domenica 17 ottobre 2010

La "missione" di Yoani Sanchez


Compito della blogger cubana è fare breccia nelle opinioni pubbliche e nei media di tutto il mondo per affondare il consenso internazionale attorno a Castro e alla leadership castrista a Cuba. Se un popolo, per nome della sua maggioranza e della classe politica che lo rappresenta, ha il diritto di esprimere il suo affetto e consenso, in questo caso cinquantennale, attorno a un vecchio leone come Fidel, suo leader più carismatico, perchè il PDL in un suo congresso ha deciso di dar voce a questa blogger sabotatrice? A che pro? Chi la spinge? Chi c'è sotto la sua miracolosa capacità e spudoratezza di essere sempre, seppur telefonicamente, nel posto giusto al momento giusto? Chi le dà le informazioni se dice di essere limitata nella sua libertà quando invece puo' andare dove vuole, telefonare a chi vuole, partecipare ad eventi pubblici?


E dove trova i soldi per telefonare così spesso all'estero quando a Cuba le tariffe telefoniche internazionali sono tra le più alte del mondo? Tutte domande che chiunque sia dotato di un minimo di intelletto dovrebbe porsi e storcere il naso verso cio' che dice questa blogger, molto probabilmente imboccata e consigliata dai servizi segreti americani.

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