In ogni altro Stato democratico Berlusconi sarebbe in galera o comunque non in Parlamento. In Italia no. Il problema è quindi lo Stato, non Berlusconi. Con che faccia Napolitano ha permesso che Berlusconi diventasse presidente del Consiglio? Pertini lo avrebbe fatto buttare per le scale. Ricordate Veltroni che stringe la mano a Berlusconi dopo la sua nomina alla Camera (e anche prima...) ? E D'Alema che gli regalò le frequenze televisive con un'apposita legge nel 1999? E lo Scudo Fiscale e l'indulto approvati grazie all'opposizione? E, per venire ad oggi, al nuovo alfiere dell'antiberlusconismo, agli inceneritori e agli affari di Vendola con Don Verzè in Puglia? Berlusconi si è comprato l'Italia, almeno quella in vendita, e in Parlamento lo sono quasi tutti, non solo gli ex dipietristi Razzi e Scilipoti.
Adesso si celebra la decisione della Consulta come una vittoria della democrazia. Una decisione che in realtà lascia tutto come prima. Il giudice deciderà se la giustificazione della Presidenza del Consiglio a non presentarsi in aula sarà legittima. Il giudice? Come può un giudice decidere se un incontro con Putin o con la Merkel, la partecipazione all'ONU o al G8 sono o non sono legittimi? Non siamo all'asilo Mariuccia con la giustificazione dei genitori. Siamo seri, non si presenterà mai e i suoi presunti reati andranno in prescrizione. Ci scommetto il mio maglione usato blu prussia (vale molto... è un ricordo). Il Paese tutto intero ha delegato la sua politica, il suo futuro a dei signori rispettabili quanto si vuole, i giudici ottuagenari della Consulta, ma il cui mestiere non è quello di fare la rivoluzione conto terzi. E ancora oggi, tanto per cambiare, l'argomento di una nazione senza più timoniere, vicina al collasso economico, dominata dalle mafie, l'argomento è se Berlusconi ha scopato o meno con una minorenne.
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