venerdì 17 dicembre 2010

L’immigrato Maroni andrebbe espulso perché ‘soggetto violento’

La brutta faccia della Repubblica
di Mauro Salvi

L”immigrato’ Maroni, essendo per sua definizione ‘padano’ e non riconoscendosi cittadino italiano (salvo che per incassare le laute prebende riconosciutegli in quanto ministro della Repubblica), ed essendo egli un ‘pregiudicato’ e ‘condannato’ per atti di violenza dovrebbe essere soggetto ad immediata espulsione. Il problema è che essendo la Padania nazione inesistente, non si sa dove mandarlo (o meglio, si saprebbe..). Con l’aggravante che non è neanche buono da mangiare, con disdetta delle tribù cannibali (con le quali, peraltro, sembra avere una certa parentela dati i tratti somatici).

Maroni Roberto:

Condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, in relazione ai tafferugli durante la perquisizione della sede leghista di via Bellerio a Milano. Maroni, prima di finire in ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Di qui la condanna a 8 mesi in primo grado, poi dimezzata in appello e in Cassazione. Maroni è anche imputato a Verona come ex capo delle camicie verdi, insieme a una quarantina di dirigenti leghisti, con le accuse di attentato contro la Costituzione e l’integrità dello Stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due reati sono stati ampiamente ridimensionati da una riforma legislativa ad hoc, varata dal centrodestra nel 2005, allo scadere della penultima legislatura. Resta in piedi solo il terzo.

Fonti: blog di beppegrillo ; solleviamoci.wordpress.com

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