sabato 19 febbraio 2011

Non siamo fatti solo di biochimica ma anche di fisica nucleare!


L'importanza fondamentale delle frequenze elettromagnetiche ultra-basse nei processi di guarigione e nel benessere generale del nostro organismo.

C’è un indizio che i medici osservano normalmente. È una diagnosi, la Risonanza Magnetico Nucleare, che lega lo stato di salute del corpo umano all’orientamento degli spin nucleari che lo compongono. Incredibile, ma vero, l’orientamento degli spin dipende dai bosoni neutri, Z°. Ora che si sta sviluppando la Risonanza Magnetico Funzionale si comincia a vedere il moto incessante della materia cerebrale, una vera e propria danza coerente e fluttuante, a ritmi elevatissimi. Ogni moto ha una causa, dicono le prime nozioni di fisica, e le cause sono le forze; una è l’impetuoso fiume, non un’ingenuità di antichi filosofi, ma una corrente di bosoni neutri, “debole” per gli strumenti e freccia cocente per gli organismi. Il “debole” può essere l’Amor che innamora, provoca l’eros e commuove la psiche.

[...] Dopo quattro secoli di scienza tutti ignorano gli effetti sul corpo umano dei due campi nucleari, “debole” e “forte”. I biologi ci dicono che i geni umani sono poco di più di quelli di un moscerino. Che cosa osservano i biologi? La luce riflessa dai geni visibili, il campo elettromagnetico; osservano quindi il misero 4% non il cospicuo 96% che può stare ovunque, anche dentro i nostri corpi, composti di atomi… vuoti. Dovremmo saperlo tutti, perché lo studiamo a scuola; l’atomo è “vuoto”, ma il “vuoto” è pieno di energia e di particelle invisibili, hanno scoperto i fisici negli anni ’30 del secolo scorso; non ne parlano con i biologi però. È sul “vuoto” che artisti, saggi e poeti danno da sempre uno poderoso contributo, riconoscibile anche nelle scoperte scientifiche, se ne comprendessimo il significato umano.

Il “debole” è uno dei due campi che compongono la Forza Elettrodebole, scoperta negli anni ’80; è il lato invisibile e più negletto dei due, mentre l’altro lato è il ben noto campo elettromagnetico, l’intermediario di quasi tutte le osservazioni scientifiche. Qualcuno potrebbe chiedersi se i due campi, debole ed elettromagnetico, sono i due lati della Forza, portata sugli schermi dalla Saga di Guerre stellari. Vogliamo riunire scienza e fantascienza? Si e non solo; anche l’arte, la letteratura e la musica, vogliamo riportare al centro l’uomo, l’autore e il fruitore di tutte le discipline, vogliamo essere liberi dalla teocrazia che finora ha dominato in un modo o nell’altro tutte le società.

Se la Vita è la Forza Elettrodebole che ha un lato oscuro, l’elettromagnetico, e uno luminoso, il “debole”, tutto si spiega in modo semplice e umano, anche perché la scienza accademica è schierata con il lato oscuro, l’unico campo che può osservare con gli strumenti.

Il lato “debole” della Forza ha tutte le note peculiari della vita, oltre la manualità già citata, l’estrema celerità di processi vitali quali la produzione di amminoacidi, il ripiegamento delle proteine, la secrezione ormonale, il concepimento, lo sviluppo embrionale e anche l’orgasmo. E se il “debole” fosse non un campo informe, come propone l’immaginario scientifico, ma ricco di forme cangianti, mobili e commoventi?

[...] Quindi quello cristallino è il paradiso dal quale non siamo divisi, ma del quale possiamo essere partecipi. I tre bosoni, W+, W- e Z°, possono comporre il corpo igneo di ogni singolo essere, il corpo di luce, dipinto da molti artisti e oggi illustrato anche nei film.

“La morte è un dissolversi dei vincoli” diceva il filosofo Giordano Bruno, la separazione tra i due corpi, l’igneo, invisibile ed eterno, e il fisico, visibile e mortale. E allora? Allora la morte non è la fine; è solo “un dissolversi dei vincoli”, uno spogliarsi dell’abito che ci rende visibili sulla scena apparente, il corpo fisico, un involucro composto di atomi, “vuoti” per la nostra cieca scienza, pieni di luce per i poeti che ne hanno colto la fremente essenza.

Oggi milioni di esperienze di pre-morte in tutto il mondo, indipendenti dalla condizione sociale e dal credo religioso, confermano l’esistenza del corpo di luce e di un mondo dove i “morti” vivono felici. Chi compie l’esperienza ha la certezza della loro realtà, ne sente l’emozione viva, conserva il ricordo di una capacità d’amare che va oltre l’orizzonte visibile. L’arte e la letteratura di tutti i tempi lo hanno sempre superato in un modo o nell’altro e oggi lo superano, in parte, anche le scienze. L’esistenza di infiniti universi è ormai riconosciuta dai cosmologi che però trascurano il “debole” l’unica forza che può unirli. Perché? La risposta è incredibile, ma vera. Il “debole” è imprevedibile, intrattabile con la matematica usata per gli altri campi, non si concilia con l’atto di “fede” comune a tutte le scienze: il linguaggio universale, con cui la natura comunica agli uomini, è la matematica. È una disciplina di sicuro affascinante, ma che dire se il linguaggio universale fosse, invece, la musica?

La musica comprende la matematica e anche le emozioni che la matematica, invece, esclude. La musica ha molti tempi; i fisici credono al tempo unico, lineare, ignorano l’opera dei tre bosoni che può comprendere infiniti tempi e persino discendere “dalle stelle alle stalle”, dalle sue altissime frequenze originarie a quelle basse dei corpi naturali. Infatti “discende” tramite l‘eco, i moti del sangue, che sentiamo come emo-zioni (emo vuol dire sangue in greco).

Ed ecco il gioco del potere, la divisione. Gli antichi lo riconoscevano nel motto divide et impera e i moderni lo applicano ancora: alcuni si schierano con un lato, altri contro e così tutti favoriscono il gioco del potere. Se la Vita è una forza universale, come hanno sempre detto i poeti, ed è la Forza Elettrodebole, come propongo, la via è l’unità di tutti i suoi lati che nulla hanno a che fare con gli schieramenti politici, né con le scienze che escludono l’eros e le religioni che lo reprimono.

La via è la Vita, l’unità di infiniti universi, la verità che ci rende liberi se siamo disposti a superare i confini. Quali? Tutti, perché tutti sono inventati e utili a conservare il potere.

Il FUOCO non è spirito; è il MESSAGGIO INTELLIGENTE che anima i mondi, la VITA, che può compiere l’alchimia nel corpo di chi vuole e cerca con sincerità la propria evoluzione.

Tratto da: Fonte

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La frequenza di Schumann



Il potere curativo della frequenza di Schumann, la risonanza di base della terra.

Le onde magnetiche naturali sono legate all’attività elettrica nell’atmosfera e si suppone possano essere creati da tempeste di lampi multiple.

Queste onde sono chiamate la risonanza Schumann. La più potente per ora ha 7,8 Hz. Queste sono onde a frequenza estremamente bassa (ELF) naturali che esistono nella cavità elettromagnetica terrestre e nello spazio tra la Terra e la Ionosfera. Queste «onde cerebrali» della Terra sono identiche allo spettro delle nostre onde cerebrali. Il creatore ha disegnato le creature viventi facendole risuonare a queste frequenze naturali per poter evolvere in modo armonioso. Uno sbilanciamento delle onde Schumann e delle onde geomagnetiche disturba i bioritmi. Queste onde geomagnetiche naturali sono rimpiazzate da onde a frequenze molto basse.

[...] Il Dr Andrija Puharich durante gli anni ’50 e 60 portò avanti studi sul cervello umano e le relazioni tra questo e le frequenze naturali. Riuscì a notare che alcune frequenze avevano effetti ben precisi sulla mente umana.

Nel 1956 potè studiare uno yogi indiano ed osservare come riusciva a cambiare la frequenza delle proprie onde cerebrali passando da uno stato di coscienza ad un altro a suo piacimento.
Studiò anche un guaritore che riusciva a far risuonare il proprio cervello a 8 Hz ed indurre la stessa frequenza nella persona che curava.

Il nostro cervello è molto sensibile a qualsiasi strumento emettente onde a frequenze ELF perché tende a sintonizzarsi naturalmente con il segnale esterno.

Puharich scoprì che se esposte a 7,83 Hz, la frequenza a cui vibra la Terra, si sarebbe ottenuta un’alterazione nella percezione umana facendo sentire «bene» una persona. 10,80 Hz avrebbero suscitato un comportamento violento nella gente mentre 6,6 Hz avrebbe causato la depressione. [...]

Tratto da: Fonte

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