"Santità, noi padani siamo con la Germania nella Santa Alleanza!" |
Questi politici leghisti che dicono tanto "Roma ladrona", sono anche peggio degli altri: rubano a tutto spiano e poi si giustificano dicendo: "tanto rubano tutti". Ormai sono in molti a criticarli apertamente anche nello stesso nord, dove la Lega è storicamente più radicata. Ci si rende finalmente conto di quanto questi politici siano arrivisti, marioli, sfascisti, una classe venuta su a pane e intolleranza i cui esponenti, per puro opportunismo elettorale, spesso si professano pubblicamente cristiani praticanti. E' incredibile quanto questa gente sembri fatta con lo stampino, quasi plasmata a immagine e somiglianza dei vari Bossi e Calderoli: stesse cadenze, stessi toni di voce, stesse parole insensate, stessa ignoranza e pochezza di idee, stessa intolleranza e limitatezza di punti di vista...Molti di loro andrebbero messi in galera per apologia di reato di razzismo e andrebbero stigmatizzati politicamente per furto di beni pubblici (infatti, si professano padani ma mi pare che il loro stipendio lo riscuotano dallo Stato italiano, o no? E questo solo per dirne una). I politici leghisti hanno conservato interamente, come se fosse un fossile circadiano intrappolato in un iceberg, la stessa identica mentalità corrotta e corrutrice degli anni di tangentopoli, un periodo in cui la corruzione dilagante veniva teorizzata e giustificata da uno dei suoi principali esponenti e responsabili, Bettino Craxi, come se fosse la normalità delle cose. "Così va il mondo", si giustifica ancor oggi il leghista Prosperini agli arresti domiciliari per corruzione, "Non possiamo farci niente".
UNA MENTALITA' DA PRIMA REPUBBLICA.
Tesi difensiva auto-assolvente questa, che ricorda da vicino quella del citato plenipotenziario leader socialista di allora, Craxi, il quale rispetto al tema della corruzione legata al sistema delle tangenti, dichiarò a più riprese che si trattava di una "prassi consolidata e diffusa nel paese tanto da essere diventata parte del sistema", una enorme massa esogena di corrotti e corruttori, pur tuttavia inglobata nella realtà politica italiana come un cancro che non si sarebbe potuto estirpare, se non al prezzo di sopprimere l'intero organismo. Bella scusa, si potrebbe allora dire lo stesso delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni dello Stato. Tangentopoli fu un fenomeno che, al momento della sua scoperta, imperversava ormai da decenni, intrecciato com'era al sistema partitocratico, e che veniva accettato tacitamente perchè faceva comodo a tutti; fu una cosa a cui tutti si dovevano semplicemente adattare. La frase corrente in quel periodo era appunto: "Lo fanno tutti", che guardacaso è anche la frase più usata da molti dei politici leghisti corrotti di oggi, quelli che amministrano molte delle realtà locali del nord, una frase che usano spesso per giustificarsi quando rubano, prendono mazzette o evadono le tasse. Insomma, sembra proprio che questi politici leghisti, la mentalità della prima repubblica non l'abbiano mai abbandonata, come se fossero rimasti ibernati in quei tempi fino ad oggi.
SE COSI' FAN TUTTI...
E infatti, ecco un'estratto di conversazione telefonica intercettata tra 2 politici leghisti di Vicenza. Si tratta di un paio di frasi che la dicono lunga sul perseverare ai giorni nostri di quel collaudato sistema di corruzione politica craxiano, in auge negli anni 80 e 90, e che venne fotografato dall'inchiesta "mani pulite". Come se l'onda moralizzatrice di tangentopoli, da qui non fosse mai passata:
A - "...potremmo essere accusati di corruzione e concussione...accidenti, dovrei stare più attento a quello che dico, potrei avere il telefono sotto controllo...e anche tu..."
B - "Ma dai, pensi davvero che ci intercettino? Lo fanno tutti...sennò dovrebbero arrestare mezza Vicenza!"
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