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“Non ci sono problemi di sicurezza, escludo qualsiasi rischio. Si tratta di normali masse d’aria che si spostano e che se raggiungessero l’Italia avrebbero un contenuto radioattivo insignificante”, ha detto Fazio.
Lamberto Matteocci, ingegnere dell’Ispra, l’istituto del ministero dell’Ambiente che si occupa del controllo dell’attività nucleare , spiega che le radiazioni in arrivo sono “centomila volte inferiori a quelle presenti in natura. Il viaggio attraverso gli oceani ha fatto perdere a questa massa d’aria la concentrazione di pericolosa”.
”Nel loro movimento le masse d’aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che, giunte in Europa, avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, da ritenersi non rilevanti dal punto di vista radiologico”, si legge in un comunicato Ispra, l’istituto aggiunge che monitora quotidianamente il particolato atmosferico con particolare attenzione alla presenza di Cesio 137 e Iodio 131 senza che ”fino a oggi” si siano rilevate ”anomalie” rispetto a prima dell’incidente di Fukushima.
(24 marzo 2011, Fonte)
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