lunedì 25 ottobre 2010

Cosa pensa Roberto Saviano di Cuba?



Caro Saviano, molti ti stimano per il tuo coraggio e per le tue posizioni decise contro la mafia, e chi scrive non puo' che aggiungersi a questo coro di plauso, quantomeno sulla fiducia. Tuttavia non mi sono piaciute per niente, ad Annozero, certe tue affermazioni su Cuba, che quantomeno denotano disinformazione. Dici, a proposito di censura, che l'Italia non è Cuba o il Venezuela, che a Cuba, come in Venezuela, la censura si esprime, a differenza dell'Italia, con l'arresto (dei dissidenti, ndr). Ma ci sei mai stato a Cuba? Forse che la blogger cubana Yoani Sanchez, una pedina manovrata dagli USA nella campagna anticastrista di Bush, è mai stata arrestata? E le cosidette "damas de blanco" sono forse state arrestate? Prima di dire certe cose pubblicamente quantomeno dovresti documentarti meglio, non credi?
Se tu vivessi a Cuba non dovresti scappare o nasconderti per aver denunciato dei criminali, come sei costretto a fare qui in Italia, perchè a differenza di qui, là non c'è mafia. Il popolo e lo stato sono molto spesso un'unica cosa. Pensa che quando ci sono stati i cortei delle "damas de blanco" la polizia è dovuta intervenire per portarle via non tanto, come si puo' credere erroneamente dalle foto, per arrestarle, ma per proteggerle, per impedire al resto della gente in strada, che è poi l'espressione di come la pensa la stragrande maggioranza dei cubani, che le facessero letteralmente a pezzi a suon di pugni e invettive al grido di "guzanas" (vermi schifose).

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