domenica 27 febbraio 2011

Allarme inflazione in Argentina

Febbre argentina
di Bruno Carapella

Uno spettro si aggira per l’Argentina: lo spettro dell’inflazione. Il popolo argentino si è ormai abituato a convivere ciclicamente con il virus dell’inflazione, nel tempo ha anche prodotto alcune difese immunitarie per sopravvivere alla ciclicità economica che è la caratteristica fondamentale del sistema economico argentino dal 1978 ad oggi.

Per quanto la Presidente Cristina Kirchner si affanni a smentire e, nonostante i dati dell’INDEC che stimano l’inflazione poco sopra il 10%,, la sensazione della gente, avvalorata da società indipendenti e dai centri di ricerca economica del paese, è che la spirale inflattiva abbia sfondato i trenta punti percentuali su base annua.

La situazione sarebbe seria di per sé, ma si aggrava per due ragioni. L’anno 2011 è un anno elettorale e tutto fa presumere che la signora Fernadez de Kirchner, coadiuvata dalla Banca Centrale, apra i rubinetti della spesa pubblica, secondo un collaudato copione peronista.

L’aumento della spesa pubblica, peraltro concentrata su trasferimenti e sussidi, incide direttamente sulla massa monetaria e sulla spirale dei prezzi al consumo. La seconda ragione è più complessa, l’inflazione, quasi sempre, si fonda su aspettative di aumento e/o svalutazione monetaria, in un meccanismo a spirale che si auto alimenta. Il freno dovrebbe essere costituito da politiche monetarie severe, da autorità centrali e di controllo stabili e autorevoli.

Tutto quello che manca oggi all’Argentina. Sia la Banca Centrale che l’INDEC hanno perso la propria autorevolezza, i cittadini sono convinti che queste istituzioni siano diventate strumentali alle lotte di potere fra governo e opposizione. Il calo di fiducia nelle strutture di governo e controllo dell’economia rappresenta la mina vagante che potrebbe dare la stura ad un fenomeno iper-inflattivo nel paese.

La Kirchner conosce bene questi meccanismi e spera di continuare ad avere il vento in poppa del prezzo internazionale delle commodities. In tal modo, probabilmente, il saldo positivo della bilancia dei pagamenti potrà continuare a finanziare l’espansione della spesa pubblica, mettendo in penombra il rischio inflattivo.

Nel frattempo, i cittadini recuperano il vecchio costume di concentrare la spesa nelle giornate successive al pagamento dei salari e delle pensioni, in modo da mettere al riparo i beni primari dal fenomeno inflattivo.

L’elezioni di Ottobre probabilmente daranno una risposta a questa cautela.

Tratto da:  Il Mondo di Annibale

Nessun commento:

Posta un commento

=============================================================

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

UN BLOG ALLA SCOPERTA DELLE PROPRIE IDEE

"La verità non è il bene assoluto, ma ciò che noi, in coscienza, nel corso di una nostra personale ricerca, e a seconda del livello di evoluzione e consapevolezza raggiunti, di volta in volta preferiamo ed eleggiamo come tale".


Follow us on FB!

Havana time

Rome time

Tourism in Cuba (video)

POST PIU' POPOLARI

SLIDESHOW

GET LOGO OF CUBA-ITALIA BLOG

Aggiungi il widget di Cuba-Italia blog al tuo sito. COPIA E INCOLLA IL SEGUENTE CODICE e aggiungilo come gadget HTML/JAVA SCRIPT (piattaforma Blogger):

<a href="http://cuba-italia.blogspot.com">
<img src="http://i1006.photobucket.com/albums/af182/giorgi-one/
LOGO_blog_7_little_crop.jpg" alt="Logo Cuba-Italia blog"
border="0" /></a>

Ed ecco come apparirà il logo sul tuo sito o blog:

Logo Cuba-Italia blog

Se hai un sito o un blog e sei interessato allo scambio link, scrivimi una EMAIL con il codice del tuo banner.