mercoledì 21 settembre 2011

Lampedusa A Fuoco il CIE

LAMPEDUSA, 20 settembe 2011 -- Le telecamere di LiberaEspressione -- Il centro di accoglienza è stato incendiato da un gruppo di immigrati tunisini ospiti della struttura di Contrada Imbriacola.
I migranti tunisini hanno invaso le strade dell'isola.
I Lampedusani si sentono indifesi e scoraggiati di fronte a quanto è accaduto visto che non è la prima volta.
I migranti lamentano condizioni non idonee all'interno del CIE e protestano perché vogliono essere trasferiti da Lampedusa ma non vogliono essere rimpatriati come, invece, prevede l'accordo firmato di recente tra la Tunisia e l'Italia.
La situazione a Lampedusa è scoraggiante vista l'impotenza delle autorità competenti di garantire una certa sicurezza al popolo Lampedusano, nonostante l'isola sia colma di polizia carabinieri e esercito.



Lampedusa, violenti scontri tra polizia e tunisini

21 settembre, 2011 - Dopo gli incidenti di ieri ancora caos sull’isola. Le forze dell’ordine caricano gli immigrati che poco prima avevano minacciato di fare scoppiare delle bombole a gas. Intanto gli abitanti lanciano pietre. Il sindaco: “La situazione è tragica”.



Ancora caos nell'isola di Lampedusa, dopo l'incendio doloso che ieri ha distrutto il Centro di prima accoglienza. La protesta di alcune centinaia di tunisini che si stava svolgendo nei pressi del porto vecchio di Lampedusa, a due passi da una pompa di benzina è degenerata dando vita a una guerriglia urbana. Secondo le prime informazioni alcuni migranti si sono impossessati di tre bombole di gas all'interno del vicino ristorante "Delfino blu" minacciando di farle esplodere. A questo punto le forze dell'ordine, in assetto anti sommossa, hanno caricato i manifestanti. Molti di loro si sono gettati da un muro per fuggire alle cariche. Gli scontri hanno coinvolto anche alcuni abitanti dell'isola, che hanno dato vita a una fitta sassaiola nei confronti degli immigrati, che hanno risposto lanciando a loro volta pietre e suppellettili. 

Ma si registrano disordini anche in altre zone dell'isola, dove si respira un clima di "caccia all'uomo" che sta coinvolgendo anche gli abitanti.
Altri scontri tra tunisini e forze dell'ordine sono avvenuti all'interno del Centro di prima accoglienza dove si trovano ancora un centinaio di immigrati. Gli extracomunitari avrebbero lanciato sassi e altro materiale contro gli agenti che presidiano la struttura.
Nel clima di tensione, si sono registrate aggressioni anche ad alcuni giornalisti, tra cui anche l'inviato di SkyTG24 Fulvio Viviano e il suo operatore Davide Di Stefano. "Ve ne  dovete andare" hanno urlato contro i giornalisti alcuni lampedusani.

Nella notte ci sono stati i primi trasferimenti di migranti da Lampedusa con l'imbarco di circa 200 tunisini su due aerei militari. Gli extracomunitari rimasti sull'isola, oltre un migliaio, hanno trascorso la notte all'addiaccio all'interno dello stadio comunale.


Fonte: tg24.sky.it

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