martedì 13 settembre 2011

Berlusconi a Bruxelles: "Spallata dell'opposizione al governo è spallata all'Italia".

Ma senti chi parla! Se c'è qualcuno che in tutti questi anni ha voluto e vuole dare una spallata all'Italia sono i tuoi alleati di governo Bossi e Calderoli, che hanno dettato i termini di questa manovra, dicendo no alla patrimoniale sui redditi alti e si ad ulteriori tagli al welfare, avallando così la scure massonica di Tremorti. La Lega sa benissimo che una patrimoniale colpirebbe soprattutto il nord ricco e vuole assolutamente scongiurare ulteriori strette fiscali ai suoi elettori. Per fare questo è pronta a tutto, armi o carte bollate in pugno, dalla minaccia di sciopero fiscale, alla proclamazione della secessione padana! Questa manovra è in realtà il frutto della combutta dell'asse Berlusconi-Tremonti-Bossi per sfasciare l'Italia, ovvero quella triade di interessi personali, spesso contrapposti, denominata "quadra", fatta di impunità, massoneria e secessione.

E poi, caro Tremonti, è inutile che ti sforzi ad escogitare manovre sempre più ingegnose, quanto inique, per fronteggiare la crisi. Non si tampona con una serie di pezze la voragine del debito pubblico italiano, tanto meno gli attacchi speculativi portati in forze contro il nostro paese da parte dei mercati. Il fatto è che la manovra dev'essere ancora approvata e i mercati già se la sono mangiata. Ma ci rendiamo conto che di fronte ad una voragine di cui non si vede il fondo l'unica cosa da fare è un passo indietro? E invece noi cosa stiamo facendo? Ci cadiamo dentro con tutte e due i piedi cercando di ancorarci con le unghie. Per quanto tempo potremo resistere in questo modo? Se dobbiamo fare dei sacrifici almeno facciamoli per noi stessi e non per ingrossare le tasche di qualcun altro, per il vantaggio di quegli avvoltoi che stanno osservando l'agonia del nostro paese in attesa di divorarne le carni ancora fresche.

Insomma, l'unica soluzione è uscire dall'attuale sistema di dominanza finanziaria e signoraggio bancario su scala mondiale, che sono immorali, per tornare ai fondamentali dell'economia, al semplice meccanismo circolare produttore di benessere equo e diffuso:

lavoro - scambio/reddito - consumo/risparmio - lavoro

dove tutto o quasi il capitale prodotto viene reinvestito per creare altro lavoro. No, non vuole essere una lezione di "Economia for Dummies", casomai di buon senso, ma sono convinto che la semplicità è la strada migliore. Insomma, caro ministro, usciamo dal sistema che ci strozza, ricreiamo il circolo virtuoso di cui sopra e creeremo nuova ricchezza per tutti. Non credo ci voglia molto, o no? Facciamolo con coraggio, con la fantasia e l'originalità che da sempre contraddistinguono noi italiani. E vedrete se prima o poi in Europa non seguiranno tutti quanti il nostro esempio.

Foto in alto:  Berlusconi stringe la mano a Herman Van Rompuy, presidente permanente del Consiglio europeo.

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