martedì 13 settembre 2011

Le regole della Germania in UE

Penso che la Germania non frenera' sotto i colpi della crisi e che anzi, come un treno in corsa, investirà gli zombi barcollanti che attraversano il passaggio a livello incustodito dei mercati e il trend negativo epocale che stanno vivendo le borse del vecchio continente. Ovviamente gli zombi sono i paesi europei in caduta libera, Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, ai quali paesi più forti economicamente come la stessa Germania, Israele, i paesi cosidetti BRIC, potrebbero gettare all'ultimo minuto un salvagente, offrendo loro presiti salvifici in estremis, per poi comprarseli a poco prezzo e con apparente magnanimità in tempo di saldi, come già sta succedendo alla Grecia.

Attenzione, la locomotiva tedesca rischia di investirci!

Sia chiaro, non ho nulla contro la Germania, anzi sotto molti aspetti i tedeschi mi stanno simpatici, sono rassicuranti, ordinati e mi piace la loro serieta' e competenza sul lavoro. Ma perchè dobbiamo per forza correre questa corsa al rialzo? Perchè dobbiamo adattarci alle spietate regole imposte dalla Germania all'Europa quando sappiamo che queste ci danno perdenti in partenza, quando da anni, forse ancor prima della nostra entrata nell'Euro, queste regole sono state create dal Parlamento Europeo per favorire i paesi piu' forti, soprattutto le economie tedesca e francese?

Ma conosciamo o no il gioco sporco che ha fatto la Germania in Polonia all'indomani dell'unificazione, per esempio quando aziende tedesche comprarono in massa aziende polacche, per poi chiuderle subito dopo? Lo fecero per eliminare sul nascere la concorrenza di quelle industrie sul mercato europeo, le quali in seguito vennero messe definitivamente in ginocchio da precisi colpi di scure legislativa dell'UE, come prezzo da pagare per entrare nell'Euro. Li hanno costretti ad adeguarsi a leggi che rispecchiavano una visione del mondo filo-occidentale, come se per il solo fatto d'aver perso la guerra fredda, l'Europa dell'Est dovesse per forza avere torto su tutti i campi. Mi vengono in mente le famigerate direttive comunitarie per razionalizzare l'agricoltura o le pignole norme alimentari che hanno di fatto sostituito tanti prodotti biologico-naturali con quelli trattati chimicamente dalle industrie tedesche e commercializzati in tutta Europa.

A parte il fatto che l'unificazione tedesca l'abbiamo pagata anche noi italiani con l'Euro, ma vogliamo veramente somigliare alla Germania? Dare importanza solo all'economia, vivere una vita di m. in una prigione di regole? Ma allora perchè i tedeschi non vedono l'ora di andarsene in vacanza in Grecia, Spagna, Portogallo, tutti paesi vicini al default? Evidentemente la qualità della vita in questi paesi non è poi così male. Attenzione allora, ricordiamocelo bene: l'economia in un paese non è tutto, la qualità della vita si misura anche su altri canoni e l'autonomia è un valore non negoziabile!

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