mercoledì 17 novembre 2010

Agenzia investigativa antimafia conferma infiltrazioni mafiose al nord

Un rapporto dell'agenzia investigativa antimafia ha confermato l'esistenza di infiltrazioni mafiose al nord, soprattutto in Lombardia, checchè ne dica Maroni.

Condivido al 100% quello che scrive Metilparaben. Maroni dovrebbe smetterla di "farsi bello" politicamente con gli arresti dei mafiosi. A parte il fatto che il merito va casomai a Polizia e Carabinieri e non alla Lega. Ma poi la mafia non è quel monolito che crediamo, è fatta di tante bande e magari quei mafiosi che sono stati arrestati appartenevano ad una banda contrapposta alla 'ndrangheta che, come dice Saviano e come conferma un recente rapporto dell'agenzia investigativa antimafia, si sarebbe infiltrata nelle file del "feudo" leghista al Nord, soprattutto in Lombardia. D'altra parte il denaro mafioso non ha colore nè odore e neanche i leghisti, benchè dotati di buon naso, non penso siano ancora arrivati a riconoscere il denaro sporco dall'odore.
Quindi, al di là della superbia di Maroni, è del tutto evidente che i leghisti alleandosi con Berlusconi, si sono dimostrati particolarmente avidi di denaro e di potere, per cui l'indignazione del Ministro lascia il tempo che trova perchè ha più il sapore di una mossa politica ipocrita che non quello di una legittima smentita di fronte ad una menzogna. Ricordiamoci, ad esempio, che la Legge Bossi-Fini vincola la permamenza degli stranieri sul nostro territorio al possesso delle risorse economiche adeguate, come dire non importa chi sei, basta che hai i soldi, da dove provengano poi non ci interessa. E da qui si capisce anche come siano nate tante moschee nel Veneto, ma questo è un altro discorso.
Insomma il dubbio che ora si affaccia è che quegli arresti, di cui Maroni tanto si pavoneggia, possano essere funzionali ad una guerra tra bande. Sta di fatto che se è vero che la mafia cerca l'appoggio del potere e che al nord comanda la Lega, non vedo come i leghisti possano ritenersi immuni da infiltrazioni malavitose, checchè ne dica il Ministro.

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