, or intentionally and clearly resist visit, search or capture;
(b) engage in belligerent acts on behalf of the enemy;
(c) act as auxiliaries to the enemy s armed forces.
Merchant vessels flying the flag of neutral States may not be attacked unless they:
(a) are believed on reasonable grounds to be carrying contraband or breaching a blockade, and after prior warning they intentionally and clearly refuse to stop, or intentionally and clearly resist visit, search or capture;
(b) engage in belligerent acts on behalf of the enemy;
(c) act as auxiliaries to the enemy s armed forces.
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Sionismo Rothschild
BENJAMIN FREEDMAN, l'ebreo americano che smascherò le trame del sionismo
Uomo d’affari di successo (era il proprietario della Woodbury Soap Co.), ebreo di New York, patriota americano, Benjamin Freedman – che era stato membro della delegazione americana al Congresso di Versailles nel 1919 – ruppe con l’ebraismo organizzato e i circoli sionisti dopo il 1945, accusandoli di aver favorito la vittoria del comunismo in Russia.
Da quel momento, dedicò la vita e le sue ragguardevoli fortune (2,5 milioni di dollari di allora) a combattere e denunciare le trame dei suoi correligionari.
Benjamin Freedman tenne, nel 1961, al Willard Hotel di Washington ad un’influente platea, riunita dal giornale americano Common Sense, il seguente discorso.
"Qui negli Stati Uniti, i sionisti e i loro correligionari hanno il completo controllo del nostro governo. Per varie ragioni, troppo numerose e complesse da spiegare qui, i sionisti dominano questi Stati Uniti come i monarchi assoluti di questo Paese.
Voi direte che è un’accusa troppo generale: lasciate che vi spieghi quel che ci è accaduto mentre noi tutti dormivamo." (...)
Benjamin H. Freedman - A Jewish Defector Warns America (1 of 9)
L'articolo completo in italiano su Benjamin Freedman è presente su questa pagina di Facebook.
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Sionismo Rothschild
Sandro Pertini era al fianco dei palestinesi contro i crimini di Israele
"Una volta furono gli ebrei a conoscere la "diaspora"...vennero cacciati dal Medio oriente e dispersi nel mondo; adesso lo sono invece i palestinesi...Io affermo ancora una volta che i palestinesi hanno diritto sacrosanto ad una patria ed a una terra come l'hanno avuta gli israeliti...Se vi sono nazioni in cui i diritti civili ed umani sono conculcati, sono annullati, non vi è che un provvedimento da prendere contro queste nazioni: l'espulsione dall'Onu. Non valgono le proteste, se le porta via il vento. Non valgono le polemiche. Siano espulse dalla Organizzazione delle Nazioni Unite. Sia dato loro il bando, siano indicate all'umanità come colpevoli."
"Io sono stato nel Libano. Ho visitato i cimiteri di Chatila e Sabra. E una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quel massacro orrendo. Il responsabile di quel massacro orrendo è ancora al governo in Israele. E quasi va baldanzoso di questo massacro fatto. E un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando della società."
Sandro Pertini, messaggio di fine anno agli italiani, 31/12/1983.
(dal Blog di Vittorio Arrigoni: http://guerrillaradio.iobloggo.com)
COMMENTI AL VIDEO:
Questo è un esempio per tutti i capi di stato oggi la nostra nazione è in balia della menzogna e della propaganda.
DIGNITA', RIVOGLIO LA DIGNITA' DI QUEST'UOMO!
Se pensiamo che adesso a rappresentarci abbiamo Napolitano e Berlusconi sempre pronti e proni a Usa e a Israele. Datemi una macchina del tempo...
Ha sempre rischiato la pelle Pertini, per la sua liberta' e per quella di tutti. Puo' anche aver comesso degli errori (come quello di elogiare Stalin, ndr), ma su quanto dice in questo video, c' e' poco da girarci intorno.
I sionisti controllano l'America e sono alla base di tutte le nostre disgrazie. Non mi credete? Allora cercate su Google "Così parlò Benjamin Freedman", un ebreo che svelò le trame del sionismo, soprattutto durante la prima guerra mondiale, che portarono alla nascita di Israele. (...)
"Io sono stato nel Libano. Ho visitato i cimiteri di Chatila e Sabra. E una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quel massacro orrendo. Il responsabile di quel massacro orrendo è ancora al governo in Israele. E quasi va baldanzoso di questo massacro fatto. E un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando della società."
Sandro Pertini, messaggio di fine anno agli italiani, 31/12/1983.
(dal Blog di Vittorio Arrigoni: http://guerrillaradio.iobloggo.com)
COMMENTI AL VIDEO:
Questo è un esempio per tutti i capi di stato oggi la nostra nazione è in balia della menzogna e della propaganda.
DIGNITA', RIVOGLIO LA DIGNITA' DI QUEST'UOMO!
Se pensiamo che adesso a rappresentarci abbiamo Napolitano e Berlusconi sempre pronti e proni a Usa e a Israele. Datemi una macchina del tempo...
Ha sempre rischiato la pelle Pertini, per la sua liberta' e per quella di tutti. Puo' anche aver comesso degli errori (come quello di elogiare Stalin, ndr), ma su quanto dice in questo video, c' e' poco da girarci intorno.
I sionisti controllano l'America e sono alla base di tutte le nostre disgrazie. Non mi credete? Allora cercate su Google "Così parlò Benjamin Freedman", un ebreo che svelò le trame del sionismo, soprattutto durante la prima guerra mondiale, che portarono alla nascita di Israele. (...)
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Palestina libera,
Sandro Pertini
mercoledì 20 aprile 2011
Vittorio Arrigoni Kidnapping, Who Benefits? ISRAEL - Ken O'Keefe
There can be no doubt that who ever is behind the kidnapping of Vittorio Arrigoni, nobody benefits more than Israel. Israel could not ask for a greater gift, with the upcoming flotilla which they fear like nothing else, then this kidnapping and threat to murder Vittorio. Free Vittorio NOW! Free Palestine! Down with Zionism! (TJP)
Guardate ora invece come difende Israele quel servo di Giuliano Ferrara durante la trasmissione Qui Radio Londra del 15/04/2011 incentrata su Vittorio Arrigoni. Soprattutto leggete i numerosi commenti di ribrezzo che fanno seguito al video e alle tesi sioniste ivi espresse da questo inutile paroliere e successore indegno di Enzo Biagi.
domenica 17 aprile 2011
Grillo a Milano: “Basta con quel nano di 74 anni” - "Politica morta, tenuta in vita da giornali e tv"
Ne ha per tutti, Beppe Grillo. In piazza San Babila a Milano insieme al Movimento 5 Stelle e al candidato sindaco ventenne Mattia Calise, Grillo ricorda che nel 2007 350mila persone firmarono per chiedere un Parlamento senza condannati, il ripristino della preferenza nella legge elettorale e un massimo di due mandati per ogni carica elettiva. “Ma ci ignorano, tengono le firme che abbiamo depositato in un cassetto – si infiamma Grillo, che domanda: “Che Costituzione è quella che non obbliga i parlamentari a discutere una legge di iniziativa popolare?”. Berlusconi – che oggi è tornato ad attaccare i giudici (leggi) – non vuole nemmeno sentirlo nominare: “Ho chiuso con quel nano di 74 anni”, e alla sinistra non perdona di aver letto la Costituzione in aula nei giorni del cosiddetto processo breve. “Calamandrei si rivolta nella tomba a vedere che quella gente messa lì dai partiti legge gli articoli della Carta”. Circondato da qualche centinaio di persone e in contemporanea con la manifestazione romana sotto Montecitorio, Grillo se la prende anche con i giornali. “Ci chiamate ancora ‘grillini’, basta. Siamo un movimento – spiega – facciamo politica come servizio civile, mentre voi parlate solo di quei morti viventi” di Franz Baraggino.
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Politica italiana
Tempio Villa Certosa
L'orto botanico di Villa Certosa. La pianta imita quella del Tempio di Salomone. |
Simboli e geometrie massoniche sparsi in tutto il parco. Scrutati e spiegati da un esperto. Una visita indiscreta per una volta senza escort e veline.
Chissà se davvero, alla fine, Silvio Berlusconi venderà La Certosa a uno dei magnati russi sbarcati in Sardegna (...). Certo è che, se tra rumors e smentite si arrivasse alla cessione, l'oligarca che se l'aggiudicherà si troverà tra le mani qualcosa di più di una dimora miliardaria. Qualcosa che ha a che vedere con una passione che il premier non tiene molto a far sapere in giro: quella verso la massoneria, le logge, il paganesimo e tutta la paccottiglia esoterico-occultista che questa cultura talvolta si porta dietro.
Ma andiamo per ordine. Quando nel 1981 si scoprì che era iscritto alla loggia P2, Silvio Berlusconi minimizzò: "L'ho fatto solo perché me l'aveva chiesto un amico, Roberto Gervaso". Insomma, l'adesione alla massoneria - e in particolare a una loggia coperta - sarebbe stata poco più di una casualità e un evento insignificante.Sono passati quasi trent'anni e dell'attrazione del Cavaliere verso compassi e cappucci non si parla più.
Ma davvero per Berlusconi l'adesione alla massoneria è stata solo un'imprudenza giovanile? O al contrario il premier continua a coltivare una serie di vaghi credo iniziatici collegati con l'affiliazione massonica e con le ritualità pagane? L'interrogativo non ha niente di dietrologico o di cospirazionista: è una domanda sorta spontanea tra gli esperti di simbologia massonica e di occultismo dopo le molte pubblicazioni nelle scorse settimane di scatti - autorizzati e no - di Villa La Certosa, in Sardegna. Ultimo, il settimanale 'Oggi', che ha pubblicato molte immagini del buen retiro del premier, fornendo agli studiosi la conferma di quello che già avevano intuito quando erano uscite le foto delle feste. Loro, gli esperti, vedono in Villa La Certosa un grande percorso massonico e iniziatico - pieno di simboli astrologici, esoterici e anche religiosi, ma non cattolici - convinzione che si rafforza se alle immagini scattate dai fotografi si aggiungono quelle riprese dal satellite di Google Earth.
Del resto, la villa e il parco, "con i disegni geometrici di cerchi nel verde, sembrano concepiti proprio per una visione dal cielo, dal punto di vista che nell'antichità poteva appartenere solo al Grande Architetto dell'Universo", come spiega a 'L'espresso' il professor Marcello Fagiolo, professore di Storia dell'Architettura all'Università La Sapienza di Roma, esperto italiano di simbologia dei giardini e autore del volume 'Architettura e massoneria: l'esoterismo della costruzione' (Gangemi editore).
L'orto botanico, ad esempio, visto dall'alto presenta una pianta quadrata ispirata a quella che, nell'iconografia, viene attribuita al Tempio di Salomone a Gerusalemme, costruito nel X secolo avanti Cristo e distrutto dai Babilonesi 500 anni dopo. Per i cultori dell'architettura iniziatica, il Tempio di Salomone ha da sempre molti significati, sia in quanto presunto contenitore dell'Arca dell'Alleanza sia per le sue misure, che si ritenevano ricavate da un 'codice cosmico' trasformato in rapporti geometrici. Inoltre nella divulgazione di questa mitica costruzione si fa spesso riferimento (in realtà senza un valido sostegno storiografico) all'ipotesi che il Tempio avesse inizialmente anche una funzione di culto sessuale, con l'adorazione della divinità femminile Astherah e con una serie di numerologie legate alla gestazione della donna e al pianeta Venere. Ma il Tempio è soprattutto caro ai massoni perché secondo la loro tradizione a progettarlo fu Hiram Abif, figura allegorica di architetto fondamentale per tutta la massoneria mondiale.
Del resto le simbologie esoteriche nella proprietà sarda (che Berlusconi ha acquistato negli anni Ottanta e ha fatto completamente ridisegnare su sue precise indicazioni dall'architetto Gianni Gamondi) si rivelano fin dalle scelte più generali: "Labirinti e teatri di verzura, anfiteatri e orti botanici, obelischi e piramidi, Campi Elisi e mausolei, rovine reali o artificiali, romitori e cerchi di pietre: sono tutte tipiche espressioni del giardino massonico", spiega il professor Fagiolo. "Soprattutto", aggiunge, "quando il giardino è rappresentato come visione scenica, somma di paesaggi diversificati con sorprendenti colpi di scena, ambientati in boschi o vallette, montagnole e laghetti artificiali, fino all'abbinata lago-vulcano, che evoca il tema del battesimo col fuoco".
(20 agosto 2009, Fonte)
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Usa: 45 morti in tornado e tempeste
(ANSA) - NEW YORK, 17 APR - Continua a salire il numero delle vittime causate da una serie di tornado e tempeste violentissime che hanno colpito il Sud e la costa orientale degli Stati Uniti. La rete Msnbc riporta oggi - riferendo un primo bilancio delle autorita' - che complessivamente sono stati segnalati finora 45 morti in sette Stati. Le violente perturbazioni avevano riguardato inizialmente Arkansas, Oklahoma, Alabama e Mississippi, ma si sono poi estese fino a interessare Virginia, North Carolina e New York.
Marcha Popular en La Habana (Cuba) - 16/04/2011
Che bella l'unità del popolo cubano!!
Notare il serpentone di folla a perdita d'occhio che si vede sfilare all'inizio del video: è composto unicamente di giovani dai 13 ai 17 anni.
"Felicitaciones hermanos Cubanos por el 50 aniversario de "LA PRIMER GRAN DERROTA DEL IMPERIO YANKY EN AMERICA LATINA". HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"
Notare il serpentone di folla a perdita d'occhio che si vede sfilare all'inizio del video: è composto unicamente di giovani dai 13 ai 17 anni.
"Felicitaciones hermanos Cubanos por el 50 aniversario de "LA PRIMER GRAN DERROTA DEL IMPERIO YANKY EN AMERICA LATINA". HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!"
Documentario - La chiesa di Satana del Nuovo Ordine Mondiale 1/3
LA RELIGIONE DEL GOVERNO OMBRA - GLI " ILLUMINATI ".
IL NUOVO ORDINE MONDIALE E' UN GRUPPO DI SOCIETA' SEGRETE SATANICHE CHE AGISCONO PER INSTAURARE UN UNICO SCOPO : UN GOVERNO MONDIALE CAPEGGIATO DALL'ANTICRISTO - LA NUOVA BABILONIA.
Oltre agli "Illuminati di Baviera", molte società segrete di matrice occulta o legate alle tradizioni esoteriche sono state a volte associate al termine " ILLUMINATI ", sia perché ispirate a princìpi analoghi, sia per il comune riferimento alla discesa nell'individuo della "Luce", sinonimo di conoscenza o GNOSI e di ampliamento della visione e del quadro percettivo/Chiaroveggenza.
Tra il Medioevo e l'età moderna si sono a vario titolo autodefiniti "illuminati" i Confratelli dello Spirito Libero, i Rosacroce, gli Alumbrados, gli Illuminés, i Martinisti, Skull & Bones, Bohemian Club, il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Club di Roma, la Carnegie Foundation, la Fondazione Rockefeller.
La LUCE degli ILLUMINATI deriva dalla dottrina LUCIFERINA, il culto SATANICO.
I POTENTI DELLA TERRA CHE CONTROLLANO L'INTERO GLOBO SONO GLI ADORATORI DELLE FORZE DEL MALE.
QUESTI " INIZIATI " SEMBREREBBERO UNITI A QUESTE SOCIETA' SEGRETE PERCHE' DISCENDENTI DI UNA CERTA LINEA DI SANGUE LEGATA AD ANTICHE DIVINITA' DI MATRICE EXTRATERRESTRE (NEFILIM /ANGELI CADUTI).
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Club di Roma - Ambientalismo e Nuovo Ordine Mondiale
Qualche giorno fa un ricco americano di origini italiane, Thomas DiBenedetto, si è comprato la squadra di calcio della Roma...Sarà che non sono un gran appassionato di calcio, ma a me è venuto da chiedermi: chi gliel'ha fatto fare? Non è che dietro questa operazione si nasconde un piano ben preciso? E quale? Poi, navigando in rete, leggo un commento che mi fa ulteriormente pensare. Qualcuno scrive che gli italiani ormai sembrano diventati indifferenti a tutto, non gli fa più effetto nulla delle tragedie che succedono nel mondo, gli basta avere il loro bel telefonino, starsene comodi davanti alla tv e...il calcio...Il calcio? Accidenti, vuoi vedere che mettendo le mani sullo sport nazionale finalmente si svegliano?
Approfondimenti e articoli correlati nel relativo post:
http://www.duffysblog.com/2009/10/club-di-roma-ambientalismo-e-nuovo.html
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sabato 16 aprile 2011
Victoria de Girón: Maydel Gómez Lagos habla en nombre de los jóvenes cubanos
La Presidenta de la Federación de Estudiantes Universitarios (FEU) de Cuba ratificó la vocación independentista y antiimperialista de la juventud cubana. La continuidad histórica de la Revolución está asegurada porque la juventud cubana no fallará jamás a su pueblo.
Il terrorista Posada Carriles dichiarato innocente in Texas: un'impunità pianificata
Il processo farsa si è tenuto in Texas, dove Posada Carriles, fra l'altro, non era accusato di omicidio o strage terroristica, ma di immigrazione clandestina e rischiava al massimo 5 anni.
Ora Posada vive tranquillamente in libertà negli Stati Uniti, scagionato da ogni accusa. Questo è l'esempio di democrazia e giustizia che danno gli Stati Uniti di Obama: l'impunità ad un pluri-assassino in cambio dei suoi passati favori alla CIA! Ricordiamo che Posada Carriles, secondo le testimonianze processuali dei suoi complici condannati dalla giustiza cubana ad alcuni decenni di prigione, ha lasciato dietro di sè una lunga scia di morti a Cuba. Uno di questi è l'italiano Fabio Di Celmo, ucciso da una bomba in un hotel all'Avana. Ma soprattutto Carriles è accusato d'essere il responsabile dell'attentato aereo delle Barbados dove morirono, tra gli altri, tutti gli atleti della squadra olimpica cubana di scherma. Insomma, un'assoluzione scandalosa, quasi quanto il fatto che sui principali media italiani non è stata spesa una sola parola riguardo a tutto questo!
Assolto Luis Posada Carriles da tutte le accuse.
Cuba: Posada Carriles declarado inocente en una farsa, afirma Rogelio Polanco desde Venezuela
Rogelio Polanco, embajador cubano en Venezuela afirma que el terrorista confeso Luis Posada Carriles fue declarado inocente en una farsa que reafirma que el sistema de justicia de Estados Unidos no funciona cuando se trata de Cuba. Recordó que el terrorista tiene deudas con el pueblo venezolano desde la época en que la CIA le ordenó ser el comisario Basilio de la policía en Caracas, y torturo a ciudadanos de ese país. Y que sobre él pesa la responsabilidad del derribo en pleno vuelo del avión de cubana el 6 de octubre de 1976.
Ora Posada vive tranquillamente in libertà negli Stati Uniti, scagionato da ogni accusa. Questo è l'esempio di democrazia e giustizia che danno gli Stati Uniti di Obama: l'impunità ad un pluri-assassino in cambio dei suoi passati favori alla CIA! Ricordiamo che Posada Carriles, secondo le testimonianze processuali dei suoi complici condannati dalla giustiza cubana ad alcuni decenni di prigione, ha lasciato dietro di sè una lunga scia di morti a Cuba. Uno di questi è l'italiano Fabio Di Celmo, ucciso da una bomba in un hotel all'Avana. Ma soprattutto Carriles è accusato d'essere il responsabile dell'attentato aereo delle Barbados dove morirono, tra gli altri, tutti gli atleti della squadra olimpica cubana di scherma. Insomma, un'assoluzione scandalosa, quasi quanto il fatto che sui principali media italiani non è stata spesa una sola parola riguardo a tutto questo!
Assolto Luis Posada Carriles da tutte le accuse.
Cuba: Posada Carriles declarado inocente en una farsa, afirma Rogelio Polanco desde Venezuela
Rogelio Polanco, embajador cubano en Venezuela afirma que el terrorista confeso Luis Posada Carriles fue declarado inocente en una farsa que reafirma que el sistema de justicia de Estados Unidos no funciona cuando se trata de Cuba. Recordó que el terrorista tiene deudas con el pueblo venezolano desde la época en que la CIA le ordenó ser el comisario Basilio de la policía en Caracas, y torturo a ciudadanos de ese país. Y que sobre él pesa la responsabilidad del derribo en pleno vuelo del avión de cubana el 6 de octubre de 1976.
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"Che l'Argentino": film su Ernesto Che Guevara
Il trailer italiano - Guerriglia.
"Che l'Argentino" - Parte 4.
"Che l'Argentino" - Parte 6.
"Che l'Argentino" - Parte 4.
"Che l'Argentino" - Parte 6.
venerdì 15 aprile 2011
Addio Vittorio!
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
(Estratto del Discorso della montagna di Gesù, dal Vangelo secondo Matteo 5,1-7,28)giovedì 14 aprile 2011
Lega Nord, xenofobi al governo - reportage francese
Un commento:
"Sono italiano, sono del nord...ma mai obbligo qualcuno a parlare o pregare come me...Sono cristiano, vado in chiesa...e la mia religione mi dice di avere rispetto per la loro...Tutte quelle persone ke insultano si credono padroni dell'Italia, difensori della religione cristiana...Vadano in chiesa e laggano la Costituzione...si accorgeranno ke verrebbero scomunicati e che sono i meno italiani di tutti...Complimenti alla Francia, una civiltà più avanti della nostra...".
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mercoledì 13 aprile 2011
RAZZISTI DI COLORE...VERDE
Dopo oltre un decennio di politica xenofoba, non stupiamoci se l'Europa adesso ci sta voltando le spalle sul problema degli immigrati dal Maghreb. Così, di fronte alla richiesta d'aiuto all'Europa da parte del Ministro degli Interni Maroni (poverino!), Francia e Germania ci rispondono picche, dicendoci, a brutto muso: "arrangiatevi". Come ha affermato Bersani, il governo, e soprattutto la Lega, sono rimasti vittime della loro stessa propaganda.
Qualcuno si chiederà: ma perchè te la prendi tanto con la Lega? E' presto detto: perchè questo partitucolo di opportunisti è uno dei principali responsabili dello sfacelo che c'è oggi in Italia, del regime berlusconiano. Sono loro che hanno retto e reggono il gioco a Berlusconi, che hanno sostenuto e continuano a sostenere il suo potere, le sue porcherie e le sue leggi ad personam senza un minimo di vergogna.
UN PICCOLO FILMATO SULLA SITUAZIONE DELL'ITALIA DI OGGI, PURTROPPO DIVENTATA RAZZISTA....RAZZISMO CHE HA UN COLORE...IL VERDE.
Qualcuno si chiederà: ma perchè te la prendi tanto con la Lega? E' presto detto: perchè questo partitucolo di opportunisti è uno dei principali responsabili dello sfacelo che c'è oggi in Italia, del regime berlusconiano. Sono loro che hanno retto e reggono il gioco a Berlusconi, che hanno sostenuto e continuano a sostenere il suo potere, le sue porcherie e le sue leggi ad personam senza un minimo di vergogna.
UN PICCOLO FILMATO SULLA SITUAZIONE DELL'ITALIA DI OGGI, PURTROPPO DIVENTATA RAZZISTA....RAZZISMO CHE HA UN COLORE...IL VERDE.
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Grillo168 - Lo Scudo della Rete
Uniti contro gli abusi di potere e le intimidazioni ai danni della Rete.
Genova: attentato incendiario in struttura accoglienza immigrati
(ANSA) - GENOVA, 12 APR - Attentato incendiario questa sera in una delle strutture individuate dal Comune di Genova per l’accoglienza agli immigrati che arriveranno da Lampedusa. Si tratta dell’istituto Casaregis a Sampierdarena. Sarebbe stato gettato del liquido infiammabile al piano terreno. Le fiamme hanno provocato l’esplosione di alcune finestre. A dare l’allarme e’ stato un passante. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri, agenti della Digos della questura e polizia municipale. (Foto archivio)
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sabato 9 aprile 2011
Della serie c'è un Italia da rifare, largo ai giovani: intervista al "trota"
Piccoli politici crescono...Intervista a Renzo Bossi, figlio del leader della Lega e attualmente consigliere presso la regione Lombardia. Saranno tipi come lui a rappresenterà la prossima classe dirigente italiana? Sigh!
Renzo Bossi: ''Vorrei essere il riferimento politico per i giovani d'oggi''
Renzo Bossi: ''Vorrei essere il riferimento politico per i giovani d'oggi''
Cosa pensava Indro Montanelli di Berlusconi
Fonte: Wikipedia
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Politica italiana
Profezia di Pasolini: la rivoluzione in Egitto e Tunisia ci riguarda
Una profezia di Pierpaolo Pasolini da ascoltare con molta attenzione...prima o poi finiranno di adattarsi ad un mondo sotto il mondo...La poesia "Profezia" è recitata da Toni Servillo.
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venerdì 8 aprile 2011
Chi è veramente Berlusconi? Indro Montanelli lo aveva capito già 17 anni fa
Estratto della puntata di Raggio verde (di Santoro, del marzo 2001) e dopo il confronto Travaglio Feltri sul rapporto Montanelli-Berlusconi, lo stesso Montanelli telefona in diretta alla trasmissione e ringrazia Travaglio per aver raccontato la verita dei fatti!
Annozero del 23/04/2009: Indro Montanelli profetizzava il 'Berlusconismo' già alla fine degli anni '90.
Idro Montanelli profetizzò che sarebbero stati gli stessi italiani a portare alla vittoria Berlusconi, essendo talmente pecoroni da desiderare un padrone e un regime che li guidi. Qualcuno si sarebbe affacciato, come Mussolini, ad un metaforico balcone che allora risultava vacante, e quell'uomo fu Silvio Berlusconi.
Annozero del 23/04/2009: Indro Montanelli profetizzava il 'Berlusconismo' già alla fine degli anni '90.
Idro Montanelli profetizzò che sarebbero stati gli stessi italiani a portare alla vittoria Berlusconi, essendo talmente pecoroni da desiderare un padrone e un regime che li guidi. Qualcuno si sarebbe affacciato, come Mussolini, ad un metaforico balcone che allora risultava vacante, e quell'uomo fu Silvio Berlusconi.
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L'Italia di Berlusconi
Detained female journalist interrogated on Libyan television
One of the many subjected to enforced disappearances in Libya during the uprising that started on February 17 2011, Rana El-Aqbani reappeared on Libyan television being questioned why she supported the revolution. During the interview she was grilled in a very aggressive way that seemed more like an interrogation.
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Rana El-Aqbani
EXIT, Uscita di Sicurezza 06/04/2011 - Intervista a Michelle Coinceicao e Katia Pasquino
Le interviste shock a Michelle Coinceicao e Katia Pasquino, due delle testimoni chiave del Rubygate, nel giorno dell'inizio del processo a Berlusconi. Le verità non dette o presunte si mescolano agli accordi tramite avvocati e alle relazioni che continuano come se niente fosse.
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EXIT, Uscita di Sicurezza 06/04/2011 - L'intervista a Don Giorgio
Tra le interviste di Exit di mercoledì 6 aprile, quella a Don Giorgio De Capitani, Parroco di Monte di Rovagnate (LC), che fa affermazioni forti sugli scandali di Berlusconi e sulle posizioni della Chiesa.
NB. Notare come se la ride quel falso cristiano del senatore Giovanardi!
NB. Notare come se la ride quel falso cristiano del senatore Giovanardi!
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi
E' un massone e amico di mafiosi che, oltre a giustificare sempre e comunque se stesso e le proprie azioni, talune volte non sa distinguere tra una massa di bugiardi e criminali e la gente per bene, altre volte invece predilige apertamente e spudoratamente i primi, a giudicare dalle amicizie di cui ama circondarsi, una fra tutte, per esempio, il sanguinario dittatore Gheddafi.
Se non è costui il più potente emissario di Satana in Italia, ditemi voi chi lo è.
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giovedì 7 aprile 2011
La matanza de 11 estudiantes en una escuela de Río conmociona a Brasil
Un ex alumno se suicidó al verse rodeado por la policía tras matar a 11 niños y herir a otros 13.
Una escuela de la periferia de Río de Janeiro fue el escenario de un trágico tiroteo provocado por un ex alumno que se suicidó al verse rodeado por la policía tras matar a 11 niños y herir a otros 13. La matanza ha causado consternación en Brasil, un país que pese a los altos índices de asesinatos y violencia en sus ciudades no había sido escenario nunca de una tragedia de este tipo y provocó el "repudio" de la presidenta Dilma Rousseff.
Los hechos ocurrieron en la escuela municipal Tasso da Silveira, situada en Realengo, un populoso barrio del extrarradio de la ciudad cuya normalidad fue alterada por los disparos que causaron pánico entre los más de 400 estudiantes y entre los vecinos que se agolparon frente al lugar en busca de noticias de sus hijos. Muchos padres de familia entraron en estado de shock al constatar que sus hijos estaban entre los muertos o heridos mientras los bomberos corrían contra el tiempo para trasladar a las víctimas en ambulancias o helicópteros a los hospitales.
Las víctimas mortales son diez niñas y un niño de entre 12 y 14 años de edad, la mayoría de las cuales fue alcanzada por impactos de bala en la cabeza y en el tórax, según la Secretaría de Salud. Otros 13 estudiantes que resultaron heridos fueron ingresados en distintos hospitales de la zona y, según los médicos, cuatro de ellos están en estado grave. En el hospital Albert Schwitzer, el más cercano al lugar de los hechos, se vivieron escenas desgarradoras de familiares que se abrazaban unos con otros al saber la magnitud de la tragedia.
Según las autoridades, dos de los chicos heridos alcanzaron a salir de la escuela y pidieron auxilio a tres policías que estaban en el sector, quienes entraron de inmediato al centro educativo y uno de ellos le disparó al atacante en las piernas cuando subía las escaleras hacia la tercera planta. El atacante, identificado como Wellington Menezes Oliveira, de 23 años, era un ex alumno de la escuela y, al verse rodeado por los policías, se suicidó de un disparo, según la Secretaría de Seguridad de Río de Janeiro.
Oliveira, quien según un antiguo patrón suyo era una persona "introvertida y calmada", dejó una nota de suicidio en la que hizo referencias al islam y dijo que estaba infectado por el virus del sida, según la policía. En declaraciones a medios locales, el coronel Djalma Beltrame, comandante de la Policía Militarizada de Río de Janeiro, dijo que la nota de suicidio era "confusa" y "no tenía lógica". En el texto, Oliveira aseguraba que estaba infectado por el virus de inmunodeficiencia humana (VIH) y además hizo referencias a la religión musulmana, según la policía, que no divulgó el contenido íntegro de la nota.
Testigos citados por las autoridades dijeron que el agresor, que estaba bien vestido, entró en la escuela asegurando que era un conferenciante que iba a participar en un seminario y habló tranquilamente con una profesora que le reconoció como ex alumno. Hasta ahora las autoridades no han dado una explicación sobre los motivos que llevaron a Oliveira a perpetrar la matanza, pero todo indica que, más allá de las referencias al islám, se trató de la acción de un desequilibrado, según sicólogos consultados por medios locales.
La presidenta Rousseff estuvo al borde de las lágrimas al pedir un minuto de silencio por las víctimas en un acto con jóvenes emprendedores en Brasilia en el que manifestó su "repudio" este asesinato de "niños inocentes". "No era de las características del país que ocurriera ese tipo de crimen, por eso considero que todos nosotros estamos unidos en el repudio a aquél acto de violencia, en el repudio a ese tipo de violencia, sobre todo con niños indefensos", dijo Rousseff. La mandataria, que definió a las víctimas como "brasileñitos que a los que se les quitó la vida tan temprano", decretó tres días de luto oficial. El gobernador de Río de Janeiro, Sergio Cabral, aseguró en una rueda de prensa que Oliveira estaba equipado con un cinturón en el que llevaba dos armas de fuego y definió al asesino como "psicópata" y "animal".
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Una escuela de la periferia de Río de Janeiro fue el escenario de un trágico tiroteo provocado por un ex alumno que se suicidó al verse rodeado por la policía tras matar a 11 niños y herir a otros 13. La matanza ha causado consternación en Brasil, un país que pese a los altos índices de asesinatos y violencia en sus ciudades no había sido escenario nunca de una tragedia de este tipo y provocó el "repudio" de la presidenta Dilma Rousseff.
Los hechos ocurrieron en la escuela municipal Tasso da Silveira, situada en Realengo, un populoso barrio del extrarradio de la ciudad cuya normalidad fue alterada por los disparos que causaron pánico entre los más de 400 estudiantes y entre los vecinos que se agolparon frente al lugar en busca de noticias de sus hijos. Muchos padres de familia entraron en estado de shock al constatar que sus hijos estaban entre los muertos o heridos mientras los bomberos corrían contra el tiempo para trasladar a las víctimas en ambulancias o helicópteros a los hospitales.
Las víctimas mortales son diez niñas y un niño de entre 12 y 14 años de edad, la mayoría de las cuales fue alcanzada por impactos de bala en la cabeza y en el tórax, según la Secretaría de Salud. Otros 13 estudiantes que resultaron heridos fueron ingresados en distintos hospitales de la zona y, según los médicos, cuatro de ellos están en estado grave. En el hospital Albert Schwitzer, el más cercano al lugar de los hechos, se vivieron escenas desgarradoras de familiares que se abrazaban unos con otros al saber la magnitud de la tragedia.
Según las autoridades, dos de los chicos heridos alcanzaron a salir de la escuela y pidieron auxilio a tres policías que estaban en el sector, quienes entraron de inmediato al centro educativo y uno de ellos le disparó al atacante en las piernas cuando subía las escaleras hacia la tercera planta. El atacante, identificado como Wellington Menezes Oliveira, de 23 años, era un ex alumno de la escuela y, al verse rodeado por los policías, se suicidó de un disparo, según la Secretaría de Seguridad de Río de Janeiro.
Oliveira, quien según un antiguo patrón suyo era una persona "introvertida y calmada", dejó una nota de suicidio en la que hizo referencias al islam y dijo que estaba infectado por el virus del sida, según la policía. En declaraciones a medios locales, el coronel Djalma Beltrame, comandante de la Policía Militarizada de Río de Janeiro, dijo que la nota de suicidio era "confusa" y "no tenía lógica". En el texto, Oliveira aseguraba que estaba infectado por el virus de inmunodeficiencia humana (VIH) y además hizo referencias a la religión musulmana, según la policía, que no divulgó el contenido íntegro de la nota.
Testigos citados por las autoridades dijeron que el agresor, que estaba bien vestido, entró en la escuela asegurando que era un conferenciante que iba a participar en un seminario y habló tranquilamente con una profesora que le reconoció como ex alumno. Hasta ahora las autoridades no han dado una explicación sobre los motivos que llevaron a Oliveira a perpetrar la matanza, pero todo indica que, más allá de las referencias al islám, se trató de la acción de un desequilibrado, según sicólogos consultados por medios locales.
La presidenta Rousseff estuvo al borde de las lágrimas al pedir un minuto de silencio por las víctimas en un acto con jóvenes emprendedores en Brasilia en el que manifestó su "repudio" este asesinato de "niños inocentes". "No era de las características del país que ocurriera ese tipo de crimen, por eso considero que todos nosotros estamos unidos en el repudio a aquél acto de violencia, en el repudio a ese tipo de violencia, sobre todo con niños indefensos", dijo Rousseff. La mandataria, que definió a las víctimas como "brasileñitos que a los que se les quitó la vida tan temprano", decretó tres días de luto oficial. El gobernador de Río de Janeiro, Sergio Cabral, aseguró en una rueda de prensa que Oliveira estaba equipado con un cinturón en el que llevaba dos armas de fuego y definió al asesino como "psicópata" y "animal".
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