giovedì 11 novembre 2010

Maroni querela il giudice Fiorillo sul caso Ruby

Dopo la querela vinta dal Presidente del Senato Schifani contro Marco Travaglio, che aveva osato fare una metafora satirica nei suoi confronti, prosegue l'esposizione di muscoli da parte dell'attuale classe dirigente e politica ai danni di persone che semplicemente hanno il coraggio di dire le cose come stanno, senza nascondere la verità. Ora è la volta del Ministro degli Interni Maroni.
Per far capire cosa sta succedendo vi faccio un semplice paragone: è come se l'America fosse in guerra con San Marino e per vincere usasse la bomba atomica.
Ma com'è possibile che un Ministro degli Interni, una delle più alte cariche dello Stato, abbia paura delle parole di un coraggioso giudice donna, il magistrato del Tribunale dei Minori di Milano, Maria Fiorillo? Com'è possibile che Maroni, persona tanto in alto da usufruire dell'immunità parlamentare, si senta talmente all'angolo e in torto da usare tutto il suo potere contro un giudice che ha dalla sua parte un'arma soltanto, la verità?

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